Dopo l'ottima prestazione contro la Fiorentina, il Parma cerca conferme, nonostante l'avversario sia di un livello ancora più alto sulla carta. A Parma c'è grande attesa e anche una palpabile tensione per la sfida contro il Milan, come dimostra il secondo sold out consecutivo in due settimane. I crociati dovranno misurarsi con i vice campioni d'Italia, e mister Fabio Pecchia ha già parlato della sfida in conferenza stampa.
LA PARTITA - "Abbiamo lavorato in questi due anni per giocare questo tipo di partita e confrontarci con queste squadre. È una partita da giocare con gioia. Milan arrabbiato? Dipende come uno la vede. Il Torino ha fatto una gran bella partita, il Milan poi ha meritato di riprenderla. Questa è la dimostrazione della forza della squadra, che è viva. Il suo valore rimane altissimo, ha una rosa completa. Theo-Leao è una delle catene più forti in circolazione per qualità, fisicità e talento. Bisogna tenerne conto, Coulibaly dovrà lavorare molto bene. Avrà un bell'esame da superare. Dobbiamo essere bravi. C'è da giocare con uno spirito libero, affrontare la partita giocandocela e confrontandoci. Mi aspetto un Milan che ha voglia di venire a giocare, di starci addosso e di sfruttare le sue caratteristiche positive. Non saranno passivi, sono una grande squadra che vorrà fare la partita e alternerà palleggio e pressione".
LA SERIE A - "Queste partite ti spingono verso i tuoi limiti e ti esaltano nelle difficoltà. Con la Fiorentina abbiamo fatto una buona gara ma commesso degli errori. C'è qualcosa da correggere, abbiamo rischiato più del dovuto all'inizio, anche se poi si è assestata. Sono convinto che correggeremo qualcosa, rimanendo fedeli a noi stessi ma aggiungendo sempre un pezzo. Il livello è sempre più alto, bisogna limitare le difficoltà. Molto importante avere i tifosi vicini costantemente, ci deve essere sempre la voglia di fargli vivere belle emozioni. Anche domenica siamo riusciti ad emozionare. C'è stata una certa partecipazione a fine gara, erano felici al di là del risultato, noi dobbiamo fare il nostro perché sappiamo che il pubblico risponde".