Barcellona-Napoli 3-1, le pagelle: Raphinha e Yamal infermabili, male Kvaratskhelia e Osimhen

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LE PAGELLE DI BARCELLONA-NAPOLI- Dopo il confronto dell’andata, terminato in pareggio, sull’1-1, Barcellona e Napoli si ritrovano all’Estadi Olímpic Lluís Companys per la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. La squadra di Xavi va in vantaggio con Fermin Lopez e qualche minutoi più tardi raddoppia con Cancelo. Amir Rrahmani riesce però ad accorciare le distanze e riapre la partita, che all’intervallo è sul punteggio di 2-1. All’80’ Lewandowski mette il punto esclamativo sulla qualificazione dei blaugrana e, al triplice fischio di Makkelie, gli spagnoli possono festeggiare la vittoria per 3-1 e il passaggio del turno.

LE PAGELLE DEL BARCELLONA

Ter Stegen 7: le parate non sono tante, ma compie degli interventi dal grande coefficiente di difficoltà, come quello su Di Lorenzo nel primo tempo.

Koundé 6: partita di controllo e giocata senza commettere errori. Limita le qualità di Kvaratskhelia, concedendogli solo qualche occasione dalla distanza.

Araujo 6.5: gioca così vicino a Osimhen che si procura anche un taglio in volto, causata dal contatto con la maschera del nigeriano. È sempre attento e non concede un centimetro al numero 9 del Napoli.

Cubarsì 7: non sembra, ma è un classe 2007 ed è al debutto in Champions League. 17 anni appena compiuti e gioca con grande tranquillità e qualità. Non solo in copertura, bravo anche in impostazione e nei lanci lunghi.

Cancelo 6.5: gioca molto alto quando il Barcellona attacca. Il primo gol nasce anche da una sua posizione che ha fatto alzare Di Lorenzo, lasciando un buco per l’inserimento di Raphinha, mentre nella seconda rete è bravo a seguire in prima linea il contropiede e a farsi trovare pronto all’appuntamento con il pallone.

Fermìn Lopez 7: i suoi inserimenti danno fastidio e fanno male al Napoli. Proprio grazie alle sue imbucate, ha 3 belle occasioni per segnare, ma nelle prime due non incide. Alla terza segna il gol del vantaggio blaugrana (dal 60′ Sergi Roberto 6.5: prende la posizione di mezz’ala, anche se lui è un terzino. Porta tanta esperienza in campo e realizza anche un assist per Lewandowski, con un grandissimo inserimento annesso)

Christensen 5.5: la sua posizione da mediano fa si che si trovi in cabina di regia, ma non amministra il gioco. È uno schermo in più per gli attacchi del Napoli e il suo compito è chiudere gli spazi quando il Barcellona attende il Napoli. Esce anche perché ammonito (dal 61′ Romeu 6: entra per dare al Barcellona una gestione maggiore e migliore del pallone. Il suo approccio con la partita non è però dei migliori, infatti commette qualche errore)

Gundogan 6: non eccelle e non si mette particolarmente in mostra. Tuttavia gioca molto bene ed è sempre presente in mezzo al campo.

Lamine Yamal 7: è imprendibile e fa venire il mal di testa a Mario Rui prima e a Oliveira poi.

Lewandowski 6: si vede molto poco, sia in aiuto della squadra che in fase realizzativa per 80 minuti, ma campioni come lui vengono a galla nei momenti del bisogno. Si fa trovare nel posto giusto nel momento perfetto e non gli resta che spingere il pallone, ricevuto da Sergi Roberto, in porta, chiudendo la partita.

Raphinha 7: serve l’assist per il gol di Lopez e qualche istante dopo colpisce il palo, che comunque consegna il pallone a Cancelo. Sfoggia le sue miglior qualità e, nonostante non abbia trovato il gol, la qualificazione arriva grazie alle sue giocate ( dall80′ Joao Felix s.v.)

All. Xavi 6.5: l’approccio non poteva essere dei migliori, con diversi pericoli creati e 2 gol fatti. Poi però il Barcellona lascia più spazio per impostare e gestire al Napoli e perde un po’ di quella convinzione con con cui aveva incominciato la partita. Con i cambi rimette la sua squadra in carreggiata e porta a casa la qualificazione.

