Inter-Roma 1-0, le pagelle del match: Thuram attaccante totale, male Kristensen

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Questo Inter-Roma valido per la decima giornata di Serie A era inevitabilmente e obbligatoriamente la partita di Romelu Lukaku. L’atmosfera a San Siro era assordante per i decibel raggiunti dai tifosi interisti: un frastuono tale si è avvertito in poche altre occasioni. La sfida viene decisa da una singola rete, firmata Marcus Thuram, al minuto 81. Proprio l’uomo scelto, questa estate, per colmare il vuoto lasciato da Big Rom.

Numero Diez vi fornisce le pagelle del match.

LE PAGELLE DELL’INTER

Sommer 6.5: mai chiamato in causa nel primo tempo, compie una parata importante su Cristante nella ripresa. Sicuro e utile nella prima fase d’impostazione dal basso.

Pavard 5.5: il meno positivo dei difensori nerazzurri. Si sgancia più volte per proporsi in fase offensiva, ma risulta spesso impreciso e poco lucido nelle scelte, prende un giallo evitabile – sostituito all’intervallo. (Dal 46′ Darmian 6: buon secondo tempo dell’italiano che risulta come sempre una garanzia di affidabilità)

Acerbi 6.5: contiene praticamente in ogni occasione Lukaku, confermandosi essenziale per il reparto arretrato dell’Inter.

Bastoni 6: buona prova, nonostante un’ammonizione ingenua. Ci si può aspettare sicuramente di più, ma il suo apporto in costruzione non manca mai. Difensivamente poco impegnato.

Dumfries 6.5: periodo di forma splendido dell’esterno olandese. Sguscia via continuamente sulla destra con Zalewski che lo contiene praticamente mai: fondamentale per i nerazzurri il suo apporto offensivo. (Dall’85’ De Vrij sv).

Barella 6.5: si intravede il vero Nicoló Barella. Gara di spessore dell’italiano reduce da qualche gara non ai suoi standard: intensità, tecnica e carattere.

Calhanoglu 6.5: fonte principale del gioco nerazzurro, colpisce una traversa dopo pochi minuti con un tiro chirurgico. (dal 75′ Asllani 6: non entra sicuramente nel momento più facile della gara, ma le sue geometrie aiutano l’Inter a mantenere l’ordine necessario per cercare il gol in maniera pulita).

Mkhitaryan 6: pedina sempre importante per Inzaghi. Partita di livello, soprattutto nel primo tempo dove è una spina nel fianco costante della difesa. (Dal 75′ Frattesi 6: sente il peso della sfida che per lui, cresciuto nel vivaio giallorosso, non è una qualsiasi. Tanta solidità e frizzantezza per spingere l’Inter verso la rete).

Dimarco 6.5: una spina nel fianco costante, Kristensen fatica enormemente a contenerlo. Suo l’assist per il gol di Thuram. (Dall’83’ Carlos Augusto 6: pochi minuti di gioco, con l’acuto della traversa che gli nega il gol).

L. Martinez 6: non la miglior gara stagionale dell’argentino che non riesce a rendersi pericoloso come in altre occasioni. Dialoga bene con Thuram, ma arriva poche volte a calciare pulito in porta. Compie comunque una gara sufficiente.

Thuram 7: inevitabilmente migliore in campo della partita. Sempre pericoloso per la difesa giallorossa, lega il gioco e attacca gli spazi: attaccante totale. Trova il gol con un inserimento da punta vera su un’ottimo cross di Dimarco.

Inzaghi 6.5: torna in testa la sua Inter con una prestazione dominante contro un avversario reduce da cinque vittorie consecutive. La formazione titolare non delude ed esprime un gioco invidiabile: la strada è lunga, ma l’obiettivo è chiaro è raggiungibile.

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 6: incolpevole sul gol, compie delle parate decisive su Thuram. Non impeccabile nei rinvii dal fondo.

Mancini 5.5: ammonito al 13′, non compie una gara ottimale. In difficoltà in alcune situazioni campo aperto, fatica a contenere le offensive nerazzurre. Decisamente rivedibile il posizionamento sul gol dell’Inter.

Llorente 6: ordinato negli interventi, uno dei migliori in campo tra i giallorossi. Da centrale di difesa contiene Thuram e Lautaro, pochissime sbavature – partita di livello.

N’Dicka 5.5: non sufficiente la prova del franco-ivoriano. Tanti errori tecnici in fase d’uscita dal pressing e non sempre preciso negli interventi e nelle letture.

Kristensen 5: prova a mettere fisicità nel duello con Dimarco, ma nel primo tempo fatica a contenerlo. Cresce nel secondo tempo, ma la sua prova è insufficiente.

Cristante 6: uno dei pochi a salvarsi. Cerca di mettere sostanza in mezzo al campo e va vicino al gol nell’unica occasione pericolosa creata dalla Roma, ma trova un’ottimo Sommer.

Paredes 5: confusionario. Non riesce a far girare la palla come dovrebbe un giocatore con la sua tecnica: Mourinho punta molto su di lui, ma la prestazione di oggi non può essere sufficiente. Spreca una punizione da posizione ottimale nel secondo tempo. (Dall’89’ Azmoun sv).

Bove 5.5: nel primo tempo è uno dei migliori tra le file giallorosse, ma cala nella ripresa. Perde un pallone sulla trequarti che poteva costare caro alla Roma; tanta sostanza a centrocampo, tecnicamente non è stato perfetto. (Dall’84’ Belotti sv).

Zalewski 5: brutta partita del polacco che non riesce mai a limitare le offensive di Dumfries e sbaglia molto tecnicamente. (Dal 75’ Celik 6: per quel poco che ha giocato, non ha sfigurato e ha cercato di proporsi in attacco).

Lukaku 5: era l’uomo più atteso del match e San Siro lo ha “accolto” in modo assordante. Nel primo tempo tocca pochissimi palloni, non solo per colpa sua; sbaglia moltissimo, fa salire quasi mai la squadra e Acerbi non ha difficoltà particolari a contenerlo.

El Shaarawy 6: buona partita dell’italiano che è tra i più attivi della Roma. Nonostante una fase offensiva giallorossa pressoché latente, riesce a farsi trovare negli spazi e procura l’ammonizione di Bastoni dopo un’ottimo dribbling al limite dell’area. (Dall’84’ Aouar sv).

Mourinho (Foti) 5: squalificato per il match di San Siro, lo Special One era presente nella tribuna stampa e non sul pullman come l’anno scorso. Gara brutta dei giallorossi che approcciano la partita con il baricentro molto basso, anche per la forte pressione dei nerazzurri. La scelta di El Shaarawy per la ripartenze era interessante, ma sono state create pochissime azioni da rete, salvo un colpo di testa di Cristante a metà ripresa. Per arrivare in Champions serviranno prestazioni decisamente più compatte e propositive.

LorenzoL
Scritto da

Lorenzo Alutto