Ballardini non è riuscito a fare l'ennesimo miracolo. Il Sassuolo, dopo undici stagioni in Serie A, senza essere mai retrocesso nella sua storia, l'anno prossimo dovrà giocare in Serie B. L'allenatore italiano era stato chiamato al miracolo dopo una maggior parte di stagione molto negativa, prendendo in mano una squadra che era ormai alla deriva. Non tanto colpevole la gestione del precedente mister, quanto le sessioni di mercato condotte dalla società, che non ha rimpiazzato i pezzi pregiati ceduti in maniera adeguata.
Ed ecco che, alla viglia di Lazio-Sassuolo, ultima giornata di questo campionato, Ballardini si è presentato ai microfoni in conferenza stampa. Visibile il rammarico dell'allenatore, che ce l'ha messa tutta per salvare una piazza che merita molto più che una retrocessione. Nonostante l'aritmetica, il focus è comunque tutto sull'ultima giornata stagionale, per concludere in maniera dignitosa questa annata molto deludente. Di seguito le parole di Ballardini in conferenza stampa.
ESPERIENZA - "Mi lascia tante buone cose perché come ho detto sempre la proprietà, i dirigenti, abbiamo incontrato persone serie e capaci. Il piacere c'è per questo ma è altrettanto il dispiacere per non aver ottenuto un risultato che potevi raggiungere, dall'altra c'è anche il fatto che a noi non è mai capitato di arrivare a 12 partite dalla fine, il tempo è davvero poco, due mesi e mezzo, per muoversi sono pochi".
MANCANZE - "Io non ero qua ma tanti piccoli episodi ti portano a dire 'porco giuda questo è un anno difficile'. Noi siamo arrivati due giorni prima del Verona, una gara poi che era in controllo e se c'era una squadra che meritava era il Sassuolo, e in una situazione dove potevi fare gol tu si è fatto male il tuo giocatore più rappresentativo e lì si capisce che le difficoltà poi erano tanti".
IMPEGNO - “Questo è così, un'altra cosa che pensavi di non venire mai coinvolto in una situazione così delicata perché l'ambiente, la rosa, le aspettative, tu pensavi di tirarti su perché credevi di avere delle qualità superiori che ti permettevano di venire fuori da una situazione complicata, cosa che non è successa. Un po' l'ambiente dove non ci sono così tante pressioni, quella spinta, quelle motivazioni che ti danno certi ambienti e ti sei trascinato, tutto questo non ha fatto bene a nessuno”.
BERARDI -"Ricordo che con Diamanti il Bologna era salvo e poi quando fu ceduto a febbraio il Bologna ebbe delle grosse difficoltà. Una volta perso il giocatore più rappresentativo bisognava metterci qualcosa in più tutti noi e non siamo riusciti a sopperire a questo, anche se un giocatore seppur bravo che sia non è che da solo ti fa vincere le partite, anche se e sottolineo anche questo mi pare d'aver capito, di aver sentito da voi, che il Sassuolo senza Berardi non aveva mai vinto una partita".
LAZIO - "Intanto noi abbiamo il dovere e vogliamo fare una partita dignitosa altrimenti è una mancanza di rispetto per tutti, a partire da noi, per il lavoro che facciamo, per la società, quindi abbiamo il dovere, vogliamo fare una buona partita perché è giusto così, le motivazioni sono tante. Alla Lazio in quel periodo c'era tanta confusione, 16 giocatori fuori rosa, liti, contratti, era una situazione molto complicata da affrontare, tant'è che poi dopo quell'anno cambiarono 15-16 giocatori mi pare andarono via".
INFORTUNATI - "Berardi e Castillejo infortunati, Consigli ha la febbre e oggi non si è allenato".
AVVERSARI - "Hanno una rosa altamente competitiva, una squadra con grandi qualità fisiche e tecniche, hanno messo nel loro modo di fare le partite più aggressività e fisicità, ricercano sempre l'uno contro uno, ti vengono ad aggredire, ha un impatto molto più fisico rispetto a prima dove erano più bravi a coprire il campo rispetto alla palla, in quest'ultimo periodo sono bravi in questo ma soprattutto vanno uomo contro uomo".
TURNOVER - "Dovremo valutare la situazione di Consigli. Presenteremo una formazione che crediamo sia competitiva, poi penso che sia giusto considerare Ferrari, Obiang, Consigli, quelli che hanno più esperienza qui, e si considerano anche i ragazzi che hanno giocato meno, faremo quella valutazione lì, sia l'una che l'altra".
MERCATO DI GENNAIO - "Noi crediamo come staff tecnico, sappiamo dove eventualmente potevamo fare meglio. Il tempo era poco, il tempo di una preparazione estiva e a settembre poi sei pronto. Noi sappiamo dove potevamo fare un po' meglio di quello che è stato fatto, è chiaro che ce l'abbiamo messa tutta, dove noi volevamo incidere nella solidità, nella personalità, lì volevamo incidere maggiormente, è successo ma è successo poco rispetto a quello che pensavamo noi".
ERRORI - "Non tanto rimprovera perché l'impegno ce l'abbiamo messo tutto. Il fatto di Berardi ha inciso molto, il fatto delle 12 partite, quindi dei due mesi e mezzo ha inciso quindi vuol dire poco tempo ma nel poco tempo volevamo costruire una squadra più solida, meno fragile di quella che si è vista, questo è il nostro più grande rammarico".