Leao enigmatico sui social: "C'è gente che non conosce il significato..."

single

Rafael Leao è un calciatore che in poco tempo ha conquistato i tifosi del Milan e deliziato anche gli occhi dei più scettici. Tutti, o quasi, hanno compreso che negli occhi del ragazzo portoghese brilla una luce particolare. Nonostante ci siano persone che non lo reputino un campione o un fenomeno, le sue caratteristiche tecniche vengono sempre riconosciute. Purtroppo non è sempre oro quel che luccica: questo potrebbe essere uno dei giudizi volti non tanto a screditare il calciatore, ma piuttosto a non elevarlo. Ciò che è chiaro a tutti è il suo talento. 

CLIMA IN CASA MILAN

Un brutto pareggio interno con il Genoa ha appesantito ulteriormente gli umori nel mondo Milan. Dopo essere usciti dall'Europa League, a seguito del doppio confronto con la Roma, e dopo aver perso l'ennesimo derby con l'Inter, consegnando di fatto la seconda stella ai cugini, i rossoneri sembrerebbero aver perso forza e lucidità per chiudere bene la stagione. Se è vero che il pareggio a reti inviolate con la Juve sarebbe dovuto equivalere a un punto importante per mantenere a distanza la squadra di Allegri (ora a -5), è anche vero che fare due punti con Sassuolo e Genoa è un fatto non apprezzato assolutamente dai tifosi.

MILAN-GENOA, TIFOSI E LEAO

Sul proprio profilo Instagram, Rafa Leao ha postato una frase più o meno enigmatica a poca distanza dal triplice fischio di Milan-Genoa. Il 3-3 finale, come anticipato, è stato un altro boccone amaro per il diavolo, con il suo popolo in protesta. Oltre agli striscioni di protesta, la Curva Sud si è svuotata poco prima dell'80', lasciando un ultimo e unico striscione che recita: “Il rumore del silenzio”. 

Tornando al messaggio di Leao: Grazie di esistere, c'è gente che non conosce il significato... Molto più che la passione, è una religione!” possiamo intuire e supporre che ci sia un nesso tra l'atteggiamento del pubblico e il pensiero dell'esterno. La sua sostituzione prima del 70' ha generato i fischi dei tifosi, ma è difficile sapere con certezza se fossero dovuti al malcontento generale o se fossero indirizzati al nativo di Almada o a Stefano Pioli, indiziato numero uno in casa Milan.