Tennis, tutti i vincitori dei tornei ATP nel 2024

single

TENNIS ATP VINCITORI 2024 – La redazione di Numero Diez vi augura una buona Pasqua ripercorrendo tutti i vincitori dei tornei ATP di questo inizio di 2024. Da Grigor Dimitrov a Carlos Alcaraz, passando per la storica vittoria di Jannik Sinner in Australia. Inusuale vedere Novak Djokovic ancora a secco, vista l’uscita di scena a Melbourne e il ritiro dal torneo di Miami.

Dal primo torneo della stagione, a Brisbane, all’ultimo, proprio quello di Miami, la cui finale è in programma questa sera alle 21:00.

BRISBANE (ATP 250) – GRIGOR DIMITROV

Il torneo di apertura della stagione in Australia, in attesa dell’Australian Open di fine gennaio. Quest’anno, rispetto alle scorse stagioni, l’inizio della settimana è stato anticipato dalla grande attesa per il ritorno di Rafael Nadal, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per mesi.

E lo spagnolo è tornato in grande stile, battendo Dominic Thiem e Jason Kubler, salvo poi uscire di scena per mano di Jordan Thompson (a causa di un nuovo problema muscolare). Ad alzare il titolo, alla fine. è stato Grigor Dimitrov, tornato a vincere un torneo dopo ben sette anni dall’ultima volta. L’ex numero 3 del mondi ha infatti sconfitto, nell’ordine, Murray, Altmaier, Hijikata, lo stesso Thompson e, in finale, Holger Rune. 7-6 (4) 6-4 al danese, testa di serie numero uno e 12 anni più giovane del bulgaro.

HONG KONG (ATP 250) – ANDREY RUBLEV

Contemporaneamente al classe ’91, in Asia Andrey Rublev vinceva il suo 15° titolo ATP in carriera. Battuto l’amico Ruusuvuori, che al secondo turno aveva eliminato la testa di serie numero due, Karen Khachanov. Finale archiviata con un doppio 6-4 abbastanza agevole, a chiusura di un torneo non proprio dominato come ci si poteva aspettare.

Ottime, infatti, le prestazioni di due giovani tennisti che stanno scalando la classifica negli ultimi mesi. Arthur Fils, 19enne francese, eliminato solo da Rublev dopo un match più che combattuto, e soprattutto Juncheng Shang. Il giocatore cinese, classe 2005, prima ha infatti interrotto ai quarti di finale la corsa di Frances Tiafoe (numero tre del seeding), salvo poi incappare nella stessa sorte del collega transalpino in semifinale. Eliminati sì, ma senza creare grattacapi al campione moscovita.

 AUCKLAND (ATP 250) – ALEJANDRO TABILO

Il primo titolo ATP difficilmente si scorda. Probabilmente il trionfo di Auckland rimarrà per sempre scolpito nella mente di Alejandro Tabilo, tennista cileno classe ’97. Il primo giocatore a riuscire a vincere un trofeo partendo direttamente dalle qualificazioni dal 2021.

Gojo, van de Zandschulp, Norrie, Fils e Daniel. Questi gli avversari sconfitti fino alla conquista del titolo: da notare le prestigiose vittorie ai quarti e in semifinale, contro il britannico (seconda testa di serie) e il francese, già in top 50. Da lodare anche il percorso dell’altro finalista, il giapponese Taro Daniel, in grado di battere la prima testa di serie del torneo, l’americano Ben Shelton. Poco da fare, però, contro il cileno, che ha disputato una finale quasi perfetta, limitando al minimo gli errori. 6-2 7-5 il punteggio finale e ingresso nei primi 50 del mondo per la prima volta in carriera.

ADELAIDE (ATP 250) – JIRI LEHECKA

Stessa settimana, stesso destino. Ad Adelaide un altro giocatore alza il suo primo titolo ATP in carriera. Jiri Lehecka, 22 anni, è il primo tennista della Repubblica Ceca a vincere un trofeo dopo 4 anni dall’ultima volta. 4-6 6-4 6-3 a Jack Draper, altra giovane stella in rampa di lancio. Primo set vinto dal classe ’01, in totale controllo fino al  break subito nel secondo parziale. Subentrata la stanchezza, per Lehecka si è così spianata la strada verso il titolo.

Da testa di serie numero sette, il ceco ha eliminato Dusan Lajovic e Nicolas Jarry (secondo nel seeding). Non da meno anche il percorso di Draper, arrivato in finale dopo aver battuto Tommy Paul, n°1, e Alexander Bublik. Altra eliminazione per Lorenzo Musetti, sconfitto ai quarti di finale proprio dal tennista kazako.

