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Fonte immagine: Wikipedia
Roberto Donadoni torna a ruggire. Dopo l’ultima esperienza così e così in Cina, allo Shenzen, potrebbe ritornare in panchina. É molto forte l’interesse degli ungheresi del Ferencváros.
Gli ungheresi -nello stesso girone di Champions League della Juventus– hanno appena vinto il campionato locale con venti punti di vantaggio sulla seconda. Dopo tanti titoli vinti, il campionato ormai interessa poco al Ferencváros. Il sogno è quello di fare una buona campagna europea. Cosa non riuscita l’anno scorso, arrivando ultimi nel girone di Champions.
Roberto Donadoni è stato uno dei migliori esterni italiani a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Giovane di belle speranze all’Atalanta, campione assoluto al Milan, sotto la decisiva gestione Sacchi. Roberto ha vinto di tutto nella sua carriera con gli scarpini ai piedi. Ma non altrettanto in panchina.
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Dopo varie esperienze nelle categorie minori, il salto di qualità. Quella grandissima stagione a Livorno, che gli vale la chiamata in Nazionale. Ecco l’esperienza in azzurro lo segna molto. Il post-mondiale vinto è sempre difficile da gestire; e l’Europeo giocato sotto tono, insieme ad alcuni litigi con la FIGC, lo portano all’esonero.
Dopo la Nazionale, ecco le avventure con Napoli, Cagliari, Parma e Bologna. Significative, ma non entusiasmanti. L’esperienza più di vita che di campo in Cina, gli toglie un po’ di visibilità; il Cagliari ,comunque, lo rivuole sulla sua panchina dopo l’esonero di Di Francesco. Ma non se ne fa nulla e Donadoni continua a rimanere seduto sul suo divano di Cisano Bergamasco.
In attesa della chiamata di una società gloriosa. Come il Ferencávros. Non sarà di grande grido internazionale. Ma è una squadra molto seguita, in grado di disputare le coppe europee. Roberto ha voglia di tornare ad urlare dalla panchina, mettendoci la faccia e le idee. L’Ungheria chiama, lui potrebbe e vorrebbe rispondere.
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