Destiny Udogie rappresenta una delle speranze azzurre per il futuro. Il terzino scuola Verona ed ora in forza all’Udinese in questa stagione ha ulteriormente dimostrato il suo valore. Prima delle grandi prestazioni con i friulani una big inglese come il Tottenham, grazie al lavoro di Paratici e Conte che guardano tanto nel nostro campionato i talenti da acquistare (vedi Kulusevski o Bentancur), ha deciso di prelevarlo. Il classe 2002 ieri ha compiuto appena 20 anni ma quello che si è visto in campo in questa stagione sembra un giocatore già formato fisicamente e pronto per il grande salto. Con il lavoro svolto ottimamente da Sottil sulla panchina dei bianconeri e con Udinese che soprattutto nella prima parte di campionato ha sorpreso tutti, sulla fascia sinistra Udogie ha dimostrato capacità offensive unite allo strapotere fisico risultando devastanti nei confronti degli avversari.
LA CRESCITA
Di origini nigeriane ma nato e cresciuto in provincia di Verona, ha passato tutta la sua carriera nelle giovanili dell’Hellas Verona fino ad arrivare al debutto con la prima squadra sia in Serie A che in Coppa Italia a soli 17 anni. D’altronde, a portarlo con sé fra i “grandi” è stato un allenatore che di esterni se ne intende, in grado di valorizzare a pieno il proprio potenziale. Infatti Ivan Juric lo fa esordire contro il Milan a San Siro.
“Mi piace molto il mister, è una grande persona e come hai detto tu non guarda all’età. Sta a me dimostrargli le mie qualità e guadagnarmi la sua fiducia. Personalmente mi ha dà sempre moltissimi consigli, per esempio su come posizionarmi e dove e come migliorare. Gli sono molto grato per questo.”
Come riferito da lui, l’esterno sinistro è il ruolo che più si addice ma negli anni ha cercato di imparare quella fase difensiva che deve tutt’ora perfezionare. Ipotizzando un Antonio Conte ancora seduto sulla panchina degli Spurs, ecco che si potrebbe presentare l’occasione migliore. Nonostante questo, le sue doti offensive sono quelle che spiccano di più e come detto da lui in un’intervista a calciohellas.it, si ispira ad un terzino che nel decennio 2010-2019 ha dimostrato di essere sulla sinistra il più forte al mondo:
“Per quanto riguarda il giocatore non del Verona, mi è sempre piaciuto molto Marcelo, soprattutto per come interpreta la fase offensiva: è davvero fortissimo. Per quanto riguarda il prossimo futuro, spero ovviamente di riuscire a ritagliarmi uno spazio in prima squadra e far bene. Guardando più avanti spero invece di riuscire ad arrivare nel grande calcio.”
IL PASSAGGIO ALL’UDINESE
Le sue prestazioni a livello giovanile hanno comunque attirato altri club italiani nonostante le poche presenze in Seria A. Ed infatti, un altro club in pianta stabile in Serie A da ormai tanti anni si è aggiudicato le prestazioni di Udogie investendo al tempo 4 milioni comunque importanti: l’Udinese.
La storia che unisce Destiny Udogie all’Udinese non è cosa da poco, dato che il classe 2002 ha dato parola e mantenuto l’accordo con la prima squadra che ha creduto nelle sue potenzialità nonostante alcuni club di fascia più alta sia in Italia come l’Atalanta ma anche all’estero come il Monaco.
Fin da subito, Luca Gotti e poi Cioffi hanno creduto nel ragazzo arrivato dal Verona, ponendolo titolare sulla corsia di sinistra. Le sue prestazioni sono andate sempre di più in crescendo come quelle della sua squadra, tanto che ha trovato la sua prima rete in Serie A. Contro chi? Proprio contro il Milan, squadra con cui aveva esordito nel campionato italiano. Da quel momento in poi il numero 13 dell’Udinese non si è fermato e ha messo a segno 4 gol in 14 partite.
IL FUTURO
Queste prestazioni gli sono valse la grande occasione, quella che aveva sperato da sempre: la chiamata del grande calcio, quella della Premier League con il Tottenham che lo ha acquistato per 30 milioni lasciandolo in prestito per un’altra stagione all’Udinese per mettere esperienza e chilometri nella testa e nelle gambe.
“Arrivare a giocare in una squadra importante come il Tottenham e in un campionato così prestigioso e difficile come la Premier League credo che sia il sogno di qualsiasi ragazzo della mia età che gioca a calcio.”
In questa stagione ha offerto grandi prestazioni unite alle statistiche: 2 gol e 1 assist in 12 partite, prima dell’infortunio al flessore che lo ha messo fuori causa prima dello stop per i mondiali. Sicuramente si preparerà al meglio per non deludere le aspettative e guadagnare un posto in nazionale nel futuro prossimo.