AUSTRALIAN OPEN (GS 2000) – JANNIK SINNER

La pagina di storia più illustre degli ultimi 40 anni di tennis italiano, insieme alla Coppa Davis di pochi mesi fa. A Melbourne Jannik Sinner conquista il primo Slam della sua carriera, in un 28 gennaio che rimarrà per sempre scolpito nelle cornici dello sport tricolore. Un torneo semplicemente perfetto quello dell’italiano, in grado di non perdere nemmeno un set fino alla semifinale. Prima van de Zandschulp, poi De Jong e Baez. Di seguito i due russi Khachanov e Rublev. Infine, la consacrazione.

Novak Djokovic in semifinale e Daniil Medvedev in finale. Due bestie nere fino a qualche mese fa, negli ultimi tempi costretti ad applaudire. Il 28 gennaio Jannik Sinner diventa un nuovo campione Slam, il primo azzurro da quel 13 giugno 1976 all’insegna di Adriano Panatta. Per la prima volta nella storia l’Italia trionfa a Melbourne, e lo fa grazie a una rimonta storica dell’altoatesino: 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3. Da quel giorno, 18 vittorie e una sola sconfitta, contro Alcaraz a Indian Wells. Dall’ultima sconfitta, contro Djokovic alle ATP Finals, sono trascorse 19 vittorie consecutive.

MONTPELLIER (ATP 250) – ALEXANDER BUBLIK

Un torneo vinto in rimonta. Il quarto titolo di Alexander Bublik sa di rivalsa, in tutti i sensi.  Il kazako vince a Montpellier perdendo il primo set i9n tutti gli incontri, salvo poi riuscire a girare l’inerzia del match e trionfare. Mai successo nella storia di un torneo ATP.

Al secondo turno, contro il canadese Shapovalov, salva tre match point nel secondo set, di cui due al tiebreak. Un tiebreak infinito, che Bublik chiude 14-12 dopo un parziale durat0 1 ora e 20 minuti. Dalla vittoria sul canadese, poi le vittorie contro Shevchenko e Auger-Aliassime. Secondo successo a Montpellier, il quarto in carriera, dopo Montpellier 2022, Anversa e Halle nel 2023.

MARSIGLIA (ATP 250) – UGO HUMBERT

Splendido torneo del 25enne francese, che si porta a casa il quinto titolo in carriera su altrettante finali. Ugo Humbert spazza via Grigor Dimitrov, dopo le convincenti vittorie contro Davidovich Fokina e Hubi Hurkacz, testa di serie numero uno. Intensità e mentalità da vendere, in virtù di un doppio 6-4 al polacco, tipicamente noto per il suo servizio insidioso.

Niente da fare per il bulgaro, arrivato in finale dopo l’uscita contro Borges all’Australian Open. Eppure i successi dei turni precedenti, soprattutto quello con Khachanov, facevano ben sperare per una possibile doppietta già nei primi mesi del 2024.

CORDOBA (ATP 250) – LUCIANO DARDERI

Dalle qualificazioni al titolo. Luciano Darderi batte Facundo Bagnis, anche lui qualificato, e alza il cielo il titolo di Cordoba.

Vittoria di estremo rilievo per l’italiano, che con il successo argentino entra in top 100, alla posizione 76. Ad oggi, in seguito ad altre ottime prestazioni, ha ulteriormente migliorato il proprio piazzamento, spingendosi fino alla attuale 72ª posizione. Il sapore del successo, inoltre, risulta ancora più dolce se si pensa all’avversario battuto in semifinale: il detentore del titolo, nonché testa di serie numero 1, Sebastian Baez.

ROTTERDAM (ATP 500) – JANNIK SINNER

Primo torneo disputato dopo il successo in Australia, subito vittoria del titolo. Dopo la finale della scorsa stagione, persa contro Daniil Medvedev, era ora di rivincita.

Ancora van de Zandschulp, poi una battaglia contro il veterano Monfils. Superato il francese, la strada si spiana: la mietitrice dell’altoatesino colpisce Raonic, costretto al ritiro, Griekspoor e De Minaur, avversario ideale per Jannik. Nei sette confronti sul campo, il tennista australiano è sempre uscito sconfitto. Unica gioia contro l’attuale numero 3 del mondo, al Master 1000 di Parigi a novembre, con il ritiro di Sinner e il walkover di De Minaur.

