Dopo un’attesa di 38 anni il Trabzonspor è di nuovo campione di Turchia. La squadra di Trebisonda conquista matematicamente il titolo in virtù degli 11 punti di distacco nei confronti del Fenerbache a tre giornate dalla fine del campionato.
La squadra allenata da Abdullah Avcı è forse il simbolo di ciò che è diventata la Süper League turca. Un’oasi per molti giocatori dei maggiori campionati europei. Non è però solo una prestigiosa vetrina che permette alle vecchie glorie ormai a fine carriera di splendere un’ultima volta, ma anche un’opportunità di riscatto per quei giocatori che poco hanno brillato in altri contesti.
La rosa della Karadeniz Firtinasi, soprannome della squadra tradotto come La tempesta del Mar Nero è forse quella che più di tutte è pregna di giocatori di questo tipo, di cui molti provenienti dalla nostra Serie A, che si sono ritagliati un posto importante nella storia di questa competizione.
Quanta Serie A a Trebisonda!
In questi ultimi due anni il Trabzonspor ha completamente rivoluzionato il proprio organico. Sono infatti più di 70 le operazioni di mercato in questo periodo, che hanno portato il club ad avere una rosa altamente attrezzata per la scalata vincente. Non passa inosservata ai tifosi italiani la presenza tra i giocatori di vecchie conoscenze del nostro calcio. Su tutti Marek Hamsik. L’ex capitano del Napoli, arrivato a parametro zero dopo essersi svincolato dal Göteborg, grazie a questa sua nuova esperienza è riuscito, a 34 anni, a vincere il suo primo campionato nazionale in carriera.
Ha ancora molto da dare (e lo sta dimostrando) il capocannoniere della squadra Andreas Cornelius. Dopo anni altalenanti fra Atalanta e Parma, il centravanti danese sembra aver trovato in Turchia il luogo adatto per trovare continuità. Sono 15 i gol in campionato, che lo portano al primo posto della classifica capocannonieri del torneo e che, a tre giornate dal termine, può ulteriormente aumentare il suo score.
Sempre dal Parma arriva un altro rinforzo che porta esperienza al gruppo, quello dell’ivoriano Gervinho. Nonostante il durissimo infortunio al legamento crociato, a causa del quale ha terminato anzitempo la stagione, L’ex Roma ha comunque dato il suo contributo nella corsa al titolo nazionale, il suo secondo personale dopo quello ottenuto col Lille in Francia nella stagione 2010/11. Protagonista è un altro ex giallo-rosso, Bruno Peres, che con le sue falcate sulla fascia si è reso indispensabile per la squadra.
É in difesa che si completa la carrellata dei giocatori ex Serie A. Il reparto arretrato è diretto dall’ex Fiorentina Vitor Hugo, ormai alla seconda stagione al club turco, e dall’ex Bologna Stefano Denswil, che in Italia non ha particolarmente colpito mister Mihajlovic.
Un trionfo tanto atteso
Con il pareggio interno per 2-2 contro Antalyaspor alla 35esima giornata di campionato, il Trabzonspor si è laureato campione di Turchia per la settima volta nella sua storia con tre giornate d’anticipo. Un trionfo che libera l’urlo di gioia dei tifosi trattenuto ormai da ben 38 anni. Bisogna infatti risalire alla stagione 1983/84 per l’ultimo trionfo della squadra di Trebisonda, la prima squadra non originaria di Istanbul a vincere il titolo.
Da quel momento in poi una lunga serie di delusioni per i bordo-mavililer. Come quella della stagione 2010/11 in cui il club si vide rimontare in classifica dal Fenerbache chiudendo al secondo posto. Ma non è tutto. A seguito di un clamoroso caso di calcio scommesse il club della capitale fu ritenuto colpevole da tutti i tribunali ed escluso anche dalla Champions League dell’anno successivo. Incredibilmente il titolo non venne però revocato ai canarini gialli, con i tifosi del Trabzonspor che si sono così visti ingiustamente derubati del titolo. Nelle successive stagioni, inoltre, la squadra subì il blocco del mercato in entrata per non aver rispettato i termini di pagamento di una precedente operazione. Successivamente, nella stagione 2019/20, nonostante il secondo posto in campionato, gli fu preclusa la partecipazione alla Champions per delle violazioni al Fair play finanziario.
