Com’è cambiato l’Estudiantes dopo la presidenza Verón

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Sono 59 i chilometri che dividono La Plata da Buenos Aires. Si può percorrere in auto oppure scegliendo un treno metropolitano, che dalla stazione di Retiro collega la parte meridionale della città con l’agglomerato frutto dell’ingegno dell’architetto Pedro Benoit. Oltre alle intersezioni diagonali del genio Benoit, che accomunano per forma questa città con Barcellona, La Plata è conosciuta per la rivalità sportiva tra Estudiantes e Gimnasia y Esgrima.

Sulla sponda Pincha, quella biancorossa, uno dei personaggi più influenti è sicuramente Juan Sebastián Verón. La Brujita nasceva da queste parti il 9 Marzo del 1975, 7 anni dopo la storica vittoria dell’Estudiantes ai danni del Manchester United in Coppa Intercontinentale. Diventando poi calciatore prima, e presidente del club oggi, con un progetto solido ed ambizioso capace di ricostituire la società dalle fondamenta.

IL PERIODO SABELLA E LA DEMOLIZIONE DELL’HIRSCHI

Quando Verón decide di tornare in patria, dopo i successi ottenuti in Europa, lo fa nel club che lo aveva lanciato nel lontano 1993, l’Estudiantes. Si tratterà di uno dei ritorni più belli, e di successo, degli ultimi anni: perché La Brujita sarà capace di condurre i suoi fino al titolo continentale nel 2009, in una finale di Copa Libertadores vinta ai danni dei brasiliani del Cruzeiro.

Dal percorso storico guidato dal tecnico Alejandro Sabella, che durerà fino al 2011 e porterà anche un titolo nazionale, Verón deciderà di regalarsi altri tre anni, continuando a lottare e fare la differenza per il club. Il ritiro dai professionisti è datato 4 Ottobre 2014: per l’Estudiantes è la fine di un’era, accomunata dalla demolizione dello storico impianto del Jorge Luis Hirschi nel 2005, casa biancorossa nel periodo più importante della storia del club, quello delle tre vittorie consecutive della squadra di Osvaldo Juan Zubeldía in Copa Libertadores a cavallo tra anni 60 e 70 (1968, 1969, 1970 ndr).

Si tratterà di anni in cui l’Estudiantes uscirà pian piano dai radar continentali, mantenendo un buon livello in patria pur senza vincere alcun trofeo.

I 6 ANNI DI PRESIDENZA VERÓN

Se Verón mostrava di essere una guida in campo, il futuro che sembrava porglisi di fronte era quello da allenatore. Ma l’ex Parma, Lazio ed Inter scompagina questi schemi, diventando presidente del club con il 75% dei voti a soli cinque mesi dal ritiro come calciatore.

In molti pensano che possa trattarsi di un azzardo, perché La Brujita è ancora nel periodo di transizione post ritiro. Ma come succedeva in campo, quando il ragazzo di La Plata appariva all’improvviso e calciava da fuori spiazzando le difese italiane, Verón mostra sin da subito le idee chiare, frutto delle esperienze e della preparazione acquisita in Europa. Compiendo pochi gesti, ma efficaci, per rifondare in toto il club.

Una delle prime promesse era quella di riportare il popolo Pincha nella Avenida 1 entre 55 y 57, nello storico impianto dell’Hirschi. Il nuovo stadio, ricostruito a partire dal 2008, sarà terminato nel 2019, ospitando una delle cerimonie d’inaugurazione più incredibili di tutto il sudamerica. Una struttura moderna, dotata di ogni confort e all’altezza delle strutture che è possibile ammirare nel calcio europeo.

Oltre allo stadio, l’Estudiantes formula un protocollo istituzionale per la prevenzione e l’intervento contro casi di violenza per motivi di genere e orientamento sessuale. Nel protocollo si specifica che esso “si presenta come uno strumento necessario per rafforzare le misure preventive e fornire risposte istituzionali alle situazioni di violenza rilevati all’interno del Club. Consentirà un’azione in casi specifici e allo stesso tempo tempo, promuovere la riflessione e la decostruzione di pratiche discriminatorie, rendere visibile il violenza naturalizzata e costruzione di legami sociali basati sul rispetto e uguaglianza, trasformando la nostra istituzione e con essa la società”.

Oltre al protocollo societario, l’Estudiantes diventa uno dei club pionieri in sudamerica quando all’istruzione dei giovani: istituendo il “bachillerato Pincha“, ovvero i corsi per ottenere il diploma, i ragazzi del club dovranno studiare e diplomarsi per continuare a giocare con il club. Dopo 6 anni, il 27 marzo, l’Estudiantes ha ufficializzato l’elezione di Martin Gorostegui a nuovo presidente, da parte dell’assemblea. Verón lascia quindi dopo 6 anni e tanti cambiamenti portati a termine.

IN CAMPO

Dopo il ritiro di Javier Mascherano lo scorso anno ed il breve ritorno in prestito di Marcos Rojo, il nuovo Estudiantes ha puntato sull’esperienza dell’allenatore Ricardo Alberto Zielinski. Il Ruso ha a disposizione una squadra ricca di calciatori d’esperienza, di gente che conosce a menadito il campionato. L’obiettivo è quello di stabilizzarsi e diventare una spina nel fianco per le compagini favorite: il 2-1 ai danni del River Plate durante la prima giornata lo dimostra.

Le speranze offensive passeranno dai piedi di gente come Leandro Díaz, il diez Mauro Díaz o l’esperto Martin Cauteruccio, con una porta ben controllata dall’ex Catania Mariano Andújar. Ad oggi, in 7 partite, il Pincha ha ottenuto 11 punti, ad una sola lunghezza dal duo al 2^ posto Banfield e Central Cordoba e ad 8 lunghezze dalla capolista Colón.

Poter entrare nella fase playoff, tra le prime quattro del raggruppamento A, sarebbe il primo dei tanti obiettivi che questo storico ed ambizioso club ha deciso da tempo di imporsi.

Immagine di copertina, profilo IG @edelpoficial

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Scritto da

Lorenzo Masi