RIO DE JANEIRO (ATP 500) – SEBASTIAN BAEZ

Il quinto titolo nel circuit0 e anche il primo in un ATP 500. Sebastian Baez vince il derby argentino contro Mariano Navone, che prima di questo torneo non aveva mai vinto un match a livello ATP.

Illustri prove in semifinale dei due finalisti, che hanno eliminato rispettivamente Francisco Cerundolo (4) e Cameron Norrie (2). Da segnalare, inoltre, il ritiro al primo turno di Carlos Alcaraz, a causa di un infortunio alla caviglia che aveva destato non poca preoccupazione. Baez ha vinto la trentesima finale tutta argentina dell’era Open, la prima in questa categoria di tornei.

DOHA (ATP 250) – KAREN KHACHANOV

La favola di Jakub Mensik, 18enne entrato come numero 116 del mondo, si esaurisce in finale. Il ceco si è reso protagonista di un percorso a dir poco encomiabile, eliminando Davidovich Fokina, Murray, Rublev, testa di serie numero uno, e Monfils. Una vera e propria scalata, che gli ha concesso di saltare fino all’87ª posizione.

Purtroppo, in finale Karen Khachanov si è mostrato superiore, forte anche degli anni di esperienza e dei cinque titoli alle spalle. Il russo sbriga la pratica, tutt’altro che semplice, con un 7-6(12) 6-4 e vola 15° nel ranking ATP.

DUBAI (ATP 500) – UGO HUMBERT

Un torneo dalle mille emozioni negli Emirati Arabi. Altra vittoria per Ugo Humbert, che centra la sesta vittoria su sei finali. Da segnalare un’altra eliminazione prematura di Lorenzo Musetti, già uscito a Doha per mano di Zhang. A Dubai, invece, a farlo fuori è la sorpresa Cazaux, rivelazione degli Australian Open.

Percorso di maturità in continua crescita quello del francese, che sulla strada per la finale si è trovato di fronte Murray, Hurkacz, Medvedev e Bublik. Quattro giocatori dal nome importante, per certi versi imponente. Eppure, contro il polacco Humbert annulla tre match point, annichilisce il russo e si mostra solido e lucido sui continui cambi di ritmo del kazako. Proprio quest’ultimo, arrivato in finale dopo il default di Andrey Rublev, squalificato nel terzo set dopo uno sfogo eccessivo (e qualche parola di troppo in russo).

ACAPULCO (ATP 500) – ALEX DE MINAUR

Il secondo titolo consecutivo in terra messicana per Demon, che riesce a difendere un titolo per la prima volta in carriera. Battuto in finale Casper Ruud con il punteggio di 6-4 6-4.

Dalla vittoria di un anno prima, l’australiano è riuscito ad affermarsi ad un livello sempre più alto, diventando stabilmente un nome fisso tra i top 10. “Fortunato”, se così si può dire, per il ritiro di Draper in semifinale, ha dovuto battere Daniel, Ofner e Tsitsipas in rimonta. Ottavo titolo in carriera e numero 3 (momentaneo) della Race, sintomo di un inizio di stagione decisamente esaltante.

INDIAN WELLS (ATP 1000) – CARLOS ALCARAZ

Il primo Master 1000 della stagione, che si chiude come un anno fa. Trionfa Carlos Alcaraz in finale contro Daniil Medvedev. Ancora una vittoria per lo spagnolo, in grado di annichilire il russo 7-6 (5) 6-1, in evidente calo mentale nel secondo set.

Gran parte della successo finale è probabilmente passata dalla vittoria in semifinale contro Jannik Sinner. Interrotta la striscia di 19 vittorie consecutive, che durava da novembre 2023, e per di più in rimonta. Perso il primo parziale per 1-6, vissuto in totale passività sotto le accelerate dell’altoatesino. Poi la rinascita, con un livello di gioco a dir poco perfetto. Il miglior Alcaraz degli ultimi sei mesi chiude infine sull’1-6 6-3 6-2, riportando in parità il computo degli scontri diretti.

MIAMI (ATP 1000) – JANNIK SINNER o GRIGOR DIMITROV

Oggi l’italiano ha l’occasione per portarsi a casa il terzo trofeo su quattro nei primi mesi del 2024. Ad attenderlo ci sarà Grigor Dimitrov, capace di superare prima Carlos Alcaraz e poi Sascha Zverev.

Vincendo, Sinner salirebbe così al secondo posto nel ranking ATP, oltre al numero uno della Race verso le Olimpiadi.

AlessioA
Scritto da

Alessio Sirna