LE PAGELLE DEL NAPOLI

Meret 7: sui gol non può nulla, mentre oppone resistenza in più occasioni, respingendo gli attacchi degli avversari. Viene impegnato molto, ma lui non demorde.

Di Lorenzo 6: Raphinha è senza dubbio una spina nel fianco e lui soffre la rapidità e l’imprevedibilità del brasiliano. Nel primo gol esce alto su Cancelo, lasciando un grosso spazio vuoto, mentre nel secondo è disorientato e si perde Cancelo. Tuttavia il capitano del Napoli fa una buona partita in fase offensiva. È molto propositivo e insieme a Politano costituisce uno dei maggiori motivi di pericolo per la difesa del Barcellona.

Rrahmani 6: avvia l’azione che porta al suo gol, in cui è bravo ad attaccare l’area e nel piazzare il pallone all’angolino, e riapre la partita. Sul terzo gol è un po’ passivo.

Juan Jesus 5.5: spende bene un’ammonizione, ma il cartellino è sicuramente un macigno che si porta sulle spalle per tutta la partita. La sua prova è comunque molto buona, sia nel marcare Lewandowski che nel murare certe conclusioni e allontanare alcuni palloni. Viene colto in controtempo in entrambi i gol del Barcellona. Poco reattivo e si fa sorprendere dalla splendida giocata del Barcellona sul terzo gol.

Mario Rui 5.5: ha capito fin dal primo minuto che la sua partita sarebbe stata difficile. A volte riesce a chiudere su Lamine Yamal, ma in diverse occasioni il suo avversario gli è scappato (dal 64′ Oliveira 5: come il suo predecessore, anche lui viene ubriacato dal talento spagnolo del Barcellona, che gli procura un’ammonizione a pochi minuti dal suo ingresso. Colpisce una traversa nei minuti finali).

Anguissa 5.5: tanti contrasti e qualche inserimento per dare più peso offensivo. Fa un buon lavoro, ma talvolta si concede qualche incertezza di troppo.

Lobotka 6: inizialmente sembra spaesato e in ritardo nelle marcature e nei contrasti. Però, dopo i primi difficili 20 minuti, la sua prestazione acquista valore e lui prende in mano le redini del gioco.

Traoré 5.5: tra i 3 di centrocampo è sicuramente il giocatore più in difficoltà nel primo tempo. Si inserisce in area di rigore, ma non ha mai l’occasione giusta per fare male. Nella ripresa migliora notevolmente il suo rendimento (dal 78′ Raspadori s.v.)

Politano 6.5: come molti suoi compagni, è un po’ spento ad inizio partita. Prende fiducia ogni minuto che passa e diventa uno dei giocatori più pericolosi. La catena di destra del Napoli crea infatti più pericoli rispetto a quella opposta (dal 64′ Lindstrom 5.5: un po’ timido e senza grandi acuti. Ha un’occasione gigantesca di testa per segnare, con la palla che termina di poco a lato.

Osimhen 5: i difensori del Barcellona lo tengono per bene e gli fanno toccare davvero pochi palloni. Viene pescato in profondità più volte, ma spesso è in fuorigioco.

Kvaratskhelia 5.5: è fuori dal gioco e non riesce ad accendersi. Prova a farsi vedere con una delle sue solite conclusioni a cercare il secondo palo, ma la palla va lontana dal bersaglio. Incomincia il secondo tempo con un bellissimo tiro dalla distanza che passa vicino al palo e nella ripresa è un po’ più brillante. Così non basta però e al Napoli serve un apporto maggiore (al 93′ Ngonge s.v.)

All. Calzona 6: dopo un avvio decisamente complicato, in cui il Napoli prende 2 gol in pochi minuti, la sua squadra dimostra una buona maturità. I suoi ragazzi rialzano la testa e reagiscono ai duri colpi subiti. I partenopei sono rimasti in partita fino al terzo gol del Barcellona e la prestazione non è stata affatto male.

FabioF
Scritto da

Fabio Tognini