MILAN-LAZIO U19 – Dopo il trionfo ai rigori contro il Real Madrid ai quarti di finale di Youth League, il Milan di Ignazio Abate chiude al meglio la settimana battendo un avversario di gran livello come la Lazio di Stefano Sanderra. La prima frazione scorre all’insegna dell’equilibrio: entrambe le squadre limitano al meglio le potenzialità offensive degli avversari, con il Milan che mette però in mostra un pressing più costante e organizzato.
Il match rischia di svoltare poco dopo la mezz’ora, quando il duello tra Magro e Scotti va in scena per due volte nel giro di un minuto. Il portiere biancoceleste infatti, dopo aver steso l’ala rossonera in piena area di rigore, si fa perdonare ipnotizzando lo stesso Scotti dagli 11 metri, tenendo a galla la propria squadra. La ripresa però mette subito in chiaro quello che è l’inevitabile corso degli eventi: la fase offensiva dei capitolini si fa sempre più arida, mentre il reparto arretrato, pur essendo il secondo meno battuto del campionato Primavera, non è destinato a reggere ancora per molto le sempre più frequenti ondate avversarie.
A far saltare il banco nel giro di 3 minuti è il danese Simmelhack, autore di un gol da predatore al 67′, e di un assist di grande intelligenza per Zeroli al 70′. La partita si chiude dunque di fatto qui, con i restanti 20 minuti utili ai ragazzi di Abate per mettere in mostra le proprie doti di palleggio, oltre che a dare spazio a qualche riserva. Il Milan si issa dunque a 40 punti, mentre la Lazio, attualmente al terzo posto, rischia di subire il sorpasso dell’Atalanta, impegnata contro il Frosinone.
LE PAGELLE DEL MILAN
Raveyre 6: inoperoso per praticamente tutta la partita, si dimostra sempre sicuro sulle palle alte.
Bakoune 6,5: oltre al solito incessante contributo in fase di spinta, in cui dà manforte a Scotti e Zeroli, si comporta benissimo anche in copertura. Ogni tanto viene a giocare in zone di campo più interne, disimpegnandosi bene anche lì (dal 59′ Magni 6,5: non entra in un momento facile della gara, con lo spauracchio Fernandes che inizia ad accendere il motore con maggior continuità. Riesce però a contenerlo al meglio, sostituendo perfettamente il compagno su cui pendeva una pericolosa ammonizione).
Simic 7,5: statuario, aggressivo, concentrato, veloce, con letture e senso della posizione. Ecco l’identikit di un difensore a cui non manca quasi nulla per affermarsi nel calcio dei “grandi”.
Caldara 6,5: dopo aver giocato per un’ora contro la Fiorentina, l’ex atalantino torna titolare disputando una prova di grande pulizia tecnica, e fungendo spesso da primo regista della squadra. Ripensando a tutti gli infortuni che ha avuto, vederlo giocare a quasi 30 anni nella Primavera per accumulare minuti fa onestamente male (dal 70′ Nsiala 6: entrato a partita ormai già chiusa, gioca 20 minuti ordinati e senza sbavature).
Bartesaghi 6,5: dopo un avvio timido, il colosso mancino inizia a macinare chilometri, pennellando cross interessanti, e trovando la linea di fondo con grossa facilità.
Stalmach 6: a volte appare un po’ impreciso e frettoloso nella fase di costruzione, ma lotta su ogni pallone, ed il suo contributo in mediana risulta ugualmente più che apprezzabile.
Sala 5,5: nonostante i continui richiami di Abate non riesce praticamente mai a entrare in partita, risultando deficitario sia ad impostare che a fare filtro, è forse l’unica nota stonata dei rossoneri (dal 59′ Malaspina 6: pur senza compiere prodigi, il suo ingresso risulta comunque importante nel non far sfilacciare il centrocampo del Milan).
Zeroli 7,5: agendo da trequartista nel 4-2-3-1 si rende utilissimo in fase di pressing, oltre a ricamare nel mezzo spazio di destra associandosi molto spesso con Scotti. A sugellare l’ennesima grande prestazione ci pensa il gol del 2-0 da distanza ravvicinata, con cui chiude la partita.
Scotti 6,5: il furetto con la numero 17 a tratti sembra incontenibile, ma diverse volte si perde in fase di decision making. Bravo a procurarsi il rigore, decisamente meno quando si tratta di tirarlo. Invece di demoralizzarsi per l’errore dal dischetto tuttavia rimane mentalmente in partita, avviando il contropiede che porterà al gol del vantaggio (dall’89’ Skoczylas s.v.).
