Da “Pioli is on fire” a “Pioli out”, il passo è stato davvero breve. Prima sugli altari, ora nella polvere… E’ bastata solo una partita – il deprimente ancorché umiliante 5-1 nel Derby con l’Inter – per far cambiare rotta ai tifosi rossoneri che ora, a gran voce, chiedono l’immediato esonero dell’allenatore parmigiano e il ribaltone tecnico, senza “se” e senza “ma”, sulla panchina del Milan. Certo, la partita è di quelle che non puoi sbagliare, e se lo fai non puoi non essere additato al pubblico ludibrio per tutta la stagione. Ma addirittura, stavolta, si è arrivati nientemeno che alla richiesta perentoria e non procrastinabile, della cacciata “senza esitazioni” di Pioli, cosa che francamente mi pare una vera e propria esagerazione.
Si può capire la delusione che alimenta un po’ tutti e in particolar modo le frange milaniste più esagitate, ma non rendersi conto che ora, più che mai, serve stare ancor più uniti e fare quadrato intorno alla squadra è essenziale e doveroso, mi pare davvero follia pura. Invece, alle prime avversità ecco apparire quasi dal nulla le Cassandre di turno, e i “moti rivoluzionari” – fortunatamente solo verbali – dei benpensanti dell’ultima ora. Ma via, cerchiamo, una volta tanto, di essere seri, di non farci prendere dall’isteria… Capisco perfettamente che è la quinta volta consecutiva che accade di essere sopraffatti dall’altra metà di Milano, quella nerazzurra, ma inutile demoralizzarsi, c’è sempre un domani cui guardare con grande affidabilità.
E il resto del campionato? Ancora un passo falso del Napoli, stesso discorso, se non peggio per l’Atalanta, oltre il lecito la prestazione della Juventus nel secondo big-match di giornata con la Lazio. Infine un piccolo ma significativo colpo di coda della Roma a spese di un Empoli-cenerentola ancora a zero punti in classifica. Questa, comunque è la settimana che inaugura la nuova stagione delle coppe in Europa con match di alto profilo da seguire con estremo interesse. Sarebbe davvero bello ed emozionante riuscire a portare, come la passata stagione, tre squadre in finale nelle varie competizioni, ma non sarà facile. L’importante è comunque essere sempre al centro del palcoscenico e dell’attenzione generale.