Dopo aver superato il girone con l'Italia, la Croazia e l'Albania, passando per le fasi a eliminazione contro la Germania e la Francia, ora non resta che la finalissima contro l'Inghilterra. Così Luis de la Fuente, commissario tecnico della Spagna, in un'intervista a MARCA. Il CT ha anche voluto aggiungere una nota dedicata ad Alvaro Morata, tra il futuro incerto e la finale da giocare
PERCORSO - “È vero, abbiamo affrontato squadre molto difficili. Questo sottolinea la grande classe di questa squadra. I calciatori sono persone. Alcuni hanno già esperienza in questa situazione e per altri è nuova, saranno stressati al massimo. Bisogna valutare anche l'aspetto emotivo. Li conosco bene e sono persone molto sensibili. Bisogna toccare la loro testa, la loro intelligenza e il loro cuore”.
INGHILTERRA - "Abbiamo da affrontare l'Inghilterra, che è una grande squadra, ma la cosa più importante è che noi possiamo adattarci a qualsiasi situazione di gioco. Dai possessi più lunghi alle transizioni e ai coltelli in attacco. È una finale e siamo convinti che il successo verrà grazie ai nostri punti di forza".
MORATA - "In Spagna facciamo fatica a riconoscere le cose buone che abbiamo. Morata ne è un chiaro esempio. Ha numeri da fuoriclasse. Quarto capocannoniere nella storia della Spagna, terzo agli Europei, ha vinto titoli in club di alto livello. Sarebbe un mito in un altro Paese. Da noi è difficile. Ogni tanto bisogna farsi vedere. Con rispetto dico alla gente chi è, cosa ha fatto e cosa deve continuare a dimostrare, ma è la sua storia. Non ha creato alcun conflitto al suo interno. Ha il sostegno di tutti i compagni di squadra. Lo capiscono e si sono sentiti male per l'atteggiamento di un certo settore della stampa nei suoi confronti. Ha il sostegno di tutto lo staff tecnico. Siamo tutti Morata".