Stasera alle 9 si giocherà il posticipo di Premier League tra Crystal Palace e Brighton. Un occasione d’oro per i gabbiani del Sud inglese che potrebbero trovarsi in vetta alla classifica dopo 6 giornate scavalcando le più blasonate squadre di Manchester, il Chelsea ed il Liverpool.
Quattro vittorie nelle prime 5 giornate di Premier League ed ora la chance di portarsi in vetta, nella sfida contro gli acerrimi rivali del Crystal Palace. Un inizio da sogno per il Brighton di Graham Potter. Un inizio da sogno per un allenatore partito dal campionato di terza divisione svedese con l’Ostersund ed arrivato con gli svedesi a raggiungere i sedicesimi di finale d’Europa League alla prima apparizione europea del club scandinavo.
CRYSTAL PALACE – BRIGHTON, IL DERBY A23
La rivalità tra Palace e Brighton è una rivalità nata negli anni 70′ ed è una delle rivalità più distanti del calcio inglese, con le due squadre distanti più di 50 kilometri una dall’altra. La sfida tra le due squadre viene nominata ‘Derby A23‘ dato che l’A23 è la strada che connette Brighton con Croydon, il quartiere di Londra in cui ed è situato Selhurst Park, lo stadio del Crystal Palace. Nell’ultimo match tra le due squadre ha avuto la meglio il Crystal Palace, grazie ad una rete di Christian Benteke, nonostante il Brighton avesse dominato la partita tirando ben 25 volte verso la porta avversaria.
IL 3-4-3, MARCHIO DI FABBRICA DI GRAHAM POTTER
Il Brighton di Graham Potter si schiera solitamente con un 3-4-3. A proteggere la porta difesa da Sanchez troviamo il trio difensivo composto da Veltman, Duffy e Dunk. Veltman e Dunk si allargano durante la costruzione del gioco in maniera da lasciare spazio a Cucurella sulla sinistra e March sulla destra di avanzare e creare superiorità numeri in fase offensiva.
In fase difensiva il Brighton applica un pressing alto, con gli esterni di fascia che scendono nel caso di pressing avversario e con Bissouma a formare una diga centrale a protezione della difesa.
In fase offensiva la squadra sfrutta la costruzione dal basso anche grazie al buon controllo di palla offerto dai centrali di difesa, nonostante ciò pero non è strano vedere il Brighton lanciare la palla lunga negli spazi soprattutto a cercare le corse negli spazi da parte di Maupay e Troussard.
Nella passata stagione il problema principale del Brighton era trovare il goal, nonostante il buon possesso palla e le innumerevoli occasioni da goal la squadra di Graham Potter è riuscita ad impensierire il portiere avversario con solo il 31% dei tiri. Altra statistica che fa riflettere circa il problema in fase offensiva del Brighton nella passata stagione è il numero di goal, solo 36 reti, nonostante un XG (Expected Goals) di 60.3. Mentre il Tottenham, ad esempio, nella passata stagione ha segnato 61 reti, contro un XG di 52.
Se l’obiettivo minimo del club è la quota salvezza e quindi i 40 punti allora il Brighton è già ad un terzo dell’opera avendo conquistato 12 punti nelle prime 5 giornate di campionato.
Riuscirà il Brighton a conquistare un piazzamento europeo a fine stagione?