Sinner si ferma a 19 vittorie consecutive: Alcaraz rimonta e vola in finale a Indian Wells

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SINNER ALCARAZ INDIAN WELLS – Un anno dopo, siamo ancora qui: Jannik Sinner sfida Carlos Alcaraz. La semifinale del 2023 si ripete anche in questa stagione, con una posta in palio ancora maggiore. Non solo la finale, contro uno tra Daniil Medvedev e Tommy Paul, ma anche la posizione numero 2 del ranking ATP.

Come da pronostico, i due esponenti della nuova generazione del tennis mettono in scena uno spettacolo meraviglioso, non privo di errori ma ricco di giocate e spunti spettacolari. A spuntarla, però, è il campione in carica, Carlos Alcaraz, che rimonta l’italiano con un 1-6 6-3 6-2. Una sola semifinale, tre set, tre partite diverse al suo interno.

PRIMO SET – SINNER

Il match inizia subito senza alcuna fase di studio, solo scambi fulminei. Nessun attendismo. Poi il più grande ostacolo di questo incontro: la pioggia. Sul campo di Indian Wells le precipitazioni iniziano ad imperversare freneticamente, con i giocatori che inizialmente rimangono a bordo campo e vengono in seguito accompagnati negli spogliatoi.

Dopo più di tre ore dall’ultimo punto, i due tornano in campo, pronti a ricominciare dal 2-1 per l’italiano. Ma come è ben noto, ripartire e ritrovare il ritmo di gioco dopo uno stop così non è mai semplice, anzi. Alcaraz infatti ricomincia malissimo, faticando terribilmente a rispondere alle accelerazioni di Sinner e subendo il break con il secondo doppio fallo.

L’altoatesino poi soffre, annulla una palla del controbreak e si porta 4-1; dalle parti di Alcaraz c’è tanta confusione e si vede, con lo spagnolo che fatica ad uscire dalla ragnatela e forza in più di un’occasione la giocata. La chiusura del set è rapida e scontata: 6-1 per Jannik, visibilmente il più attento e ordinato.

SECOND SET – ALCARAZ

Il parziale inizia con l’emblematico incoraggiamento del coach al baby fenomeno spagnolo “Animo, svegliati!“.

La concretezza e la precisione di Sinner ormai non sono di certo una sorpresa, in grado di mettere in difficoltà chiunque. Arriva però la reazione di Alcaraz, attesa ma non scontata, a suon di variazioni e accelerate anche esagerate. Non a caso, il numero degli errori continua a essere troppo alto, ma la percezione è che nell’angolo spagnolo le idee inizino ad essere più chiare. Il primo a strappare il servizio è proprio il classe 2003, che trova il break e si porta 3-1.

Nonostante la garra e la posta in palio, il clima è quello di un’esibizione: due ragazzi che si divertono e fanno divertire, ma allo stesso tempo due fenomeni che giocano un tennis benedetto dagli dei della racchetta. Eulogia allo stato puro.

Rispetto al primo set, nel giro di pochi minuti la gara gira cambia radicalmente la propria inerzia: un Alcaraz libero di comandare e inventare, Sinner troppo attendista. Verso la chiusura di set Jannik accenna una minima reazione e si porta sul 5-3, ma il murciano tiene a dovere il servizio, abbassando vistosamente la percentuale d’errore e pareggiando il match.

TERZO SET – ALCARAZ

È il set decisivo e si vede. Si respira una leggera aria d’angoscia da entrambe le parti della rete. Nonostante l’assurdo livello di gioco, i problemi infatti persistono. Pochissime prime palle in campo e troppi errori col dritto per Jannik, ancora qualche giocata astrusa di Alcaraz.

Paura di sbagliare sì, ma non di colpire. I primi due turni di battuta scorrono tranquilli, con i due ragazzini che lottano, si minacciano ma non si feriscono. Il terzo gioco, però, è quello della svolta. Il servizio dell’altoatesino oggi fatica e non poco, costringendolo quasi sempre a una seconda, mentre con il dritto arrivano numerosi regali solo da scartare per lo spagnolo. Alla fine, infatti, arriva il break, in seguito a un altro scambio pazzesco, chiuso con la caduta di Sinner che si tocca il polso dolorante.

Uno cala, l’altro no. Nel terzo set sono appena tre gli errori del campione di Wimbledon (contro i 16 dell’italiano), che continua a imporre il suo gioco e a costringere il classe 2001 alla resa. In men che non si dica, arriva anche il doppio break, portandosi così sul 4-1. Tardivo, forse, il consiglio di Darren Cahill per il suo Sinner, a cui chiede di non adeguarsi al ritmo dell’avversario e provare qualcosa di diverso. Il campione in carica tiene il suo servizio e si porta 5-1, poi gestisce il vantaggio e chiude sul 6-2.

Arriva quindi la prima sconfitta stagionale per Jannik Sinner, che interrompe la sua serie di 19 vittorie consecutive. Chapeau a una delle migliori versioni di Alcaraz, sicuramente la migliore degli ultimi sei mesi.

AlessioA
Scritto da

Alessio Sirna