Questa sera, alla Triennale di Milano, si è tenuto l'evento “La notte della C”, durante il quale è stato presentato il nuovo logo della categoria. Questa stagione ormai è arrivata all'atto finale: il 5 ed il 9 giugno andrà in scena la doppia finale che decreterà quale squadra andrà in Serie B tra Vicenza e Carrarese. Nel frattempo, proprio in questa serata di festa, c'è stato spazio per i ricordi. Presenti all'evento, infatti, erano Zola, Marotta, Giuntoli e Galliani, i quali hanno contribuito con interventi dedicati alle loro esperienze nella terza serie del calcio italiano.
LE PAROLE DI ZOLA
“Io non ho fatto un settore giovanile preciso, l'ho fatto in una squadra dilettantistica del mio paese, e per arrivare in A ho dovuto fare un percorso alternativo, partendo dalla Serie C. Ho accettato di buon grado la chiamata di Marani perché è un modo per dare una mano al sistema, per farlo crescere, perché è una categoria che aiuta i nostri giovani a crescere”.
LE PAROLE DI MAROTTA
“Nel 1979-80 ho vinto il primo campionato di C con Fascetti, e posso garantire che la C è un'ottima palestra anche per i dirigenti. L'Inter U23? Quando ero alla Juve si fu apripista, come Inter è ora un problema, per le strutture, non abbiamo un centro sportivo adeguato che possa consentire a una Squadra B di allenarsi come si dovrebbe. Il motivo per cui non ci iscriviamo è appunto legato alle strutture”.
LE PAROLE DI GIUNTOLI
"Per me è un onore essere qui, la C è una fucina di grandi campioni, e noi dirigenti dobbiamo trovare il coraggio di guardare e portare i ragazzi nelle categorie superiori. Con il Carpi è stata una grande scalata, le motivazioni dei giovani che arrivano dalle categorie inferiori fanno sempre la differenza. E anzi, voglio fare i complimenti al club che è tornato in C".
LE PAROLE DI GALLIANI
“Ho preso il Monza negli anni '70 in Serie C, da li è iniziato il mio percorso. Io ho avuto la fortuna di vincere tanto, e vi assicuro che il piacere di vincere la Serie C è come quello di vincere la Champions”.