Lo Sporting Lisbona continua a la propria battaglia legale contro l’Inter, per l’affare legato all’approdo di Joao Mario in nerazzurro. Secondo quanto riportato dai portoghesi, nel contratto del giocatore era presente una clausola molto particolare, che l’Inter avrebbe dovuto pagare. La clausola avrebbe obbligato i nerazzurri a pagare 30 milioni allo Sporting se Joao Mario si fosse trasferito in un’altra squadra portoghese.
Come sappiamo, nell’estate 2021 il fantasista ex Inter ha rescisso il suo contratto con la squadra di Inzaghi per poi firmare con il Benfica da svincolato. L’Inter ha spiegato la situazione attraverso un comunicato ufficiale, in cui annuncia che è stata la stessa FIFA a rifiutare il ricorso dei portoghesi. Come riporta SportFace, lo Sporting ha presentato un altro appello, con i nerazzurri che stanno attualmente analizzando le nuove accuse.
L’ANNUNCIO DELL’INTER
“In data 10 agosto 2022, Inter ha ricevuto una richiesta di risarcimento per Euro 30 milioni sollevata da Sporting Clube de Portugal – Futebol (“Sporting CP”) in relazione al trasferimento a titolo definitivo del calciatore Joao Mario al Benfica per mancata attivazione della clausola di prelazione a favore dello Sporting CP nel caso di trasferimento del calciatore verso una qualsiasi altra società partecipante al campionato portoghese. In data 10 luglio 2023 la FIFA ha rigettato integralmente il ricorso dello Sporting CP. Successivamente, in data 6 settembre 2023, lo Sporting CP ha presentato appello al CAS, la Società, pur ritenendosi non responsabile di violazioni contrattuali, sta esaminando con i propri legali le contestazioni di controparte ed agirà nelle sedi competenti per la tutela dei propri interessi”.