Morata, Balogun, Scamacca, Beto. Una poltrona per quattro, nell’attacco dell’Inter. Se la certezza si chiama Lautaro Martinez, capitano e colonna portante, tuttavia manca ancora un degno compagno di reparto per il “Toro“. Marcus Thuram, che pure la maglia numero 9 la indosserà nella prossima stagione, e Joaquin Correa, per motivazioni diverse, non garantiscono l’adeguata sicurezza. Mentre, per quanto riguarda Esposito e Salcedo, tutt’ora aggregati alla rosa, non si hanno certezze, né sul futuro, né sulla reale tenuta sul rettangolo di gioco.
Ecco che, quindi, emerge la necessità, numerica ma anche tecnica, di acquistare il fantomatico “centravanti di peso“. I dirigenti neroazzurri, sfumato il discorso Lukaku, hanno stilato una lista che sembra essersi ristretta a quattro nomi. Andiamo a scoprirne i pro e i contro.
GIANLUCA SCAMACCA
Nelle ultime ore l’ex-Sassuolo ha messo la freccia sui diretti concorrenti e pare il giocatore con più probabilità di sbarcare a Milano. Dalla sua ha tanti “punti di forza” che darebbero valore alla scelta. Innanzitutto, la voglia di abbandonare la Premier League, dopo una stagione non positiva, per tornare in Serie A, che tanto bene gli ha fatto; magari anche con l’ambizione di guadagnarsi il posto da titolare in nazionale. Poi il feeling che potrebbe avere con gli altri nazionali neroazzurri e, soprattutto, con il suo ex-compagno in neroverde, Davide Frattesi. Scamacca ha esperienza nell’attacco a due e sa come muoversi. Ha il giusto approccio per la squadra e tanta voglia di rivalsa, che sarà l’arma principale, su cui l’Inter vuole puntare.
Di contro, però, non ha ancora avuto nessuna esperienza con una big. Ed il salto di qualità nel West Ham, una squadra che, non ce ne voglia il Sassuolo, ha ambizioni di Europa, non è stato propriamente positivo. Il grande scoglio di Scamacca è questo qui: dimostrare a se stesso e a tutti che è in grado di caricarsi sulle spalle un club come l’Inter, nei momenti di difficoltà.
ALVARO MORATA
Probabilmente il secondo nome più caldo sulla lista e quello che, sotto tanti aspetti, sembra il più adeguato. Alvaro Morata porta in dote esperienza europea, leadership, spirito di sacrificio e plruiennale conoscenza di Serie A e Champions League. A differenza di Scamacca, ha maggiore appeal internazionale e potrebbe essere un modello, in una rosa che sta abbassando parecchio l’età media in questa estate. Inoltre, si distingue anche per un modo di giocare molto altuistico e dedito al sacrificio: nell’ottica del rapporto con Lautaro Martines, questo aspetto potrebbe essere decisivo.
Tuttavia, l’Inter mantiene la pista calda, ma non è mai sembrata davvero convinta del giocatore. Sicuramente influisce il prezzo richiesto dall’Atletico Madrid: nonostante il giocatore sia in uscita, le richieste non accennano ad abbassarsi. A ciò, si aggiunge il suo vero punto debole: le statistiche non esaltanti nella casella gol segnati. Lo spagnolo si è spesso distinto per siglare gol pesanti nei momenti clou e, soprattutto, per distribuire gol e assist in percentuale quasi identica; ma lo fa con poca continuità. Probabilmente proprio le statistiche delle ultime due stagioni in Serie A, con la maglia della Juventus, sono quelle che fanno storcere il naso: in totale 32 gol e 21 assist in 92 partite. Numeri che l’Inter cerca, ma in una sola stagione.
FOLARIN BALOGUN
Per tante settimane è stato lui “il prescelto“, anche se le sue quote ora vanno diminuendo. Balogun è un calciatore classe 2001 dell’Arsenal, ma che i gunners hanno messo sul mercato, perchè già completi in quel ruolo. Viene da un’ottima stagione al Reims ed è alla ricerca della consacrazione. Il profilo ideale per l’Inter, che è alla ricerca di una ventata di aria fresca. Balogun garantirebbe entusiasmo, progettualità, futuro, novità e curiosità agli occhi di molti, che non lo conoscono ancora bene. I 21 gol in campionato, nella scorsa stagione di Ligue 1, sono un ottimo biglietto da visita. Forse anche troppo, visto che l’inghippo, per i neroazzurri, è proprio la concorrenza.
Sul giocatore, oltre ai cugini milanisti, c’è un po’ di tutto. Da club come Barcellona, PSG, Liverpool che lo vorrebbero blindare per valutarlo al meglio in futuro. Fino alle molte di Premier League, o allo stesso Reims, che lo gradirebbero subito. Comprensbilmente, se la domanda è tanta il prezzo lievita. La richiesta dell’Arsenal si aggira attorno ai 60 milioni di euro e, anche abbassandosi, difficilmente scenderà sotto i 35 milioni di euro. L’Inter ha necessità di chiudere rapidamente il colpo e questo non suggerisce spazio per una trattativa. Anche se gli occhi del Biscione sul nativo di New York restano ben saldi.
BETO
In mezzo a tante “prime scelte” sbuca anche la soluzione low cost. Il buon rapporto tra Inter e Udinese suggerisce la possibilità di percorrere la pista che porta a Beto. Sia ben chiaro: l’Inter non valuta Beto una prima opzione, o un’alternativa ai nomi sopracitati. Il portoghese sarebbe in vantaggio sugli altri solo per il prezzo, che potrebbe facilmente scendere sotto i 20, se non i 15 milioni di euro, e la precocità con la quale si potrebbe arrivare alla fumata bianca.
I contro, però, sono tanti. Beto sarebbe alla prima esperienza in una big, alla prima in una competizione europea e con enormi pressioni sulla testa. Avrà, indubbiamente, bisogno di un periodo di ambientamento, che l’Inter può concedergli, ma non per una stagione intera. Ed è anche un azzardo troppo alto dal punto di vista fisico. D’altro canto, l’Udinese lo reputa un titolare inamovibile e, perciò, potrebbe porre un veto all’acquisto, se questo dovesse arrivare a pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo. Se l’Inter decidesse di lanciarsi sul giocatore, dovrà farlo in tempi relativamente brevi.
ALTRI NOMI
Nell’ottica di un casting aperto in una situazione di emergenza, tanti altri nomi si sono fatti. Ma, per tanti motivi, non convincono. Il primo, quello di Kylian Mbappé, non ha bisogno di spiegazioni: la volontà del giocatore è chiara ed il prezzo decisamente fuori portata. Mehdi Taremi è stata la suggestione di una sera o poco più, ma non c’è mai stato niente di concreto. Jonathan David è un nome venuto fuori negli ultimi giorni, ma la richiesta del Lille è fuori portata e su di lui ci sono gli occhi di Barcellona e PSG, che guardano già al dopo-Lewandowski e all’erede di Mbappé. Alexis Sanchez sarebbe il ritorno di fiamma che molti tifosi sperano, ma non è il profilo del centravanti che serve all’Inter: appare più probabile un suo innesto al posto di Correa, in caso di cessione. Infine si sussurrava anche di un eventuale approdo di Vlahovic in neroazzurro, nell’ottica della trattativa che porterebbe Lukaku alla Juventus: una sorta di scambio indiretto che, però, non ha alcun fondamento di realtà.