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I 6 anni trascorsi in Serie A da José Rodolfo Pires Ribeiro, in arte Dodô, non furono esattamente la più esaltante delle esperienze. Giunto a soli 20 anni nel Belpaese dopo essersi svincolato dal Corinthians, fece il suo debutto nel calcio europeo con la maglia della Roma, dove tuttavia in due stagioni non riuscì a lasciare il segno.
Su di lui provò a puntare un’Inter che in quel momento stava attraversando uno dei momenti più bui della propria storia, come testimoniato dai 6 anni consecutivi senza disputare la Champions League. In nerazzurro Dodô, con dei gravi problemi fisici a martoriarlo, fu un elemento ancora più marginale che nella Capitale, venendo girato in prestito nel gennaio del 2016 alla Sampdoria, terzo e ultimo club nostrano nel quale abbia militato.
Una mini-rinascita avvenne quando tornò in Brasile, al Santos, nel 2018, dove disputò probabilmente la sua miglior stagione in carriera, prima di altre due trascurabilissime esperienze nel Cruzeiro prima e nell’Atletico Mineiro poi. Terminato il contratto con gli Alvinegros dopo due stagioni, il laterale mancino si è dunque accasato da svincolato al Santos, che ne ha ufficializzato l’arrivo sui social.
Un epilogo dal sapore agrodolce per un calciatore che, arrivato in Italia, lasciava prospettare un futuro da grande campione. Le cose non sono mai andate realmente per quelle che erano le aspettative del tempo, né a Roma né a Milano. Adesso la firma per uno dei club storici del calcio sudamericano, con un contratto siglato fino al 30 giugno 2023. Ad ormai 31 anni, chissà se un ambiente già noto ed apprezzato possa consentire al calciatore di passare gli ultimi anni della propria carriera al meglio.
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