Lunedì sette ottobre al termine di questo ciclo di cinque partite sapremo tanto sulle ambizioni e sulle possibilità del Milan: Verona, Inter, infrasettimanale a Torino, Fiorentina, e chiuderemo contro il Genoa a Genova.

Vedremo. Adesso ricominciano, escluso Caldara, a rientrare tutti i giocatori e dovrà essere bravo Giampaolo a mixare, a mettere i giocatori che già magari hanno le conoscenze del suo gioco con altri che magari sono migliori ma che conoscono meno i suoi dettami. Giampaolo che diventa fondamentale per le questioni tecniche rossonere, deve riuscire ad accelerare le conoscenze dei nuovi consolidando quelle degli altri. Ma la domanda è una: vedremo già alcuni giocatori a Verona? Non è facile, perché bisogna capire quale sarà lo schema di gioco di questo Milan. Se rivedremo lo schema messo in mostra contro il Brescia potremmo vedere Rebic al centro con Paquetà e Calahnoglu dietro di lui, se invece dovessimo vedere il 4-3-3 per la prima volta Rebic a sinistra con il sacrificio di uno tra il brasiliano e il turco, mentre Bonaventura non è ancora a posto.

DEUS EX MACHINA

Queste sono le ipotesi e Giampaolo deve mostrare già col Verona di avere una propria linea: è chiaro che non stiamo parlando di un allenatore che gioca con soli tredici giocatori, ma non avendo il Milan gli impegni di coppa la base grossa dev’esserci con qualche ritocco di giornata in giornata. Dunque è lui il Deus ex machina, come se fosse un personaggio delle commedie di Plauto che arriva e risolve la situazione: Rebic? Può darsi. Bennacer? Sicuramente. Leao? Difficilissimo. Duarte e Krunic? Molto complicato. Ci vorrà ancora del tempo per vedere tutti i nuovi in campo, mentre in difesa torna Hernandez a disposizione ma non partirà come titolare.

Fonte immagine copertina: profilo IG @IsmaelBennacer

CarloC