Le rimonte nella storia della Champions League, soprattutto anche nei tempi recenti, sono uno dei lati più emozionanti della competizione calcistica europea più importante. Basti pensare alla Remuntada del Barcellona, le emozionanti rimonte italiane della Roma e Juventus contro blaugrana e Atletico Madrid o anche al ribaltone del Real Madrid al Bernabeu contro il Wolfsburg.
Anche alla ricorrenza di ieri, quella di cinque anni fa, che rivede in negativo ancora il Barcellona, rimontato dal Liverpool dopo il 3-0 del Camp Nou e che consegnerà la Champions League del 2018/2019. Proprio quella finale che si disputerà fra due inglesi, Reds e Tottenham. Non una squadra qualunque in una delle edizioni più belle, se non quella più emozionante degli ultimi anni. Un percorso che ha visto gli Spurs protagonisti di incredibili match che alla fine hanno posto in semifinale i londinesi contro un’altra sorpresa assoluta: l’Ajax.
I lancieri erano riusciti quasi a compiere quello che sembrava un miracolo impossibile, e invece, l’ennesima rimonta di quella Champions League, si scagliò contro la formazione di Erik ten Hag, proprio dal Tottenham di Pochettino. Esattamente cinque anni fa, l’incredibile rimonta nel match infinito della Johan Cruijff Arena.
L'INCREDIBILE PERCORSO DELLE DUE SQUADRE
Il percorso di queste due squadre hanno dell’incredibile, soprattutto l’Ajax, formato da giovani e giocatori da one season wonder. Onana, de Ligt, de Jong, van de Beek e Ziyech sono i principali giocatori della formazione di ten Hag che beneficeranno negli anni di successivi trasferimenti di mercato verso grandi squadre, mentre alcuni giocatori come Tagliafico, Blind, Schone, Neres e Dusan Tadic vivranno la migliore stagione della loro carriera. L’Ajax agli ottavi riuscirà a eliminare il Real Madrid, campione uscente e che proveniva dalle tre Champions League di fila (ma senza Cristiano Ronaldo, che comunque farà parte del cammino dei lancieri), vincendo addirittura per 4-1 al Bernabeu dopo il 2-1 dell’andata dei Blancos.
Ai quarti, il sorteggio pone di fronte agli olandesi la Juventus e dunque Ronaldo, che sia all’andata che al ritorno siglerà le uniche reti dei bianconeri. Ancora una volta al ritorno e fuori casa, l’Ajax riesce a imporsi con un calcio meraviglioso contro una Vecchia Signora in grande difficoltà, proprio con il gol decisivo del futuro giocatore della Juventus, ovvero de Ligt.
Il Tottenham agli ottavi passerà invece facilmente contro il Borussia Dortmund con un 4-0 totale, ma è ai quarti che avviene il grande duello: il Manchester City di Pep Guardiola. All’andata in casa gli Spurs passano per 1-0 mentre all’Etihad va in scena il grande spettacolo. Solamente al primo tempo il risultato è di 3-2 per il City dopo le doppiette di Sterling, Son e la rete di Bernardo Silva. Il gol di Aguero sembra regalare il passaggio al City ma la tanto discussa rete di Llorente, per via della regola dei gol fuori casa, permette uno storico passaggio del turno con il risultato finale di 4-3.
LA SEMIFINALE E IL MATCH INFINITO
Ed ecco dunque la semifinale definita quasi degli outsider della Champions League. All’andata è l’Ajax con van de Beek a trovare la vittoria di misura. Al ritorno, i lancieri sembrano invece chiudere la pratica nel primo tempo con le reti de Ligt e Ziyech. Nella seconda frazione di gioco i tifosi olandesi aspettano solamente il triplice fischio per ritornare a sognare la Coppa dalle Grandi Orecchie, conquistata quattro volte nella storia del club olandese, l’ultima volta nel 1995.
Invece, un eroe con il numero 7 sulle spalle, brasiliano, deciderà di sfornare la sua prestazione migliore della carriera per siglare il risultato più importante della storia del Tottenham. Lucas Moura segnerà al 55’ e al 59’ i gol dell’eventuale pareggio che ovviamente in quel momento non bastavano: serviva infatti un altro gol per agguantare la finale. Quando ormai il tempo era praticamente scaduto, al 96’, e l’arbitro stava per decretare la fine, un lancio lungo diventa preda di Llorente, che riesce a girare il pallone verso Dele Alli. La stellina inglese serve in profondità Lucas Moura dentro l'area di rigore, che riesce a incrociare col sinistro il gol per la gloria. Un Pochettino incredulo e in lacrime si accascia a terra: è 2-3. Il Tottenham è alla sua prima finale della storia della Champions League dopo una delle partite più assurde della competizione.