Marash Kumbulla ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Messaggero in cui parla della sua carriera fino a questo momento, della passata stagione e dell’infortunio che lo terrà fuori almeno fino a dicembre.
SCELTA DELLA NAZIONALE – “Fin da quando avevo 15 anni, l’Albania mi ha sempre cercato. Ho iniziato con le loro giovanili, non ho mai avuto contatti con l’Italia fino a quando non ho debuttato in Serie A. Quando si sono fatti avanti, era troppo tardi. Tra l’altro io mi sento albanese, ho voluto giocare con l’Albania, la mia famiglia e le mie radici sono lì”.
FINALE DI EUROPA LEAGUE – “Quella è stata una gara maledetta. Tanta sfortuna, episodi che non hanno girato dalla nostra parte, altre cose che non sono andate bene. Ora dobbiamo ripartire, ma se dobbiamo farlo, ripartiamo da Tirana, dai momenti belli, non dalle delusioni”.
VITTORIA IN CONFERENCE – “Per me è stato il primo trofeo in carriera. Vincerlo nel mio paese è stato ancora più bello”.
INFORTUNIO E RIENTRO DI KUMBULLA – “Non sono stato fortunatissimo, come conferma quest’ultimo infortunio. Ho avuto delle difficoltà ma grazie a queste sono migliorato e mi hanno reso più forte caratterialmente. Proprio nel momento in cui potevo dare una mano alla squadra, con Mourinho che mi stava dando fiducia… Non ci posso pensare. Il mio augurio è essere a disposizione prima di Natale”.
DYBALA – “Paulo è unico, imprevedibile. Pensi di iniziare a conoscerlo, allenandoti quotidianamente con lui. Eppure riesce sempre a stupirti. Ti nasconde la palla, è semplicemente di un altro livello”.
ARABIA – “Fa un po’ impressione vedere qualche calciatore di livello lì. Soprattutto quelli più giovani. Magari però giocano un paio di anni e poi tornano”.
NUOVI ACQUISTI – “Aouar è un giocatore molto tecnico, penso che ci darà una grossa mano. E poi N’Dicka, ci ho parlato l’altro giorno. Sta meglio fisicamente e se sta bene è un grande giocatore”.