“La caduta delle stelle“. Sarebbe questo il titolo se fossimo dinnanzi ad un’opera teatrale. Il teatro, a dir la verità c’era, ed era quello di Manchester, quello dei sogni, ma il finale dell’opera non è stata scritta per mano dell’eroe (Cristiano Ronaldo) bensì da mani nemiche, quelle di sempre, i ragazzi brutti e cattivi di Simeone, i rivali di una vita, i colchoneros.
Martedì 15 marzo 2022 all’Old Trafford l’Atletico Madrid, grazie ad un gol di Renan Lodi, espugna Manchester, si qualifica ai quarti di Champions e manda a casa Cristiano Ronaldo. Il fenomeno di Madeira, che si è sempre cibato di notti come queste, esce di scena a bocca asciutta. L’eliminazione dei Red Devils dalla coppa più ambita d’Europa, impedirà per la prima volta dopo 12 anni di alzare un trofeo a Cristiano Ronaldo.
Per il terzo anno consecutivo, il numero 7 più famoso al mondo esce agli ottavi di finale di Champions League. L’ultima volta che “il penta-pallone d’oro” è riuscito a superare gli ottavi era il marzo del 2019, proprio contro Simeone, grazie ad una sua tripletta che mandò in visibilio l’Allianz Stadium, nella notte del famoso “Aqui tambien tenemos huevos“. Da quella notte è cambiato tutto, è cambiato il mondo, siamo cambiati noi. Per molti l’uscita anticipata di PSG e Man United dalla Champions ha un significato preciso, ovvero “la fine di un’era”. Quale era? Ovviamente quella di Messi e Ronaldo. Ai posteri l’ardua sentenza, nel frattempo il passaggio del testimone ha già due nomi: Erling Haaland e Kylian Mbappè.