Gianluca Scamacca: Il bello deve ancora venire

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Scuola Lazio, si trasferisce alla Roma dopo 3 anni ai Biancocelesti.
Inzia così la carriera di Gianluca Scamacca.
Nel giro della Nazionale partendo dall’Under-15, considerato da molti il prossimo astro nascente del calcio italiano.
Non manca nulla al giovanissimo romano per esplodere: è un 9 moderno, molto completo: destro, alto 1.90, un potenziale fisico devastante, vede bene la porta e ha qualità tecniche fuori dal comune per un ragazzo della sua stazza.
I paragoni si sprecano ma è sotto gli occhi di tutti quanto ricordi Zlatan Ibrahimovic, la sua più grande ispirazione calcistica.

Dopo 3 stagioni nelle giovanili della Lupa, Gianluca Scamacca lascia il Bel Paese, direzione Eindovhen.

  PSV, TOCCATA E FUGGA

Tra le pretendenti di mezza Europa, a spuntarla è il Psv.
A 16 anni, si trasferisce in Olanda, con l’etichetta di baby fenomeno addosso.
Nel “Jong Psv”, la squadra B dei biancorossi, militante nella seconda lega olandese, è allenato da Ruud Van Nistelrooj, ex bomber di Manchester United e Real Madrid.
Nella terra dei tulipani, il fiore Scamacca non sboccia: le difficoltà di ambientamento frenano l’esplosione dell’ex Lazio, autore di 5 presenze in 2 anni, un bottino decisamente sotto le aspettative.

Riesce a togliersi alcune soddisfazioni come la vittoria al Viareggio contro il Milan dell’amico Donnarumma, grazie a un suo assist nato da una papera del giovane portiere. Dopo 2 stagioni, il 17enne capitolino sceglie di tornare in Italia per rilanciarsi. Pronto ad accorglierlo, c’è una squadra che per i giovani ha sempre avuto un fiuto particolare.

 IL RITORNO IN PATRIA

È il Sassuolo a scommettere circa mezzo milione di euro sull’azzurro e riportarlo in patria, dopo l’incolore parentesi olandese.
La voglia di rilanciarsi c’è, il talento non manca. Nella primavera neroverde la musica cambia, il 18enne romano riprende da dove aveva finito, a suon di gol trascina gli Emiliani, con cui vince da  super-protagonista la Viareggio Cup: gol agli ottavi con la Fiorentina, gol ai quarti all’Inter e in finale con l’Empoli segna il gol del momentaneo pareggio e ai rigori segna il tiro dal dischetto decisivo.

È speciale il legame con mister Mandelli, con cui avviene la maturazione del centravanti, che dopo la vittoria al  Viareggio sogna l’esordio in Serie A, 1 stagione dopo il suo ritorno dall’Olanda, già circondato dalle voci di mercato che lo danno seguito da Juve, Roma e Fiorentina. L’esordio nella massima serie arriva il 29 ottobre 2017 allo Stadio San Paolo, negli ultimi minuti della sfida persa per 3-1 dai Neroverdi contro il Napoli.
In questo momento, il Sassuolo compie la scelta destinata a cambiare la carriera del 9 romano.
Invece di cederlo a una big, Scamacca si sposta in prestito alla Cremonese, per maturare in Serie B, lontano da quelle classiche e logoranti aspettative che hanno rovinato più di un talento del nostro calcio.
Durante i 6 mesi a Cremona arriva la prima rete tra i professionisti, il 14 Aprile 2018, nell’1-1 contro il Palermo, unica rete nelle 14 presenze messe a referto.
In estate il ritorno in Olanda, questa volta al Pec Zwolle, chiuso con un rientro anticipato a gennaio, simbolo di una stagione sotto le aspettative dove non riesce a trovare posto nella sorprendente macchina di Roberto De Zerbi.

SALVEZZA E EUROPEO NEL MIRINO

A luglio dopo il bel mondiale under-20 concluso al 4° posto dagli Azzurrini, è l’Ascoli a puntare sul bomber.
Dopo un paio di stagioni con più bassi che alti, finalmente trova la continuità di rendimento necessaria per compiere il salto di qualità.
È subito in rete negli esordi in Coppa Italia (doppietta alla Pro Vercelli) e con la nazionale under-21, nel 4-0 alla Moldavia.
Con i bianconeri mette a segno 9 reti in Serie B e 4 in Coppa Italia, tornando a splendere e confermando il suo incredibile potenziale.
A fine stagione è finalmente arrivato il momento di fare il grande salto, dopo aver rifiutato i 20 milioni dello Sporting Braga, è il Grifone a portarlo sotto la sua ala negli ultimi giorni di mercato.
Sotto la sponda rossoblù della Lanterna, si cerca un numero 9 dalla cessione di Piatek.
Maran si accorge subito delle sue capacità fuori dal comune e lo mette gradualmente sempre più al centro dell’attacco.
Alla prima occasione da titolare segna una doppietta in Coppa Italia al Catanzaro che regala al genoa il passaggio del turno e 3 giorni dopo diventa il più giovane marcatore nel derby di Genova dopo Mauro Icardi e Fabio Galante, segnando anche nel recupero contro il Torino e contro il Lussemburgo con la Nazionale.

Il 21enne si è già messo sulle spalle l’attacco di un Grifone alla disperata ricerca di punti. Ora nelle mani, o meglio nei piedi, del bomber romano che sogna la Champions e punta Euro 2021, ma ora c’è una salvezza da conquistare a suon di reti, senza fretta.
Già, perché il bello, deve ancora venire.

                                          (Fonte immagine in evidenza: Genoa CFC)