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Gli ultimi 10 anni della vita di Ryan Giggs sono stati turbolenti tanto quanto quelli del suo amato Manchester United, da tempo immemore ormai trasformatosi nel gigante dormiente del calcio inglese. I segnali iniziali dell’arrivo di un’era buia arrivarono nella stagione 2013/14, la prima del post-Alex Ferguson, in cui i Red Devils affidarono la guida tecnica a un altro scozzese, David Moyes.
L’esito tuttavia fu catastrofico, e gli allora campioni d’Inghilterra in carica chiusero il campionato al settimo posto, dopo aver esonerato Moyes a fine aprile; a prenderne il posto in panchina fu proprio Giggs, che nelle vesti di giocatore-allenatore traghettò la nave ormai affondata fino al termine della stagione. Arrivato a 41 anni, l’eterno Giggsy diede l’addio al calcio giocato, divenendo poi il vice di Van Gaal nel corso del biennio dell’olandese ad Old Trafford.
La carriera del Welsh Wizard da allenatore vero e proprio inizia nel 2018, in qualità di commissario tecnico del Galles, con cui riuscirà ad ottenere la qualificazione ad Euro 2020. Giggs tuttavia non riuscirà a guidare la propria nazionale nel torneo continentale a causa dell’inchiesta a suo carico per violenza domestica (che lo ha visto assolto nel 2023).
A quasi due anni di distanza dalla sua ultima panchina dunque, l’ex ala dello United potrebbe tornare in pista; insieme ad altri pretoriani di Sir Alex Ferguson (Scholes, Beckham, i fratelli Neville e Nicky Butt), Giggs aveva infatti acquistato il Salford City, club militante nella quarta divisione inglese, che ha appena esonerato il proprio tecnico Neil Wood. Non é dunque da escludere, come riporta The Sun, che ad assumerne la guida tecnica ad interim sia proprio Giggs, che ripartirebbe dunque dalla League Two.
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