Simmelhack 7,5: rimasto in ombra per oltre un’ora di gioco, non sarà il giocatore più associativo in circolazione, ma in area di rigore si destreggia con maestria. Lo dimostra quando, dopo essersi liberato di Ruggeri con una finta, sfiora un gol potenzialmente bellissimo. Ne troverà uno un po’ più brutto, ma altrettanto decisivo, pochi minuti dopo, a cui seguirà poi la travolgente azione conclusa con l’assist del 2-0.
Bonomi 6: pur generoso in ripiegamento, rimane a lungo avulso dalla fase offensiva, riuscendo però a entrare nel tabellino grazie all’assist lucido e caparbio per la rete spacca-match di Simmelhack (dal 70′ Sia 6,5: leggero e imprendibile come sempre, è sempre un piacere osservarlo quando punta l’uomo. Sfiora il gol del 3-0 a fine partita).
All.Abate 7: è la sua squadra a voler fare la partita fin dal primo minuto, ed il pressing organizzato con Simmelhack e Zeroli funziona pressoché alla perfezione. In fase difensiva rischia praticamente nulla, complice anche un Simic in versione extralusso.
LE PAGELLE DELLA LAZIO
Magro 6,5: rischia di combinarla grossa quando si trova quasi costretto ad abbattere Scotti, trovatosi a tu per tu con lui nel primo tempo. Sul rigore tira però fuori una gran reattività, mantenendo di fatto aperta la partita per un’altra mezz’ora. Non ha colpe su entrambi i gol milanisti.
Bedini 5: resta molto bloccato nella propria metà campo, probabilmente per contenere le avanzate di Bartesaghi. Le due reti del Milan arrivano però entrambe dal suo lato, dove non riesce a contrastare Bonomi prima e Simmelhack poi (dall’86’ Balde s.v.).
Zazza 5,5: in fase di difesa posizionale si dimostra molto valido, sventando diversi potenziali pericoli, ma finisce anche lui travolto dal micidiale 1-2 avvenuto in pochi minuti.
Ruggeri 6: da buon capitano è l’ultimo ad arrendersi, anzi, l’ultimissimo. A tratti sembra sdoppiarsi, riuscendo ad arrivare da tutte le parti, e a far ripartire l’azione. Esce sicuramente dal campo a testa alta.
Milani 5: si capisce fin da subito che sarà una giornataccia per lui, costretto a fronteggiare la catena più collaudata degli avversari. Va in grossa sofferenza di fronte all’elettricità di Scotti e ai continui tagli di Bakoune e Zeroli. I suoi cross inoltre, lasciano abbastanza a desiderare.
Di Tommaso 5,5: accende e spegne la luce con troppa intermittenza, forse non riesce a mettere la sostanza necessaria in una partita come questa(dal 75′ Cappelli s.v.).
Bordon 5: viene meno ai suoi compiti di regia, non abbassandosi quasi mai tra i due centrali per far partire l’azione, e limitandosi a fare un po’ di legna qua e la.
Sardo 6: nel centrocampo della Lazio è indubbiamente quello a fare la miglior figura, in virtù di una lucidità e di una visione di gioco invidiabile. Da solo tuttavia non può certo fare miracoli (dal 75′ Napolitano s.v.).
Gonzalez 5: fumoso e a tratti irritante, sciupa l’unica occasione concreta avuta dai biancocelesti, producendo una via di mezzo tra un tiro ed un assist, non trovando né il fondo della rete, né un compagno per il tap-in. Peccato, perché il mancino per risultare decisivo ce lo avrebbe pure.
Sulejmani 5: gli spetta un compito che più ingrato di così non si può, dovendo lottare in mezzo a Simic e Caldara, senza però riuscire a cavare alcun ragno dal buco (dal 79′ Di Gianni s.v.).
Fernandes 6: è sostanzialmente l’unico che potrebbe far venire qualche grattacapo alla retroguardia del Milan, in virtù delle sue brucianti accelerazioni. Lo dimostra nel primo tempo, quando lascia sul posto Bakoune causandone l’ammonizione, e nella ripresa, guidando quasi tutte le azioni offensive della propria squadra (dal 79′ Cuzzarella s.v.)
All. Sanderra 5: la sua Lazio è troppo poco aguzza per fare davvero male al Milan, e nonostante trovi a lungo le contromisure per non subire gol, nella metacampo avversaria la situazione è abbastanza critica. Si attarda inspiegabilmente nell’effettuare i cambi, tutti avvenuti a partita praticamente già finita.