Pagelle Serie A – Il Monza ha sbalordito tutti al primo anno tra le grandi. Passata nelle mani di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani a settembre del 2018 dopo anni difficili, in questa stagione la compagine brianzola ha battuto quasi tutti i record tra le neo promosse della storia dal passaggio dalla B alla A.
IL MERCATO CORAGGIOSO DI BERLUSCONI E GALLIANI
Se oggi il Monza è la rivelazione del nostro massimo campionato, molto si deve proprio al lavoro fatto dal coppia ex Milan nell’ultimo calciomercato estivo. I due dirigenti intuiscono che per restare in A servono forze fresche e danno vita ad un mercato coraggioso: il Monza spende complessivamente 24 milioni di euro e si impegna a investirne molti altri in operazioni importanti, come i circa 15 milioni di euro da versare all’Atalanta per l’obbligo di riscatto di Matteo Pessina in caso di salvezza (o i 12 al Napoli per Andrea Petagna). I brianzoli puntano soprattutto su giocatori emergenti e italiani, poiché l’ambizione non è solo salvarsi ma stare nella colonna sinistra della classifica. L’inizio di stagione è però sorprendentemente complicato: nelle prime sei giornate infatti, Stroppa mette insieme solamente 1 punto e viene esonerato.
IL MONZA DEI RECORD DI PALLADINO
È proprio qui che Berlusconi e Galliani compiono il vero capolavoro. Al momento dell’esonero di Stroppa i due puntano tutto su Raffaele Palladino, 38enne ex giocatore di Serie A che solo un anno prima era diventato tecnico della Primavera. Arrivato inizialmente Ad interim, il suo esordio parte come meglio non si poteva: al U-Power Stadium, il Monza batte 1-0 la Juventus. Magari non è più il Condor degli anni migliori, ma Adriano Galliani ancora oggi sa circondarsi delle persone giuste. Inizia così la cavalcata dei brianzoli, che mostrano un calcio divertente e propositiv0 grazie alle intuizioni di Palladino.
Il Monza ha guadagnato 52 punti in questo campionato: tra le debuttanti assolute nell’era dei tre punti ha fatto meglio solo il Chievo nel 2001/02 (54, però in 34 giornate in quel caso). La Serie A dei brianzoli resta comunque esaltante, nonostante l’undicesimo posto e la top-10 sfumata proprio nell’ultimo turno sul campo dell’Atalanta. La squadra di Palladino è riuscita soprattutto a valorizzare calciatori semi sconosciuti come Carlos Augusto, Ciurria e Dany Mota e dimostrando di poter competere con i migliori club italiani (solo il Milan e la Lazio tra le big sono riuscite a vincere al Brianteo). Era difficile ipotizzare di meglio, in questo anno di debutto con l’obiettivo di centrare al più presto un piazzamento europeo.