Azzurro, questo il colore del week end di Premier: si parte con il Leicester record team del campionato inglese che ventiquattro anni dopo quel 9-0 rifilato dallo United in casa all’Ipswich, reinserisce nel tabellino dei risultati della Premier nove goal all’attivo con nessuna rete subita, e si arriva alle boots dei giocatori dello United, tornati a farsi giovani, coraggiosi e sfacciati grazie alla vittoria sul Norwich.
HEAD OF THE TABLE
Non serve quasi ripeterlo: il Liverpool ha vinto, Salah ha segnato e il Tottenham ha dovuto scontare l’ennesima delle pene riservatagli in questa stagione in attesa di uscire dal purgatorio dei risultati altalenanti e deludenti. Al match in cui Harry Kane segna dopo un minuto di gioco, risponde la vittoria per 3-0 ottenuta dal City grazie a Gundogan, Sterling e David Silva, alfieri di un Guardiola alla caccia di punti per ridurre lo svantaggio con i rivali di Anfield. Poi, ovviamente, l’azzurro.

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PREMIER RECORD
Era la stagione 94/95 quando lo United di Andrew Alexander Cole, autore di cinque goal, schiantava l’Ipswich all’Old Trafford facendo registrare un record per il campionato inglese del tempo. Quattordici anni dopo, esattamente il 22 novembre 2009, il Tottenham demoliva il Wigan a White Hart Laneper nove reti a uno. Sabato, dieci anni dopo quell’ultima mattanza, il Leicester di un Brendan Rogers sempre più “Guardiolizzato” per la costanza di risultati ottenuti e per la abitudine a frequentare certe zone di classifica dopo la vittoria del titolo nel 2016, ha trascinato a fondo uno dei Southampton peggiori della storia recente del club, facendo registrare il primo dei momenti azzurri della giornata di Premier. Uno 0-9 che non ammette replica e fa riflettere su quanto possa accadere al Southampton nel corso della stagione e a quanto questo Leicester si meriti un posto per la corsa alla Champions League.

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PAREGGITE ACUTA
Crystal Palace, Sheffield United, Bournemouth, West Ham, Wolves: oltre a loro Tottenham (12 punti e sconfitta con il Liverpool) e United (13 punti e vittorioso contro il Norwich), sette squadre in due punti di cui cinque pareggiano tra loro e bloccano una classifica che ora vede dieci posizioni raccolte in sei punti. Alla testa di questa classifica l’Arsenal, quinta in classifica e afflitta dal pareggio con le aquile del palazzo di cristallo.
LONDON PREMIER LEAGUE
David Luiz, dicevamo, segna il goal che regala il pareggio all’Arsenal di Emery ricacciando lontani alcuni fantasmi che aleggiano dalle parti dell’Emirates da alcune settimane. I risultati non sono esattamente quelli sperati e in una Premier senza un reale padrone per la corsa alla champions questa mancanza di costanza viene pagata col temporaneo quinto posto. Dall’altra parte di Londra quel Chelsea che non sembra volersi fermare: quarta vittoria di fila per Mason Mount e compagni che raggiungono quota venti punti accalappiando il quarto posto sicuro per la prossima giornata anche in caso di sconfitta per i quattro punti di distanza maturati nei confronti dei Gunners. Un’ottima rivincita vista la partenza a rilento dei blues, con la seconda nota di azzurro che tinge il nostro week end di Premier League.

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UNITED’S COMING BACK?
Tre reti rifilate al Norwich che portano le firme di Rashford, Martial e Mc Tominay, giovani arcieri di uno United che ha bisogno di spensieratezza per tornare ad essere incisivo. La terza nota di azzurro, sono le boots dei ragazzi di Solskjaer che si è ormai affidato alle folate di talento presenti nella rosa a sua disposizione per cercare di rimanere in sella a un club che chiede tanto a chi ci lavora dentro. Ora i Red Devils sono risaliti al settimo posto con tredici punti conquistati ma con la possibilità di scivolare e ritrovarsi al decimo in un battibaleno. Sarà una stagione complicata quella dello United, ma finché si potrà fare affidamento su balestrieri del genere, Solskjaer potrà essere salvato.

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LA CLASSIFICA
Sul fondo della classifica la crisi del Watford continua imperterrita mentre il Southampton è definitivamente crollato al terzultimo posto, davanti solo al Norwich e, appunto, al Watford. Altra grande crisi quella dell’Everton, quarta e ultima nota di azzurro, che contro il Brighton, ora a quota dodici insieme al Burnley, perde l’ennesima partita del suo campionato.

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Si rigioca nel week end ora, con la sfida tra Everton e Tottenham a tenere banco come potenziale big match: sfida diretta tra due realtà in crisi partite come fattori importanti nella Premier di questa stagione.
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