FIGC, tre mosse per ripartire: ritiro chiuso, screening e avvio scaglionato

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L’obiettivo dichiarato da parte della figc è quello di far ripartire i campionati quando sarà possibile e, soprattutto, in tutta sicurezza. A questo proposito, si è svolta oggi, in conference call, la seconda riunione del Comitato medico-scientifico della Federazione, con lo scopo di tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzie per la ripresa degli allenamenti, finalizzati, poi, alla ripresa dei vari campionati professionistici. Con una nota sul proprio sito, la Federcalcio ha reso noto tutti i punti discussi durante l’incontro odierno, evidenziando tre punti dai quali partire: ritiri chiusi, screening e ripresa scaglionata dei vari campionati.

Per quanto riguarda il primo punto, la Commissione raccomanda, almeno per il primo periodo di allenamento, il ritiro chiuso, stile preparazione estiva, accompagnato dalla costante sorveglianza del medico sociale o di squadra. Il ritiro, il che ci porta al secondo punto, sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il “gruppo squadra”, ossia tutti coloro che prenderanno parte, in ogni modo, al ritiro. Si tratta di una serie di indagini mediche che prevedono l’esecuzione di un test molecolare rapido, di un test sierologico, di un’anamnesi accurata, di una visita clinica e di esami strumentali e del sangue. Insomma, un pacchetto completo che servirà ad attestare la piena idoneità dei partecipanti al ritiro. Infine, il terzo punto prevede una ripresa scaglionata dei vari campionati (Serie A, poi e infine C), per favorire il corretto svolgimento di tutti gli esami necessari, compresi i tamponi, a mettere in sicurezza squadre e addetti ai lavori. Dunque, sarà prima la Serie A, eventualmente, a ripartire, per poi passare al campionato cadetto e, infine, alla Serie C.

IL COMMENTO DI GRAVINA

Di seguito, il commento del presidente della FIGC, Gabriele Gravina su quanto venuto fuori dalla riunione odierna.

“Questa procedura ribadisce che noi del calcio non cerchiamo corsie preferenziali. Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”.

(Fonte immagine di copertina: profilo Twitter @FIGC)