Bari-Palermo 0-0, le pagelle: bene Dorval, Menez da rivedere

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Oggi, 18 agosto 2023, è andato di scena il match inaugurale della Serie B. Bari-Palermo è una sorta di scontro diretto anticipato per la promozione in Serie A. A spuntarla è l'equilibrio nel punteggio: lo 0-0 finale è il giusto risultato rispetto a quanto si è visto in campo. Per buona pace della rete a tempo scaduto di Brunori, il cui urlo di gioia è stato strozzato dal VAR. Di seguito, proponiamo le pagelle del match.

PAGELLE BARI

Brenno 6: l'esordio da estremo difensore del Bari in Serie B non è propriamente dei migliori per il brasiliano. Il tiro non proprio irresistibile di Vasic a inizio gara non gli fa fare bellissima figura. La smanacciata, con cui si oppone alla conclusione, è molle e rischia di concretizzare il vantaggio palermitano. Solo il palo evita la prima macchia di una stagione cruciale per i galletti. Nonostante l'incertezza iniziale, c'è spazio anche per un intervento davvero prodigioso, con cui rende sufficiente la sua prestazione. L'opposizione in area piccola sul tiro a botta sicura di Brunori vale come un goal.

Dorval 6.5: la sua applicazione tattica difensiva in fase difensiva rende praticamente nulla la presenza del suo avversario diretto: Di Mariano. L'ottimo assolo arretrato del terzino algerino conosce una proposizione convincente anche in fase offensiva. Le sue sgroppate danno longitudine alla squadra e denotano un'ottima condizione fisica, che fa ben sperare.

Di Cesare 5: la sua serata serena subisce uno scossone improvvisamente negativo, avvenuto al 63'. La trattenuta, ai danni di Brunori in condizioni di battere a rete, che provoca il calcio di rigore, è un errore troppo grave per un difensore esperto come lui. Sia ben chiaro, la malafatta non è la trattenuta evidente, riservata al bomber del Palermo. Già, perchè l'aspetto più lapalissiano da "condannare" è il fuori posizionamento in occasione della marcatura, applicata nei confronti dell'attaccante.

Vicari 6: finale di partita a parte, dimostra di non soffrire più di tanto il peso dell'offensiva palermitana, che non lo tiene in apprensione più di tanto.

Ricci 6: mettiamola così: la discesa palla al piede, mediante la quale arreca l'ultimo vero pericolo, creato dal Bari nel corso della sfida, è l'unica sua azione valida e degna di nota. Ci piace pensare che il terzino sia stato più pericoloso per il Palermo che per i suoi. Già, perchè il modo in cui si perde Buttaro sull'azione del goal di Brunori, è meritevole di grazia solo attraverso l'opera del VAR...

Benali 6: schierato nelle vesti di mezzala, il libico riesce a ben figurare in fase di sganciamento avanzato. Ciò che potrebbe migliorare è senza dubbio la finalizzazione, che non è proprio delle migliori. Basti pensare al piatto destro sbilenco, indirizzato fuori misura alla sinistra di Pigliacelli, su rifinitura di Diaw. (Dall'85' Pucino s.v.)

Maiello 6: più dedito alla battaglia e al contenimento, il centrocampista napoletano controlla senza patemi la pressione del Palermo.

Maita 5: il lavoro di incursore verso l'area avversaria lo vede protagonista poche volte. Quando, però, si affaccia verso l'area avversaria, non punge come dovrebbe. La testimonianza della sua inefficienza in attacco è ampiamente testimoniata a sei minuti dal 45': Sibilli gli lavora un buonissimo pallone, ma il numero 4 calcia ampiamente a lato un rigore in movimento da posizione centrale nel cuore dell'area di rigore.

Sibilli 6.5: la sua prima uscita in Serie B con la maglia del Bari è un concentrato di quantità tattica e ispirazione tecnica quasi imprescindibile. Il pressing asfissiante su Stulac annulla la fonte di gioco principale per il Palermo, che va in sofferenza quando il numero 20 ha la palla tra i piedi. Le due occasioni da goal principali della partita, mal sfruttate da Nasti e Maita, denotano un aspetto: i biancorossi sembrano aver trovato un regista offensivo di tutto rispetto. (Dal 60' Zuzek:)

Diaw 6: la sua partita dura poco meno di un quarto d'ora. Tuttavia, il numero 18 biancorosso regala sprazzi di vivacità, che "accendono" la verve offensiva dei compagni con strappi improvvisi e appoggi con il contagiri. Solo l'infortunio lo ferma. (14' Scheidler 4.5: un fantasma; dall'84' Edjouma s.v.).

