Spalletti in vista dell'esordio a EURO2024: "Noi saremo quelli che vogliamo essere"

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Alla vigilia dell'esordio degli azzurri a EURO2024, il CT Luciano Spalletti è intervenuto, insieme al capitano Donnarumma, in conferenza stampa. 

Spalletti inizia la conferenza stampa parlando delle sue emozioni che, con il passare delle ore, portano felicità al commissario tecnico. Nonostante questo, però, Spalletti non vuole assolutamente sottovalutare l'avversario, elogiando anche il CT dell'Albania, Sylvinho. 

Spalletti parla poi della volontà di mostrare sempre il proprio gioco, cosa che però non sempre riesce. Il CT è convinto che la nazionale riuscirà a far vedere cosa vuole fare indipendentemente dall'avversario che si troverà davanti. 

Anche Spalletti, come Donnarumma, è tornato a parlare delle regole che avrebbe imposto ai giocatori durante il ritiro. Ha ribadito che l'unica cosa che impone ai suoi giocatori è quella di dormire la notte e non stare svegli fino alle 3-4 di notte. 

Tornando a parlare degli Europei, Spalletti, attraverso una metafora eroica, fa intendere che i giocatori e lo staff non hanno paura di affrontare questa spedizione. Per quanto riguarda i dubbi di formazione, fa sapere che chiunque giocherà sarà all'altezza di quel ruolo. Riguardo a Scamacca, Spalletti, ne rimarca i lati che l'attaccante deve migliorare se vuole crescere. Per le condizioni di Barella, il commissario tecnico fà sapere che aspetterà il parere dei medici, ma che la situazione sembra essere positiva. 

LE PAROLE DI SPALLETTI

EMOZIONI - "L'emozione da un punto di vista personale è tanta, ma col passare delle ore diventa sempre di più un'emozione che non porta tensione ma felicità, è una emozione fantastica perché sì è in un posto meraviglioso per giocarsi una gara bellissima. Poi la gara è insidiosa, sono d'accordo. Sylvinho è stato molto bravo a creare questa squadra e giochiamo contro giocatori che conoscono molto bene il nostro calcio e hanno qualità, ce l'hanno fatto vedere nel nostro campionato. Sarà una partita tosta".

ASPETTATIVE - "È vero che a volte i risultati sono differenti in base a quello che si porta a casa, però poi le traiettorie del pallone sono difficilmente capibili in alcuni momenti, ci sono i risultati di alcune partite che sono il contrario rispetto a come avrebbe voluto lo sviluppo della partita stessa. Voler far vedere sempre il tuo brand di calcio diventa importante, ma a volte ci sono anche gli avversari e non ci si riesce. Ma io sono convinto che la nostra squadra riuscirà a far vedere cosa vuole fare. Il calcio è un assieme che non riguarda solo gli undici giocatori in campo, ma anche i 60 milioni di tifosi a cui chiediamo di giocare con noi ed essere sul rettangolo di gioco".

REGOLE - "A volte mi dispiace dover venire qui a commentare cose che non ho detto. Ciò che a me interessa è che di notte si dorma, io non permetto che di notte la squadra stia sveglia e arrivi poi all'allenamento non riposata. Tutto qui. Noi abbiamo creato una sala giochi dove ci sono due PlayStation bellissime e anche io ci ho giocato. Però poi lo fanno negli orari corretti: è giusto secondo voi giocare fino alle 3-4 di mattina? La notte si dorme meglio, ci sono psicanalisti e medici che lo dicono. Dobbiamo avere uno stile corretto, tutto qui. Io non ho detto che non si può giocare alla PlayStation, ma solo che non si può stare svegli fino alle 3-4 di mattina".

EROI - “Intanto c'è da dire che noi siamo i protagonisti del sogno di ciascun italiano che da bambino veniva fuori di casa col pallone sotto braccio e rientrava la sera con la faccia stanca, la maglia sudata e le ginocchia sbucciate. Noi siamo degli eroi, dei giganti. Mettere tutto vuol dire anche mettersi questa corteccia, questa scocca, per una squadra che non soffre il livello del torneo, l'ambientazione. I giganti e gli eroi non hanno timore di andarsi a giocare una partita di calcio, dentro questi allenamenti qui si va a respirare tutta quell'area corretta per mettere dentro queste cose, gli ingredienti che ci vogliono per essere del livello che tutti gli italiani vogliono”.

ACERBI - "Al posto di Acerbi? Mancini è uno che ha più esperienza, esperienza vuol dire aver preso più decisioni di un altro. L'esser costretto a decidere ti aiuta, però anche Bastoni può essere un leader. Poi gente come Buongiorno e Calafiori hanno la stoffa di coloro che vogliono arrivare e giocare a livello top, gli si legge negli occhi: sono due ragazzi serissimi. Ma la verità è che noi abbiamo a che fare con una squadra serissima, in questi pochi giorni mi hanno fatto vedere il lavoro corretto perché loro riescono a percepire e a sorbire molte più cose rispetto a ciò che accade in un lavoro di club. Noi saremo quelli che vogliamo essere".

SCAMACCA - "Scamacca è cresciuto molto nell'ultimo periodo e gli abbiamo fatto i complimenti. Lui è completo, lui è tutto. Poi qualche volta deve confrontare anche la sua performance con quella degli altri. Se io riesco a fare tot metri in una partita probabilmente vado incontro a un numero di situazioni minori che se facessi il doppio di quei metri lì. Se attacco la porta dieci volte ricevo cinque palloni, se lo faccio venti volte la ricevo dieci volte. Poi si fa una fatica in più, certo, ma quei metri li fanno tutti e si richiede ciò che fanno tutti i suoi pari ruolo".

BARELLA - "Lui ieri ha fatto tutto, c'è oggi quando si rifarà un po' di allenamento. Si ascoltano anche le sue sensazioni, lui ha già avuto un problemino simile e poi in quel caso lì ha sviluppato la gara che doveva fare. Ciò che conta molto è il parere dei medici perché i calciatori vogliono sempre giocare. Però tutto a ieri sera lascia prevedere che lui sarà a disposizione".