Alla vigilia della terza stra-cittadina stagionale tra Milan e Inter, Simone Inzaghi si è espresso in conferenza stampa toccando alcuni temi, tra cui anche il possibile rientro come titolare del grande ex Hakan Calhanoglu. I nerazzurri hanno la grande doppia occasione di vendicare il derby perso in finale di SuperCoppa a Riyadh, e di mettere pressione al Napoli, diretta rivale allo Scudetto, che sarà impegnata in una partita altrettanto complicata con la Roma di Ranieri. Leggiamo di seguito tutte le dichiarazioni del tecnico nerazzurro in conferenza stampa.
CHE PARTITA SI ASPETTA - "Sappiamo tutti cosa sia un derby, i precedenti non vanno in campo. Sono partite particolari, in campionato abbiamo perso con merito. In SuperCoppa dovevamo reagire meglio agli episodi negativi, da un errore arbitrale ai nostri. Le partite sono da giocare fino alla fine".
L'INTER LA VIVE COME UNA RIVINCITA? - "No, quello no. È una partita importante, ma ne mancano tantissime. Sappiamo i risvolti positivi o negativi di un derby. Stiamo cercando di prepararla al meglio".
SULLA FAVORITA - "Ne ho giocati tanti di derby, alla vigilia è difficile dirlo. Sicuramente dovremo fare bene".
E' IL MIGLIOR MOMENTO DELLA STAGIONE? - "In questo momento stiamo bene, stiamo anche recuperando qualche giocatore importante. Da agosto a gennaio la squadra ha avuto una grande continuità. È quella che dobbiamo continuare a mettere in campo".
SULLA TITOLARITA' DI CALHANOGLU - "Lo è, come tutti i compagni. È tornato in gruppo insieme ad Acerbi ieri, come tutti gli altri si stanno preparando al meglio. Domani c'è l'ultimo allenamento e poi deciderò la formazione".
SU LAUTARO - "Sta molto bene, come stava bene un mese fa anche quando segnava meno. Ora è tornato a far gol, ma le prestazioni ci sono sempre state".
SUL MERCATO - "Col derby alle porte non parlerei di mercato. Ci sono due giovani che sono usciti. A livello numerico siamo un po' in difficoltà, di qualcuno abbiamo bisogno".
SUL DERBY PERSO IN FINALE - "Ero arrabbiato perché abbiamo perso una partita dove avremmo dovuto fare meglio e reagire meglio".