I Campioni esclusi dai Mondiali

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Le tappe per chi intraprende la carriera da calciatore professionista sono tantissime e svariano in base alla bravura, alla fortuna ed alle proprie ambizioni. Infatti molti giocatori, nonostante siano qualitativamente fuori dal comune, non sono mai riusciti a vincere trofei o addirittura a partecipare a competizioni prestigiose come la Champions League, per quanto riguarda i club, oppure Mondiali o altre competizioni continentali e mondiali(Europeo, Copa America ecc…). La carriera con le maglie di una squadra è ben diversa rispetto a quella della nazionale, perché la società per cui si gioca si può cambiare mentre non lo si può fare con la maglia della nazionale – o almeno una volta era così. Eppure, ci sono grandi campioni che non hanno mai conosciuto la gioia di partecipare ad un Mondiale per vari motivi: chi perché la nazionale di cui faceva parte non era all’altezza, chi perché aveva avuto problemi disciplinari con allenatori o chi si è semplicemente infortunato nel momento sbagliato.

GEORGE BEST

Il primo della lista è senz’altro lui, George Best. Georgie è stato probabiomente uno dei calciatori più forti di sempre, putroppo però non hai mai davvero dedicato la sua vita al calcio visto che l’ex numero sette del Manchester United anteponeva altri interessi: le donne e l’alcool. Se la prime non hanno mai fatto male a nessuno, la seconda lo ha portato a morire prematuramente nel 2005 a causa di un’infezione epatica. La carriera di Best è costellata da alti e bassi, una costante comune a tutti i grandi geni del pianeta. Il suo nome però si lega principalmente a quello del Manchester United con cui ha vinto moltissimo sotto la guida del leggendario Matt Busby. La sfortuna di Georgie è stata quella di nascere nella piccola Irlanda del Nord e più precisamente nella capitale Belfast. Le presenze sono pochissime, solo 37, condite da appena 9 reti. Il motivo per cui non è mai riuscito a partecipare ad un mondiale è abbastanza evidente: la squadra non era abbastanza forte per poter arrivare anche solamente a qualificarsi ed anche un pallone d’oro come Best non è riuscito a fare la differenza.

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ERIC cantona

Ebbene sì, anche King Eric non ha mai partecipato incredibilmente ad un mondiale. I tratti in comune con il suo predecessore sono parecchi, infatti come Best anche Eric ha sempre coadiuvato il suo genio alla sregolatezza. Nei suoi 5 anni a Manchester sotto la guida esperta di Sir Alex ha vinto campionati e coppe nazionali, arrivando ad essere il giocatore di punta dei Red Devils. I successi raggiunti con la società inglese però non si ripetono con la nazionale francese. Infatti con la maglia dei transalpini ha raccolto solo delusioni, mancando la qualificazione ai Mondiali nelle edizioni del 1990 e del 1994. Dopo l’ennesimo fallimento di qualificazioni dei Blues, Cantona ha ricevuto la fascia da capitano che però gli fu tolta dopo l’episodio di Selhurst Park nel gennaio del 1995, dove dopo un calcio ad un tifoso venne squalificato per 9 mesi. Eric non disputò più partite in nazionale e ad alimentare i rimpianti ci pensò il Mondiale francese del 1998, competizione che vide trionfare proprio i transalpini guidati da un nuovo leader, Zinedine Zidane.

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GEORGE WEAH

Un altro campione che non ha mai assaporato la gioia di vivere da protagonista un Mondiale è stato George Weah. Il centravanti africano ha vissuto una brillante carriera con i club, vincendo anche il pallone d’oro nel 1995 con la maglia del Milan – primo giocatore del Continente Nero a vincere il prestigioso riconoscimento. Weah è stato uno dei calciatori africani più iconici perché è stato il primo ad avere un impatto devastante nei campionati europei, segnando valanghe di gol, prima in Francia e poi in Italia. Per il movimento calcistico africano l’ex attaccante è stato un vero e proprio pionere ed ha spinto molte società europee ad investire sui calciatori proveniente dall’Africa nella speranza di trovare un suo nuovo successore. Attualmente è l’unico calciatore africano ad aver vinto un pallone d’oro. George Weah è nato in Liberia, paese alla quale è molto legato, ed ha disputato le partite internazionali con la maglia della propria nazione d’origine, purtroppo per lui però, non è mai riuscito a superare le fasi di qualifazione alla Coppa del Mondo. Il legame con la Liberia è molto forte per l’ex attaccante, infatti ha deciso di cimentarsi nella politica nazionale, diventando il 22 gennaio 2018 il Presidente della Liberia.

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IAN RUSH E RYAN GIGGS

Le nazionali d’oltremanica hanno sempre faticato in campo internazionale e se l’Inghilterra, paese di spicco del Regno Unito, non è mai più riuscita a ripetersi dal Mondiale del 1966, le altre non hanno nemmeno mai realmente partecipato, se non con qualche sporadica presenza; il Galles fa parte di queste squadre, nonostante nel corso della propria storia calcistica ha sfornato talenti interessanti, su tutti: Ian Rush e Ryan Giggs. Il primo è stato uno dei più grandi attaccanti passati dalle parti di Liverpool, sponda Reds, negli anni ’80-’90. Nel Merseyside ha segnato grappoli di gol e vinto 21 trofei, tra cui 2 Champions League e 5 campionati.

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Il secondo invece è stato la bandiera e il capitano del Manchester United nel ventennio tra il 1990 e il 2010 guidato dall’eterno Sir Alex Ferguson, trionfando parecchio anche lui in carriera. I due gallesi con i rispettivi club hanno fatto letteralmente la storia del calcio, ma non sono riusciti a trasportare la loro gloriosa esperienza con la maglia della nazionale. Infatti il paese con Cardiff capitale si è qualificato solo una volta nella sua storia al Mondiale, partecipando a quello del 1958.

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JARI LITMANEN

Jari Litmanen è stato uno dei centrocampisti più forti degli anni ’90, diventando il fulcro di una squadra simbolo di quegli anni: l’Ajax di Louis Van Gaal. Il centrocampisa finlandese ha giocato successivamente anche con le maglie del Barcellona e del Liverpool senza però eguagliare i successi vissuti con la maglia dei Lancieri. In patria è indubbiamente considerato il calciatore finlandese più forte di ogni epoca ed il simbolo calcistico della propria nazione. In nazionale ha giocato dal 1989 fino al 2010, segnando 32 reti in 137 partite. La Finlandia non si è mai qualificata alla fase finale di un torneo internazionale, né per la Coppa del Mondo né per il campionato Europeo. Litmanen ha giocato con la nazionale fino all’età di 39 anni senza mai raggiungere il suo obbiettivo, quello di portare la propria selezione su un grande palcoscenico.

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ProlaP
Scritto da

Prola Riccardo