Il club può però ora mettersi alle spalle le delusioni di questi ultimi anni e godersi il meritato titolo insieme alla città. Sono già virali le immagini e i video del clima di festa che c’è fra i cittadini. Con Hamsik vero mattatore dei festeggiamenti oltre che in campo.
La Süper Lig è un campionato di culto
Se vogliamo dare uno sguardo anche alle altre squadre del campionato non passeranno inosservati veri e propri giocatori di culto. Molti di questi provengono dal campionato italiano e, rinforzando le file di molte squadre turche, rendono la Süper Lig un campionato estremamente nostalgico, ma anche molto competitivo.
Nel Fenerbache, secondo in classifica, figura l’ex Empoli Miha Zajc in un centrocampo composto anche dall’ex Napoli e Milan Josè Sosa, oltre che da un veterano come Luiz Gustavo. Finito purtroppo fuori rosa Mesut Özil, a causa di dissidi con l’allenatore Ismail Kartal. Sempre restando nelle zone alte della classifica nel Basaksehir figurano Salih Ucan e Leo Duarte, quest’ultimo ancora di proprietà del Milan, e Stefano Okaka a completare un attacco in cui figurano anche Nacer Chadli e Pizzi. Mentre nel Besiktas, oltre Miralem Pjanic in prestito dal Barcellona, sono presenti l’ex fiorentina Rachid Ghezzal, Alex Texeira (che ricorderete essere stato pagato ben 50 milioni dallo Jiangsu Suning nel 2016) e Michy Batshuayi. Anche qui è presente un giocatore fuori rosa ma che ben ricordiamo in Serie A, Adem Ljajic.
Un’altra squadra piena di “italiani”: il Faith Karagümrük
É inoltre presente una vera e propria “enclave italiana” in turchia, il Fatih Karagümrük. La squadra, allenata dal leggendario portiere turco Volkan Demirel, occupa attualmente la settima posizione in classifica. La dirigenza del club sembra aver pescato a piene mani dal nostro campionato.
In porta gioca Emiliano Viviano che comanda una difesa composta da Davide Biraschi, Ervin Zukanovic e dall’ex Inter Caner Erkin. A dettare le geometrie del gioco del club rosso-nero è Lucas Biglia, al club dal 2020 e capitano della squadra. Il reparto avanzato è poi composto, oltre che da Emre Mor e Ahmed Musa, dal nostro Fabio Borini e da Yann Karamoh, autore in questa stagione di 4 gol e 2 assist. Ceduto al Kayserispor, invece, Andrea Bertolacci, che sta però vivendo un’ottima annata con 8 gol in 25 partite.
Balotelli e gli altri “italiani” in Turchia
Come non parlare poi dell’Adana Demirspor, la squadra dove ben sta figurando Mario Balotelli, che con 12 reti è ancora in lotta per il titolo di capocannoniere, sotto la guida del capitano della squadra, l’ex Napoli e Udinese Gokhan Inler. Buona stagione nello stesso club anche per l’ex brescia Bjarnason, autore di 5 reti. Solo due presenze invece per un giocatore di culto come Loïc Remy, l’ex Chelsea arrivato a titolo gratuito a febbraio, dopo che nel 2020 fu a un passo dal Benevento.
Altra squadra non indifferente è l’Antalyaspor che in rosa presenta gli ex milanisti Andrea Poli e Luiz Adriano, oltre a un veterano come Nuri Sahin. Mentre al Galatasaray, che sta vivendo una stagione da dimenticare, oltre il solito Muslera, trova posto in rosa anche Erick Pulgar in prestito dalla Fiorentina. E ancora, come non ricordare altre nostre vecchie conoscenze come Valentin Eysseric al Kasimpasa, Isaac Cofie al Sivaspoor e Godfred Donsah allo Yeni Malatya.
Insomma, un campionato decisamente da non sottovalutare. E se volete una squadra di culto a cui affezionarvi, magari anche per una carriera allenatore su Fifa 22 o su Football Manager, in Turchia non avete che l’imbarazzo della scelta.