L'ex bomber di Roma e Inter, Edin Dzeko, nelle sue ultime dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport è tornato a parlare del suo periodo in neroazzurro, in particolare della finale di Istanbul. Il bosniaco ha fatto tanto rimpiangere i tifosi interisti dopo il suo addio, che era legato alla conferma di Romelu Lukaku che poi non è avvenuta. In quella finale di Champions League, Dzeko partì proprio titolare al posto di Big Rom, il quale era il favorito per il posto accanto a Lautaro Martinez. Per entrambi gli attaccanti quella sarà la loro ultima partita con l'Inter, lasciando due ricordi completamente diversi ai tifosi neroazzurri. Ecco le parole di Dzeko.
LE PAROLE DI DZEKO
MIGLIOR ROMA-INTER- “Il primo dopo il passaggio all’Inter., vittoria per 3-0 e un mio gol. Ma no, non per quello. Da fuori magari non s’è visto, ma avevo il fuoco dentro, sentivo i tifosi di entrambe le squadre dalla mia parte. Tornavo nel mio stadio, l’Olimpico è stato il mio stadio: un’emozione fortissima, mai provata”.
LA DIFFERENZA TRA VINCERE E NON RIUSCIRCI- “Sicuramente alla Roma sentivo che sarebbe stato più difficile vincere rispetto a quel che invece ho avvertito nell’Inter. Sullo scudetto sfumato in nerazzurro, dico che è mancata un po’ di convinzione, arrivata dopo Istanbul. E poi quell’anno abbiamo deciso di tenere in piedi tutte e due le competizioni, Champions e campionato. mi riferisco alla gara di Liverpool, ci portò via tante energie per il mese successivo: avessimo dato più attenzione alla Serie A, sarebbe andata diversamente. Potevo festeggiare pure io, la seconda stella…”
L'ADDIO ALL'INTER- “Se scelsero così, vuol dire che erano d'accordo tutti, allenatore e dirigenti. A me è sembrata una decisione strana, perchè un giocatore che è stato titolare in tutte le partite importanti, compresa la finale di Champions, potevi tenerlo a zero e avere quattro punte in rosa, Mi sembrò molto strano, ecco. Poi col tempo l'ho capito e l'ho rispettato, anche perchè all'Inter mi hanno trattato benissimo. Sono stati due anni importanti, certo quella Champions…”
LA FINALE DI CHAMPIONS- “Ci ripenso spesso. È stato un grande rimpianto. Ogni tanto su Instagram mi appare l'azione del goal del City, io scrollo subito, non riesco a guardare. Vedendo quella partita, intendo dire vivendola da dentro, ho avuto forte la sensazione che avremmo potuto farcela, Ed è questo che mi lascia un senso di amarezza”.
TITOLARE AL POSTO DI LUKAKU- Secondo voi un allenatore mette in campo un giocatore che è meno forte di quello che va in panchina? E poi nella finale di Champions? Io ero tranquillo, sapevo cosa potevo dare all'Inter. Certo, alla fine Lukaku sarà stato dispiaciuto di non partire titolare, è normale. Però entri e fai la differenza, se riesci: anche lui ha avuto 30 minuti a disposizione, è entrato sullo 0-0 e poi…