ESCLUSIVA – La L84 secondo Paniccia: dalla partnership con Marchisio fino alle ambizioni future

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Alla base di ogni successo vi è una solida organizzazione e questo la L84, squadra di futsal di cui Claudio Marchisio è partner, lo sa bene. La società del presidente Lorenzo Bonaria ha iniziato a muovere i primi passi di un cammino, quello iniziato nel 2003, che ha condotto i volpianesi, nell’arco di poco tempo, a raggiungere vette elevate del campionato italiano di calcio a 5. Una piccola realtà nata come Associazione Sportiva Dilettantistica e che oggi vanta un posto tra le grandi di Serie A.

Nel 2020, la partnership stretta con Mate, agenzia di cui è socio l’ex centrocampista della Juventus, ha contribuito ulteriormente alla crescita del movimento calcettistico a livello nazionale, portando in alto il nome della L84. La svolta decisiva, però, arriva nell’estate del 2022 quando, attraverso un comunicato ufficiale, la squadra piemontese affida l’incarico della guida tecnica ad Alfredo Paniccia.

CHI È L’ALLENATORE DELLA L84

Il tecnico di Colleferro, dopo una lunga gavetta nei campionati regionali, accetta la chiamata della Futsal Regalbuto, squadra allora militante in Serie C1, con la quale centra subito l’obiettivo promozione. È con il Latina Calcio a 5 che si aprono, per Paniccia, le porte della Serie A. Segue l’incarico sulla panchina della Futsal Regalbuto Under 19, esperienza che culminerà con il trionfo dello scudetto, eliminando in semifinale proprio la formazione di Volpiano.

Corsi e ricorsi storici. Ieri da avversari, oggi da alleati. Alfredo Paniccia sta già scrivendo pagine della storia della società torinese.

L’INTERVISTA INTEGRALE

Dalla decisione di “sposare” il progetto verdenero, passando per i valori dello sport, fino alle prospettive future, e non solo, la nostra redazione ha avuto il grande piacere di intervistare l’allenatore della L84.

Rivelazione del campionato, contro ogni pronostico di inizio stagione. Se la L84 si trova ai piani alti della classifica, questo lo deve anche al lavoro del proprio tecnico. Quando è stato chiamato dal presidente Bonaria, qual è stata la sua reazione e cosa l’ha spinta a sposare questo progetto?

Sicuramente la grande serietà che la società ha dimostrato nel corso degli anni, nonostante fosse la prima apparizione in Serie A. L’amara retrocessione, avvenuta sul campo, mi ha stimolato molto ad invertire la rotta, cercando di farlo nel miglior modo possibile. Per quanto riguarda il progetto, ho visto lungimiranza, possibilità di lavorare in maniera seria. La proprietà non ha spinto per ottenere risultati nell’immediato, bensì per una vera e propria costruzione. Nello sport, alla parola ‘progetto’ preferisco il termine ‘percorso’ ”.

Nel 2020 è nata la partnership tra la società L84 e Mate, agenzia di comunicazione di proprietà di Claudio Marchisio. In alcune passate interviste, l’ex giocatore dei bianconeri ha alzato l’asticella delle aspettative attorno alla squadra. Quanto crede che abbia inciso questa collaborazione coi risultati maturati nel tempo?

Quando un personaggio così importante nel mondo del calcio, come Marchisio, si avvicina al mondo del calcio a 5, lo sponsorizza e certamente risulta un veicolo importante. Però, la popolarità, così come i meriti, che ha ottenuto la L84, per la stragrande maggioranza, sono stati raggiunti grazie al club e a tutto ciò che ruota attorno alla squadra. Claudio è stato sicuramente un ambasciatore di quello che di buono è presente quest’oggi”.

Vi è la necessità di formare atleti con valori solidi, dentro e fuori dal campo, e questo risulta possibile solo grazie agli educatori, istruttori o allenatori che inculchino sin da subito ideali etici e fair play agli allievi. Spesso nel calcio, così come in altri sport, i princìpi sportivi vengono messi in secondo piano. La L84 crede fortemente nel processo di diffusione di questi valori. Quanto pensa che questi aspetti possano incidere nella crescita di un potenziale talento?

Sono aspetti fondamentali. Io mi sono occupato in passato e mi occupo tuttora di settori giovanili. Gli elementi imprescindibili nella costruzione e nella formazione di un giocatore sono la consapevolezza e la serenità di saper perdere. Gira tutto intorno a quello: saper accettare le sconfitte. Una volta che diventa coscienti di ciò, e qui si lavora tanto su questo, il giocatore dimostra di essere formato a prescindere dalle capacità individuali. Senza questa consapevolezza non si può ambire a diventare un professionista”.

Vittorie contro Napoli, Olimpus Roma e Came Dosson, i ragazzi hanno dimostrato di poter competere con chiunque in questo campionato. Crede che la squadra possa dire la propria ai playoff?

Abbiamo dimostrato coi fatti di poter vincere con chiunque in questo campionato. È ovvio che essendo una squadra formata da calcettisti di talento e giocatori molto giovani, nel momento in cui ci troviamo ad affrontare incontri senza qualche giocatore di esperienza paghiamo un po’ dazio. Però, l’obiettivo di quest’anno era quello di combinare giovani e giocatori più esperti per disputare un buon campionato. Non ci aspettavamo di ottenere questi risultati, penso che nessuno se lo aspettasse. Stiamo confermando il nostro obiettivo: una crescita graduale dei nostri giovani di talento, come Pazetti, Siqueira e De Felice e tanti altri. Play-off? Bisogna ancora centrare l’obiettivo, perché ormai lo è diventato e non possiamo nasconderci. La fase dei play-off corrisponde a un altro campionato. Noi sicuramente saremo l’unica a non subire la pressione di dover arrivare per forza in fondo e questo, magari, ci aiuterà a toglierci qualche soddisfazione in più”.

Quale giocatore la sta impressionando maggiormente?

Preferisco non fare nomi. Cerco di essere molto equo con tutti i miei giocatori”.

Prima storica finale di coppa conquistata. Nell’ultimo step del vostro cammino nella Coppa della Divisione troverete il Real San Giuseppe che ha superato lo scoglio rappresentato dai vicecampioni d’Italia della Feldi Eboli. In vista di questo impegno, si sente di voler fare una promessa ai tifosi?

In vista della finale, sicuramente faremo di tutto per portare a casa il primo trofeo della storia di questo club. L’unica promessa che che posso fare è che daremo il 110%, sperando che basti. Comunque siamo consapevoli di affrontare un avversario importante”.

Cosa possiamo aspettarci in futuro dalla L84?

Una crescita costante, senza voli pindarici, ma una continua crescita verso l’alto”.

Chi è la sua favorita per la vittoria dello scudetto?

La Feldi Eboli. La vedo meglio anche rispetto alla capolista Napoli. I partenopei sono una realtà importante, ma Eboli ha diversi anni di esperienza alle spalle che gli permetteranno di gestire meglio determinate situazioni, quando ci saranno le partite da dentro o fuori. Questa è la mia idea, senza peli sulla lingua”.

Fonte immagine in evidenza: pagina Facebook L84

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Scritto da

Elio Granito