Federico Di Francesco è uno degli acquisti più importanti compiuti da una squadra di Serie B nell’ultima sessione di mercato. Arrivato all’ultimo dal Lecce, il classe ’94 ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Mondogol.it incentrata proprio sul suo arrivo a Palermo. Non solo presente però, con le parole che sono andate anche a celebrare De Zerbi. L’attuale tecnico del Brighton ha allenato Di Francesco al Sassuolo, stagione 2018-2019.
DI FRANCESCO SU DE ZERBI – LE PAROLE
SUL RAPPORTO CON IL PADRE – “Uno dei ricordi più belli risale ai tempi della sua militanza al Piacenza in Serie A, in cui io ero già più grandicello mentre lui era un ‘vecchietto’ che però se la cavava ancora molto bene. Mi ricordo che andavo con lui al campo per gli allenamenti. Quindi ho vissuto il calcio sin da quando ero piccolo e delle volte l’ho dato per scontato ma così non è. Gli sono grato per quello che mi ha fatto vivere. Tralasciando l’aspetto tecnico, visto che siamo due giocatori diversi, lui mi ha sempre trasmesso l’amore ed il rispetto per questo sport“.
SUL PALERMO – “Quando ho segnato quel gol contro la Lazio ancora non eravamo giunti ad un accordo con il club rosanero. La trattativa era agli inizi e, dopo quella rete, c’è stata la settimana successiva in cui il Palermo ha dimostrato di volermi veramente e io sono contento di essere qui, in questa piazza importante e che ha fatto la storia del calcio italiano. Penso di aver fatto la scelta giusta“.
SULLE RIVALI – “Delle squadre che abbiamo affrontato mi ha impressionato particolarmente lo Spezia, anche se ha pochi punti in classifica penso che lotterà fino alla fine. Delle altre compagini affrontate, particolarmente agguerrite, penso anche a Venezia e Modena. Ci siamo anche noi tra queste squadre forti però sappiamo che la B è lunga, difficile e serve mantenere l’equilibrio, come ho detto nella mia conferenza di presentazione“.
SULLA SCONFITTA A SORPRESA CON IL LECCO -“Erano stati etichettati un po’ come la vittima sacrificale di questo torneo ma, guardando le partite, forse la squadra lombarda ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. E’ una formazione che ci ha messo in difficoltà con il loro modo di difendersi. Forse abbiamo gestito alcune ripartenze loro in maniera poco lucida. Sono stati fatti degli errori di squadra. Può capitare. Anche noi attaccanti forse avremmo potuto essere più bravi nella prima riconquista ma che questo ci serva di lezione“.
SU DE ZERBI – “Si vedeva da subito che De Zerbi era speciale e avesse un modo di allenare totalmente diverso da altri. Nelle esperienze pre Sassuolo avevo giocato in squadre che principalmente si difendevano e ripartivano. Lui mi aveva tra virgolette messo in difficoltà perché era molto esigente ed inizialmente ho fatto fatica a comprendere le sue idee. Mi ha lasciato tanto e nelle difficoltà mi è stato vicino. Una persona diretta che io ho apprezzato molto e si merita tutto quello che sta vivendo ora con il Brighton. Si percepiva che aveva qualcosa di unico“.