Nasti 5.5: dev'essersi fatto sentire il peso dell'eredità di Cheddira per l'ex centravanti del Cosenza. Allo scoccare del 9' di gioco, il giovane attaccante scuola Milan sfugge bene alla "generosa" difesa del Palermo. Tuttavia, il diagonale rasoterra del numero nove barese non rende giustizia al movimento a tagliare, precedentemente eseguito. Questo movimento è un po' a sintesi della sua partita efficiente a metà. (Dal 60' Menez 5: il francese non è in forma e si vede. La sua prestazione è assolutamente lontana dall'essere quella di un'atleta in grado di poter incidere.).

PAGELLE PALERMO

Pigliacelli 6: spauracchio iniziale a parte per un fortuito contrasto di gioco, il portiere del Palermo si distingue per una prestazione particolarmente attenta. L'unico intervento, con cui sale agli onori della cronaca, è una parata plastica, con cui si oppone al rasoterra mancino di Ricci.

Mateju 5: Diaw e Sibilli sono due punti di riferimento, a cui difficilmente riesce a porre delle contromisure. Il Bari lo capisce e riesce a creare situazioni pericolose, che rischiano di mettere in imbarazzo tutto il reparto. Impacciato.

Lucioni 5.5: tanto utile in fase di impostazione di gioco e di amministrazione dell'intero reparto, tanto in difficoltà quando deve coprire zone di campo più ampie. Nasti intuisce le difficoltà dell'esperto centrale difensivo, che può e deve solo ringraziare la scarsa verve offensiva del giovane centravanti pugliese al 9'.

Marconi 6: passa una serata in cui si limita a vedere i pochi, ma significativi pericoli, che il Bari riserva, quando affonda nell'area di rigore del Palermo. I galletti creano tre occasioni da goal, ma in nessuna di queste è possibile addossare responsabilità, le quali risulterebbero decisamente forzate. (Dal 69' Buttaro 6: entra e rischia di impattare in maniera decisiva nella partita. Il tiro sbilenco aiuta Brunori a mettere la palla in porta: solo il VAR gli nega la gioia della rete.).

Ceccaroni 6: la fascia destra di difesa dei siciliani non corre mai pericoli. Il merito è dell'accortezza difensiva dell'esterno ospite, il quale sicuramente non è particolarmente sollecitato; tuttavia, va sottolineato come questi non lasci mai significativi e ghiotti buchi difensivi per i padroni di casa.

Vasic 6: è l'uomo più intrigante del Palermo. Parte da una sua iniziativa uno dei due affondi più pericoloso dei rosanero. Il suo destro, apparentemente alla portata di Brenno, diventa l'occasione più importante della partita dei siciliani, che sembrano andare al ritmo tecnico del proprio numero 20. L'unica pecca, che gli si può imputare, è quella di essersi ripetuto poco nel corso del match. (Dal 78' Valente s.v.).

Stulac 5: dovrebbe essere il "regista" della squadra di Corini. Malgrado ciò, la marcatura a uomo, che gli riserva Sibilli, annulla il suo raggio d'azione bruscamente limitato. La bocciatura è la giusta etichetta a una prestazione troppo al di sotto delle aspettative di Corini, il quale si convince a decretare la fine anticipata della sua gara. (Dal 69' Mancosu 6: ha il tempo per incidere secondo ordinaria amministrazione.).

Gomes 6: non è particolarmente appariscente nella manovra avanzata del Palermo. Quando, però, sale in cattedra, rischia di contribuire al piazzamento del colpaccio. Il pallone, che innesca Buttaro, potrebbe creare i presupposti per la segnatura di Brunori. Lo "scavetto" è inutile, ma è soprattutto delizioso, quanto basta per dare delle buone nuove a Corini, il quale sa di poter contare su un centrocampo di qualità.

Insigne 5: il fantasista del Palermo fa solo il solletico alla retroguardia del Bari. I suoi movimenti non danno mai il fatidico cambio di marcia a una squadra prevedibile nelle sue intenzioni. (Dal 78' Saric s.v.).

Brunori 5: gioca quaranta minuti di assoluto torpore tecnico, che "sveglia" nel finale di prima frazione praticamente dal nulla. Per entrare si affida al suo essere brasiliano: il doppio passo, adoperato al 41', anticipa una finalizzazione fulminea, la quale non si tramuta nella rete del venerdì. Si iscrive alla partita così il capitano del Palermo, da cui, però, ci si aspetta maggiore incisività avanzata. Specie se si batte un calcio di rigore con una doppia superiorità numerica. Il tiro del numero 9 finisce in orbita insieme alla possibilità di vincere la partita da parte dei rosanero. E poco importa se al 100' trova il goal vittoria: l'intromissione del VAR è un segnale molto chiaro di un fattore in particolare: oggi non è la sua giornata fortunata.

Di Mariano 5: Dorval lo chiude molto bene, vero. Ma la prova del numero dieci è praticamente impalpabile. (Dal 78' Soleri s.v.).

Fonte foto di copertina: profilo Facebook SSC Bari

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Scritto da

Matteo Barile