Si terrà il 4 novembre l'Assemblea elettiva della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), per l'inizio del nuovo ciclo quadriennale. Il tutto emerge da ambienti Federcalcio, dopo che ieri il presidente federale, Gravina, aveva detto di essere intenzionato a convocare l'Assemblea entro la fine dell'anno.
Qualora Gravina decidesse di ricandidarsi e venisse rieletto, si tratterebbe del terzo mandato per l'attuale numero uno della Federazione. Il 22 ottobre 2018 era stato eletto presidente con il 97,2% dei voti a favore, succedendo al commissario straordinario Roberto Fabbricini.
Il 22 febbraio 2021, poi, Gravina era stato rieletto per il secondo mandato, ottenendo il 73,45% dei voti ottenendo in particolare l'appoggio dei club professionistici, dell'Associazione Allenatori e dell'Associazione Calciatori, riuscendo così a superare il suo vice Cosimo Sibilia il quale ottenne il 26,25% dei voti.
Dopo la decisione di convocare l'Assemblea in tale data, sono arrivate le parole dello stesso Gravina che si è soffermato anche sulla disfatta della Nazionale a Euro2024.
RIELEZIONE - "È prematuro, oggi non ci sono le condizioni per parlarne e non mi sono soffermato su questo aspetto. È un percorso molto impegnativo. Io rispondo ai delegati, al mondo del calcio, io non sono un amministratore unico, ci sono sette componenti nel mondo del calcio e credo sia giusto che ci sia un confronto aperto e la possibilità di verificare con loro se questo percorso vada portato avanti o interrotto. Ma ora vanno tolte un po' di scorie dovute da questo momento".
DISFATTA AGLI EUROPEI - "Ieri abbiamo già iniziato questo percorso, abbiamo iniziato un confronto con l'individuazione di alcuni errori. La risposta immediata è porre in essere tutta una serie di atti per porre rimedio ad alcuni errori. La prima cosa che farò è individuare 5-6 figure di grande esperienza che lavorano nei club di A per costruire un consuntivo nel club Italia per aprire un tavolo di confronto relativo alla valorizzazione dei giovani. Non possiamo più commettere gli errori commessi in un lungo periodo…Non possiamo più adagiarci su un confronto politico meno aspro, invece deve essere talmente aspro da generare degli effetti".