Hellas Verona-Salernitana 1-0, le pagelle: decide Ngonge!

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Finisce 1-0 lo scontro salvezza tra Hellas Verona e salernitana. In un Bentegodi carico ed elettrico, agli scaligeri basta il secondo gol consecutivo di Ngonge per conquistare l’intera posta in palio. Per i gialloblu è il quarto risultato utile consecutivo entro le mura domestiche. Per i campani, invece, il terzultimo posto in classifica occupato proprio dall’Hellas dista ora solo quattro punti.

LE PAGELLE DEL VERONA

Montipò 7: il primo tiro veramente pericoloso della sua gara arriva all’ottantasettesimo. Nell’occasione, però, è addirittura miracoloso neutralizzando Piatek e parando il suo destro all’angolino.

Magnani 6: le poche volte nelle quali la Salernitana si fa minacciosa dalle sue parti, lui si fa trovare prontissimo. (Dal 65′ Dawidowicz 6: bravo a resistere assieme ai suoi compagni al forcing finale della Salernitana).

Hien 6: l’unico errore della sua partita rischia di costare carissimo. Un suo mancato intervento libera la strada verso la porta gialloblu a Piatek che si presenta a tu per tu con Montipò. Il portiere di casa nell’occasione è monumentale, e allora perdoniamo anche Hien.

Coppola 6: una gara ordinata, senza acuti o sbavature, che gli comportano la sufficienza d’ufficio.

Lazovic 6.5: ha mezzi tecnici e intelligenza tattica di cui nessuno dei suoi compagni dispone. Tra le tante super giocate della sua gara, va sottolineato l’assist al bacio per il gol di Ngonge.

Tameze 6: sicuramente meno appariscente di Duda, va comunque notificato il suo ottimo lavoro in interdizione tra le linee di passaggio avversarie.

Duda 6.5: malgrado sia troppo egoista nella prima grande occasione del match, la sua è ugualmente una gara da sufficienza piena. Stravince tutti i duelli del centrocampo ed eclissa uno spento Grnigoj. Serviva un giocatore come lui per rincorrere la salvezza. (Dal 86′ Verdi s.v.).

Doig 6.5: Scuote una gara sino a quel momento anonima con la grande giocata che da il via al gol del vantaggio dei suoi. Insieme a Lazovic manda in crisi il lato destro della retroguardia avversaria. (Dal 86′ Faraoni s.v.).

Ngonge 7: il secondo, decisivo, gol in tre partite di Serie A sottolinea un impatto molto felice con il campionato italiano. Sua la rete che decide la gara, tanto basta per assegnargli la palma di migliore in campo. (Dal 77′ Lasagna s.v.).

Depaoli 6: se Doig può permettersi di essere così offensivo a destra, gran parte del merito è anche dell’ottimo lavoro in copertura di Depaoli a sinistra. La gara è una delle solite: ordinata, concreta e impeccabile.

Gaich 7: è vero che manca il gol, ma a fronte di una prestazione del genere diventa un qualcosa di addirittura superfluo. Strabiliante il saggio uso del corpo e impeccabile la gestione del pallone, con il primo controllo che è sempre funzionale alla giocata successiva. Se Gaich è questo qui, il Verona ha fatto un colpaccio. (Dal 65′ Abildgaard 6: buoni un paio di recuperi).

All. Zaffaroni 6.5: prepara benissimo una partita che i suoi interpretano al meglio. La pressione uomo su uomo manda in crisi una Salernitana quasi mai pericolosa. Giusti anche i cambi.

LE PAGELLE DELLA SALERNITANA

Sepe 6: para quello che può, sarà una delle poche sufficienze granata.

Bronn 5: attribuire a lui tutte le responsabilità di una fase difensiva a dir poco claudicante sarebbe ingeneroso. È vero, però, che dalla sua parte il Verona scende che è un piacere. La leggerezza commessa sul gol avversario (quando accorcia invece che scappare) è addirittura da scuola calcio.

Troost Ekong 5.5: ad una gara all’insegna della sofferenza (Gaich gli fa vedere i proverbiali sorci verdi) si aggiunge anche il dolore fisico per un infortunio che lo costringe ad uscire dal campo con dieci minuti di anticipo dal fischio finale. (Dal 83′ Gyomber s.v.).

Pirola 5.5: il super intervento in tackle su Doig (prima punito con un calcio di rigore poi revocato dal VAR) fa lievitare leggermente il suo voto ed impedisce all’Hellas di chiudere il match con 23 minuti di anticipo. Ma non basta per la sufficienza. (Dal 80′ Valencia s.v.).

Bradaric 5.5: una grande chiusura volante su Depaoli, oltre quello nulla più.

Candreva 5.5: la sua sostituzione un po’ sorprende. È vero che fino a quel momento l’ex Inter non era ancora riuscito a rendersi pericoloso, ma dava l’impressione di poter creare qualche impiccio alla difesa scaligera. (Dal 56′ Coulibaly 5.5: entra e, pronti via, si fa ammonire).

Grnigoj 5: Nicola lo lancia titolare per sfruttare la sua fisicità nei duelli a centrocampo, ma l’esperimento è qualcosa di molto vicino ad un fallimento. L’ex Venezia soffre Duda e riesce a toccare pochissimi palloni. (Dal 56′ Piatek 5: è vero che Montipò gli toglie il gol del pareggio con un miracolo, ma se davanti a sette metri di porta riesci a colpire il portiere hai delle responsabilità).

Nicolussi Caviglia 5: un po’ come il suo compagno di reparto, va in difficoltà nei duelli con il centrocampo avversario. Esce dopo quasi un’ora condita da errori e sbavature. (Dal 56′ Sambia 6: prova coraggiosamente a spaventare Montipò con una punizione da quaranta metri. Ci riuscirebbe anche, ma la sua cannonata è troppo centrale).

Vilenha 5.5: l’imbucata con la quale lancia Piatek da solo contro il portiere è una delle giocate più belle del match in generale, ma è anche l’unica della sua partita.

Bonazzoli 5.5: cerca disperatamente di andarsi a prendere dei palloni giocabili vicino al disco di centrocampo, ma sotto porta non è mai incisivo e se fai l’attaccante questo potrebbe essere un problema.

Dia 6: l’unico giocatore, insieme a Piatek, in grado di impensierire sul serio Montipò. Allo scadere del primo tempo un suo diagonale finisce fuori di poco, al tramonto del secondo un bel tiro a giro non inquadra la porta.

All. Nicola 5: da Bronn a Grnigoj sbaglia tutte le scelte del pre partita. Prova a rimediare con i cambi che però si rivelano poco incisivi. Ora la zona retrocessione dista solo quattro punti.