Per la Roma maggio sarà il mese delle verità. Il crocevia di partite che si staglia dinanzi alla formazione dei giallorossi è dei più contorti e l’esito della stagione corrente avrà ripercussioni tanto sul futuro quanto sul passato. Il primo biennio mourinhano infatti si appresta a terminare e, nonostante la Conference ottenuta lo scorso anno, il bilancio dell’esperienza del portoghese è tutto da definire. Una seconda vittoria europea consacrerebbe definitivamente il tecnico di Setubal nel gotha del calcio, mentre la mancata qualificazione in Champions League tingerebbe di rosso la valutazione complessiva del matrimonio Roma-Mou.
È in ottica di queste valutazioni che si è mosso Tiago Pinto, il quale nella settimana di Pasqua ha messo le mani sul gioiellino del Lione Houssem Aouar. I molti infortuni registrati a Trigoria hanno esposto i limiti della rosa romanista e il ds ex Benfica ha voluto assicurare al proprio allenatore un rinforzo per la prossima stagione.
Ecco perchè l’acquisto a parametro zero dell’algerino, qualora dovesse concretizzarsi, sarebbe a tutti gli effetti un colpo da Champions.
UN RINFORZO PER JOSÈ
Il pareggio di Monza, oltre che complicare la rincorsa al quarto posto dei capitolini, sbatte in faccia alla Lupa una verità che lo stesso allenatore riporta nella conferenza post-partita:
“Non abbiamo la rosa per giocare tutte queste partite, la nostra panchina è inesistente, c’è gente che non ha ancora esperienza per giocare a questi livelli”.
Le dichiarazioni dello Special One, se spogliate di tutte quelle altisonanti proclamazioni utili solo a regalare titoli di giornale, hanno un fondo di verità.
La partita dell’U-Power ha evidenziato una forte carenza nel reparto di centrocampo. Con Cristante abbassato a centrale e Matic e Wijnaldum indisponibili la linea mediana della Roma si è pian piano assottigliata, fino a scomparire. Se il contributo di Bove è apprezzabile, le altre seconde linee lasciano molto a desiderare: Camara (anche vista la surreale situazione contrattuale) non emerge e a Tahirovic si può chiedere ben poco. Per partecipare alla massima cerimonia del calcio europeo servono vestiti eleganti e la Roma, per pretendere la Champions, deve rifarsi il ‘look’.
GIOVANE, ESPERTO, FORTE
Il profilo di Aouar è perfettamente compatibile con gli interessi (o meglio, con i bisogni) della Roma. I giallorossi dal 2018 ad oggi si sono qualificati per 4 semifinali europee e, a differenza di altre società italiane, non hanno mai sacrificato una seconda competizione per concentrarsi sul campionato. Per portare avanti questo tipo di impegno, tuttavia, serve avere una rosa di livello, oltre che numerosa. Se il cimento offerto dalla Conference permetteva all’undici di Mourinho di schierare con frequenza le seconde linee, quest’anno la musica è cambiata. Per arrivare in fondo in Europa League, senza accantonare la corsa al quarto posto, serve un organico in cui i sostituti possano dare il proprio apporto.
Aouar è giovane, forte e soprattutto esperto. Il centrocampista francese ha disputato oltre 30 partite tra UCL e UEL, mettendo a segno ben 9 assist in sole 15 partite nella massima competizione europea. Il Lione inoltre è una delle società più rilevanti del campionato francese e il calciatore sa cosa vuol dire giocare sotto pressione. In 177 match di Ligue 1 Houssem ha firmato 30 gol e 24 assist: uno score perfettamente in linea con le sue caratteristiche di gioco. L’algerino infatti è un centrocampista a 360º e può giocare sia davanti alla difesa che dietro alle punte. Un jolly ‘tuttocampista’ che potrebbe fare da tappabuchi per la linea centrale della Roma.
UN AFFARE WIN-WIN
Nell’ipotetico affare Roma-Aouar vincono tutti. I giallorossi accoglierebbero un giocatore di caratura internazionale e puntellerebbero un reparto che, se in salute, ha poco da invidiare alle proprie contendenti. Il classe ’98 invece si lascerebbe alle spalle un’annata da dimenticare tracciando una nuova linea di partenza, perdipiù in una piazza caldissima.
Attenzione però, perchè calcisticamente Roma da, ma Roma toglie anche. L’entusiasmo con cui i tifosi della Capitale abbracciano i nuovi pupilli è molto volatile e con tante aspettative vengono altrettante responsabilità. Se Houssem dovesse ripagare l’amore della città a suon di prestazioni convincenti il connubio tra le due parti potrebbe a tutti gli effetti sfociare in una vittoria comune.
#HBAouar sa double régalade sombero-petit pont 🎉🎉 en #UEL 👏@HoussemAouar @OL pic.twitter.com/J2Qu8STN4x
— L'UEFA 🇫🇷 (@UEFAcom_fr) June 30, 2022
Le pressioni, almeno in campo, il giocatore non sembra avvertirle. Il mediano dell’OL ha una capacità importante di ammortizzare l’impatto del proprio marcatore e nella gestione della palla ricorda l’italiano Marco Verratti. Baricentro basso, gambe veloci e tanta garra: sia in fase offensiva che difensiva Aouar sa dare il suo contributo e il gol è più di un vizio. In un centrocampo come quello della Roma dove Matic e Cristante fungono da bastioni e in cui Wijnaldum e Pellegrini lavorano da mezze ali, Houssem potrebbe essere l’anello di raccordo tra le due parti. I nomi appena citati, insieme ai vari sostituti, costituiscono un roster significativo dove le combinazioni possibili sono tante. E buone.
Il calciomercato non è ancora iniziato, il campionato deve ancora finire: tra i verdetti di maggio ci sarà anche l’esito della trattativa tra la Roma e Aouar, per ora solamente promessi sposi.