Pafundi, l’attaccante che gioca in Nazionale e non all’Udinese non ha agente: la situazione

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La Serie A sta entrando sempre più nel vivo e in ogni giornata ci sono scontri diretti nella zona alta e bassa della classifica. La seconda metà è la parte che, solitamente, cambia di gara in gara complici, appunto, i ribaltamenti di fronte derivati dai risultati finali. Nel corso dell’ultima giornata il roboante 3-3 nel match tra Udinese e Verona ha regalato spettacolo. Allo stesso tempo, però, tiene sulle spine i tifosi dei club. L’Udinese non è solita nel trovarsi nella zona bassa della classifica. I 12 punti conquistati segnalano forti problemi.

Il cambio di allenatore avvenuto in corsa, però, sta portando i suoi frutti. Chi, invece, non riesce a fare svoltare la sua avventura in bianconero è Simone Pafundi. Questi può dirsi soddisfatto solo per quello che sta raccogliendo con la Nazionale. Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese, avrebbe potuto segnare una svolta nella stagione di Pafundi ma così non è stato: il diciassettenne trequartista, infatti, nell’ultima gara non è stato convocato per scelta tecnica. Questa situazione potrebbe alimentare degli scenari di calciomercato.

Nell’ultima sessione di trattative, l’agente di Pafundi avrebbe cercato una sistemazione, anche solo in prestito, che gli garantisse un posto in squadra, ma, alla fine, è rimasto in Friuli. Il rinnovo del contratto sino al 2026 avrebbe potuto cambiare tutto. Tuttavia, il classe 2006 ha collezionato appena due presenze, di cui una in Serie A e una in Coppa Italia, le quali hanno offerto solamente 60 minuti di gioco al ragazzo. La situazione, al momento, non è delle migliori per la crescita del gioiellino che, in accordo con la famiglia, ha deciso di cambiare nuovamente agenzia. Attualmente, la giovane promessa del calcio friulano è senza procuratore. Ma, in questo modo, si crede, che si possa arrivare alla soluzione ideale per l’Udinese e per Pafundi.

Tra pochi mesi Pafundi compirà diciotto anni e l’Udinese ha intenzione di prolungargli il contratto fino al 2028: per rendere tutto ciò effettivo, c’è necessità di non arrivare al muro contro muro.