Lo Shakhtar denuncia la FIFA con un reclamo ufficiale

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Lo Shakhtar Donetsk ha ufficialmente denunciato la FIFA alla Commissione dell’Unione Europea ieri con un comunicato. L’organo principale del calcio mondiale, infatti, aveva permesso la rescissione unilaterale per tutti i calciatori stranieri dall’inizio della guerra in Ucraina. Questo ha fatto abbassare notevolmente il livello del campionato locale bloccando la crescita di club come lo Shakhtar che erano sempre una presenza costante e importante nelle coppe europee. Di seguito le dichiarazioni del DS Sergey Palkin:

“La società calcistica ucraina FC Shakhtar ha presentato ieri (29 marzo 2023) un reclamo ai sensi dell’articolo 7 del Regolamento (CE) n. 1/2003 alla Commissione dell’Unione Europea contro la FIFA in merito alla sospensione dei contratti di lavoro di giocatori e allenatori internazionali.

Il reclamo fa seguito all’intenzione del club di presentare ricorso contro la decisione del Consiglio della FIFA di prorogare le modifiche temporanee al Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori mediante le Circolari 1800 e 1804. È stato deciso di presentare questo reclamo alla Commissione Europea, data l’importanza e la fiducia che l’FC Shakhtar ripone nel mercato dei trasferimenti di giocatori all’interno dell’Unione Europea – e l’ovvio impatto che la decisione della FIFA ha avuto sulle attività di mercato del club nell’UE. Pertanto, è del tutto legittimo e corretto presentare questa denuncia alla Commissione UE, poiché le azioni della FIFA violano il diritto della concorrenza dell’Unione Europea.

La controversia dell’FC Shakhtar con la FIFA è incentrata sulle azioni dell’organo di governo del calcio mondiale che nel 2022 hanno portato alla sospensione automatica dei contratti internazionali dei giocatori e degli allenatori del club a seguito dell’invasione illegale e aggressiva delle forze armate russe in Ucraina. Molti giocatori internazionali hanno poi lasciato il Club con trasferimenti gratuiti. Le misure eccessive applicate dalla FIFA hanno portato a una massiccia perdita dei proventi dei trasferimenti dei giocatori e a un impoverimento delle entrate essenziali del Club, pari a circa 40 milioni di euro.

Come Club abbiamo potuto sperimentare la parzialità e l’ingiustizia insite nel sistema legale del calcio internazionale – un processo che manca di integrità e trasparenza e che chiaramente non è adatto allo scopo. La FIFA ha costruito un sistema in cui può influenzare l’esito delle decisioni del TAS, quindi chiediamo che il calcio internazionale si unisca per riformare le procedure legali e gli standard di governance del nostro sport. Il TAS dovrebbe essere protetto dall’influenza di tutte le parti esterne – compresa la FIFA – e dovrebbe essere in grado di decidere sui casi in modo trasparente con piena imparzialità ed equità.

Ci aspettiamo che la Commissione europea comprenda e apprezzi le estreme pressioni finanziarie cui è sottoposto il nostro club a causa delle azioni della FIFA, in un momento in cui la nostra nazione è devastata da una guerra illegale. Anche in questi tempi tragici e disperati, il calcio offre sollievo e speriamo che come club ucraino ci venga permesso di funzionare correttamente per portare un po’ di gioia ai nostri sostenitori, ai giocatori e alle nostre famiglie”.

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Scritto da

Samuele Danesin