Lo scontro tutto giallorosso tra Roma e Lecce termina 2-1 a favore degli uomini di Mourinho. I padroni di casa dopo essere andati sotto nel punteggio ribaltano il risultato nel finale. Decisive le reti nel recupero di azmoun prima e Lukaku dopo.
Ecco le nostre pagelle offerte direttamente dalla tribuna stampa.
LE PAGELLE DELLA ROMA
Rui Patricio 5.5: Nel primo tempo non si sporca i guanti, poi al primo squillo prende gol. I suoi lanci spesso cadono nei pressi di Dybala, è una scelta quantomeno discutibile considerando che li accanto c’è Lukaku. MALE NO, BENE NEANCHE.
Mancini 6: Il Lecce punta sulla velocità. Banda, Kaba e Almqvist insidiano a turno il capitano giallorosso, lui cerca di usare il corpo per non scoprirsi. Sul gol del Lecce poteva fare di più. STATICO (dal 77′ Kristensen sv)
Llorente 6.5: Testa alta, petto in fuori e idee chiare. Lo spagnolo conduce come puó il terzetto di difesa con l’atteggiamento di un leader. Anticipa spesso Krstovic, a fine primo tempo bullizza Banda e salva il risultato. CONDOTTIERO.
Ndicka 6: Tutto troppo sufficiente. Si fa sentire sull’uomo e non lascia mai buchi troppo evidenti, ma non è abbastanza: da un giocatore con il suo curriculum (e stipendio) è lecito chiedere di più. ORDINARIO.
Karsdorp 6.5: Banda non è Dimarco, è vero, ma la prestazione dell’olandese fa riflettere riguardo alla scelta di Mourinho di schierare Kristensen contro l’Inter. Si dimostra l’unico vero quinto di fascia presente nella rosa della Roma. ALLA RIVALSA (dal 77′ Zalewski sv)
Bove 6: Non la migliore prestazione del numero 52. In fase difensiva svolge le sue mansioni con precisione, quando c’è da imbucare peró perde sempre l’attimo (dal 69′ Renato Sanches 6: l’Olimpico osserva il suo ingresso in campo con speranza e curiosità, lui risponde con 20′ solidi. MISTER X)
Cristante 6: Serio, preciso, risoluto. È il faro romanista in entrambe le fasi: battaglia e vince molti contrasti sporchi, senza Paredes inoltre è lui a dover dettare i tempi. BIVALENTE.
Aouar 6: Troppo lento. Con la palla al piede è anche apprezzabile, ma non ha gamba per reggere il centrocampo. In un reparto dove già Cristante pecca di velocità il suo apporto tecnico non compensa la carenza atletica. MORBIDO. (dal 72′ Azmoun 8: Il suo primo gol italiano ha un peso gigante sulla stagione della Roma. Entra per dare brio all’attacco giallorosso, il suo tiro pareggia i conti e innesca la magia dell’Olimpico: i tre punti portano il suo nome. CAVALLO PAZZO).
El Shaarawy 5: Evanescente. L’esterno a tutta fascia non è il suo ruolo, non lo sarà mai. Quando è lanciato in profondità riesce ad impattare, negli altri aspetti (come i cross) è carente (dal 77′ Belotti sv)
Dybala 6: Una partita maledetta per la Joya. Prima Baschirotto para il suo tiro a botta sicura, poi per due volte sfiora il gol. Il suo apporto all’attacco giallorosso comunque è evidente, quando c’è lui le cose sono diverse. QUANDO C’È.
Lukaku 6: Difficile, impossibile racchiudere la sia partita in una cifra numerica. 90 minuti orribili spazzati via in un secondo, il tempo di un urlo liberatorio. Sbaglia un rigore, subisce tremendamente Baschirotto e poi, in un lampo, regala i 3 punti alla Roma. IMPATTO.
All. Mourinho 6: Questa è la Roma di Mourinho. Una partita sporca, a tratti brutta, tirata per i capelli verso la sponda del portoghese. Perdere oggi sarebbe stato tremendo, con la vittoria arriva al derby sopra di un punto. GRINTA.
LE PAGELLE DEL LECCE
Falcone 7: Lukaku non aveva ancora mai fallito un calcio di rigore in Italia. Il portiere dei salentini lo ipnotizza e respinge il
tiro, la parata è di fondamentale importanza: per il Lecce andare sotto dopo solo 2′ sarebbe stato un colpo durissimo. È romanista dalla nascita, ma quando vede la Lupa si accende e brilla. PORTIERONE.
Gendrey 6: La Roma rimane a secco fino agli ultimi istanti, il merito di ció è anche della linea difensiva salentina. Il centrale francese collabora bene con Baschirotto e annulla per gran parte del match Lukaku, sempre raddoppiato. CADE NEL FINALE.
Pongracic 6.5: Grande partita del difensore. Chiude gli spazi e svetta nei duelli aerei, nel secondo tempo si lancia in una percussione e sfiora un gol clamoroso. COMANDANTE.
Baschirotto 6.5: Si francobolla su Lukaku e da vita ad un duello tra giganti in cui il difensore non sfigura. Nei primi scampoli del match para il tiro di Dybala e concede rigore, poi raddrizza il timone e conduce una gara molto positiva. MUSCOLI VS MUSCOLI.
Dorgu 5.5: Non sfigura. Perde qualche palla sanguinosa e si fa ammonire, il cartellino pesa sul suo conto per tutto il match. Comunque bravo a leggere gli uno contro uno. BENE (dal 63′ Gonzalez 5.5: Tocca pochi palloni, si vede a sprazzi. CHIUSO)
Rafia 6: Meglio dietro che davanti. Nella linea di centrocampo fa bene interdizione, quando c’è da attaccare delega ai compagni. COME È GIUSTO CHE SIA (dal 61′ Gallo 6: entra per dare sostegno alla retroguardia salentina, nel finale la temperatura si alza troppo e non regge l’atmosfera. COTTO)
Ramadani 6.5: Il Lecce esce dal campo a bocca asciutta, ma con tanta consapevolezza. Il centrocampista giallorosso corre, si propone e vince spesso i contrasti con i diretti avversari romanisti. MOLTO BENE.
Kaba 5.5: Inizia bene, finisce male. Le sue sgaloppate del primo tempo lasciano spazio alla stanchezza. Nel finale la Roma non trova opposizione e ha tempo di manovrare negli spazi. STANCO.
Almqvist 7: Un’occasione, un gol. Il 7 porta avanti il Lecce con una rete da opportunista che, a causa della rimonta romanista, non porta punti. AQUILA. (dal 79′ Touba 4: si perde Azmoun. GRAVE)
Krstovic 6: Gioca spalle alla porta, Llorente non lo fa girare quasi mai. Con un tocco intelligente manda in porta Banda, sul gol del vantaggio c’è il suo zampino. PARTITA DIFFICILE. (dal 79′ Piccoli sv)
Banda 5.5: Nel primo tempo non coglie l’attimo e spreca un’occasione incredibile facendosi rimontare da Llorente. CARPE DIEM (dal 73′ Strefezza 6: giusta la mossa di D’Aversa di mandarlo in campo nel finale. Svolazza tra gli stremati difensori romanisti e sfiora il gol, PECCATO.)
All. D’Aversa 6: Il Lecce sa il fatto suo. La coppia Pongracic-Baschirotto annulla quasi sempre Lukaku, i veloci Banda e Almqvist creano il gol del vantaggio. Se i salentini tornano a casa senza punti è per una questione di status, anzi di pancia: nel finale all’Olimpico la sua squadra ha dimostrato di dover crescere caratterialmente. POSITIVO