Dal campionato primavera dritto alla nazionale maggiore, passando per la Super League svizzera, il tutto senza nemmeno un minuto disputato in Serie A. Questa è l’incredibile parabola di Degnand Wilfired Gnonto che dopo il debutto nell’Italia di Mancini ha attirato tante attenzioni su di sé.

CARATTERISTICHE

Wilfried Gnonto è un calciatore offensivo, che fa della duttilità una delle sue caratteristiche principali. Può ricoprire, infatti, tutti i ruoli del reparto avanzato: esterno su entrambe le fasce, prima o seconda punta. Rapidissimo con scatti devastanti, è abile anche nel dribbling uno contro uno, il tutto accompagnato da una buona tecnica di base. È un destro naturale, ma non disdegna l’uso del piede debole. Con i suoi 170cm non è di certo un attaccante boa, ma possiede una buona elevazione e tempismo nello stacco di testa. Il Guardian, nel 2020, lo ha inserito nella lista dei migliori calciatori nati nel 2003. Le caratteristiche tecniche e fisiche lasciano intravedere una somiglianza con l’attaccante del City, Raheem Sterling.

I PRIMI PASSI PORTANO ALL’INTER

Nato a Verbania, in Piemonte, sulle sponde del Lago Maggiore, Wilfried cresce nel piccolo comune di Baveno con la famiglia, che è di origini ivoriane. Il calcio sin da subito entra nella vita di Gnonto che a meno di 10 anni fa già parte delle giovanili dell’Inter, squadra del cuore di Willy. Con i nerazzurri Gnonto fa tutta la trafila delle giovanili vincendo con l’Under17 dell’Inter il campionato di categoria. Il passaggio alla Primavera non lo condiziona e timbra il suo primo gettone con un gol ai pari età della Juventus. Dopo i successi e l’exploit tra le giovanili, nel 2019 sembra solo questione di tempo prima che il giovanissimo Wilfried, classe 2003, esordisca tra i grandi. Qui arriva la scelta che cambia il destino di Gnonto. Nel 2020, infatti, il calciatore e la sua famiglia decidono di non accettare il contratto da professionista offertogli dall’Inter e di volare in Svizzera, allo Zurigo.

TRASFERIMENTO IN SVIZZERA

Alla base della decisione, piuttosto inattesa, c’è la volontà del ragazzo di iniziare a giocare con continuità senza grandi pressioni addosso, come dichiarato dal padre di Gnonto al Corriere della Sera:
Giocare è la priorità. Abbiamo scelto di provare in prima squadra in Svizzera, perché anche se sbagli fai comunque un passo in avanti“.

Il primo anno in Svizzera è un anno di transizione. Wilfried, infatti, scende in campo ben 26 volte ma quasi sempre a gara in corso. Si toglie, però, la soddisfazione dii siglare il suo primo gol tra i professionisti, che è anche l’unico della stagione. Nella stagione 2021-22 Gnonto entra stabilmente nell’11 iniziale e compie il salto di qualità. In campionato gioca 33 partite mettendo a referto 8 gol e 3 assist con la quale contribuisce alla vittoria dello Zurigo nella Super League svizzera.

ARRIVA LA NAZIONALE – LE LUCI DELLA RIBALTA

Il commissario tecnico Roberto Mancini, attento nella sua gestione a scovare talenti fin lì ignorati in azzurro, osserva le prestazioni in crescendo di Gnonto e decide, a sorpresa, di aggregarlo al ritiro post campionato dell’Italia. Dopo aver guardato i compagni dalla panchina nel match contro l’Argentina, Mancini lo chiama in causa nella ripresa della gara di Nations League contro la Germania. L’impatto di Wilfried è fulminante e dopo pochi minuti punta un avversario e serve in area Lorenzo Pellegrini che realizza. Esattamente tre giorni dopo scende in campo dal 1′ contro l’Ungheria, sempre in Nations League.

Le prestazioni di Gnonto, unite alla giovanissima età hanno attirato l’interesse di diverse squadre. Su di lui hanno chiesto informazioni sia in Italia con Sassuolo e Bologna, sia all’estero con Friburgo, Hoffenheim e Ajax. Secondo le indiscrezioni le squadre più vicine all’ex Inter al momento sono i lancieri, sempre alla ricerca di giovanissimi talenti, e l’Hoffenheim del tecnico con la quale ha vinto il campionato svizzero, André Breitenreiter. Adesso Gnonto dovrà confermare le attese, magari sin da subito e proprio in Serie A.

GiuseppeG