L'ex agente di Lucca: "Se fosse approdato al Bologna, oggi starebbe giocando nel Napoli, nel Milan"

single

Durante un'intervista a Stile Tv, l'ex agente di Lorenzo Lucca, Antonio Imborgia, ha parlato del suo ex assistito citando anche l'esperienza all'Ajax. L'attaccante dell'Udinese questa stagione ha già raggiunto la doppia cifra di reti segnate in campionato, a dimostrare della grande stagione che sta disputando che gli è valsa anche la recente convocazione di Spalletti in nazionale. Di seguito le parole del suo ex agente.

LE PAROLE DI IMBORGIA

SULLA STAGIONE DI LUCCA - "Sta facendo bene, ha una crescita costante anno dopo anno. Il suo percorso è ben articolato e ben tacciato, come previsto siamo già in doppia cifra. Per lui tutto bene, per la Nazionale un po ' meno. Va inserito con gradualità, davanti stavano facendo bene, ma devo confessare che ieri sul 2-0 ho spento la TV perché al di là del calcio della Germania che nel primo tempo è stato energico e si immaginava che non potesse durare, ma i due gol incassati dall’Italia sono da fantascienza in negativo".

LE SUE CARATTERISTICHE - "Chi prende Lucca fa un affare perché è un atleta di NBA prestato al calcio. Muove i piedi con estrema velocità, a campo aperto è micidiale, è forte di testa ed è uno caratteriale. Ha una personalità quasi incosciente e se giocasse al Maradona o al Meazza non farebbe differenza. Lui ha una struttura che gli altri non hanno, può giocare con gli altri con estrema facilità, infatti non sta sempre centralmente, va a fare la chiusura centrale, ma va sempre in giro per il campo e questo significa che è adattabile a qualsiasi altro calciatore. E’ una prima punta che può giocare con un’altra prima punta per cui può fare l’alternativa oppure il titolare, è una prima punta diversa".

LA SCELTA DELL'AJAX - "A meno di 35 milioni, l’Udinese per Lucca non chiuderà: l’esperienza Ajax è servita al ragazzo, io non ero d’accordo perché come caratteristiche c’entrava poco con quel calcio. Lui aveva il Bologna e lì doveva andare, ma capisco che un ragazzo quando c’è una squadra blasonata a livello europeo che ti cerca fa fatica a dire di no. Quello di Amsterdam è stato un anno giusto per la crescita, ma anche buttato via. Se fosse approdato al Bologna, oggi starebbe giocando nel Napoli, nel Milan o in una squadra di pari livello".