Best Player e Top 11 della Premier League

Nella giornata di ieri è stato assegnato il premio come miglior giocatore dell’anno della Premier League ed è stata stilata la TOP 11 del campionato. Già da qualche giorno giravano voci sui possibili vincitori, e noi ne avevamo già parlato qualche giorno fa: a spuntarla è stato Virgil Van Dijk, perno della difesa del Liverpool di Jürgen Klopp, che ha battuto giocatori come Raheem Sterling e Sergio Agüero, tra i più quotati per vincere il titolo. Oltre a questo riconoscimento, è stata stilata anche la TOP 11 di questa stagione della Premier League, ritratto della supremazia di Liverpool e Manchester City: su 11 giocatori, infatti, ben 10 appartengono a queste due squadre, con solo Paul Pogba come “intruso”.

VAN DIJK, IL MURO OLANDESE

Come detto, è stato Virgil Van Dijk a vincere il premio come miglior giocatore dell’anno della Premier League, ricevendo la corona dal compagno di squadra Mohamed Salah, che l’anno scorso aveva vinto il premio dopo una stagione stratosferica. Era dal biennio 1983-84 che il Liverpool non aveva due vincitori di fila (all’epoca furono Kenny Dalglish e Ian Rush) ed era dal 2005 che il premio non veniva vinto da un difensore (quell’anno lo vinse John Terry, perno difensivo del Chelsea). Van Dijk è uno degli uomini simbolo del Liverpool di Klopp, capace di arrivare in finale di Champions League lo scorso anno e in semifinale quest’anno (mentre si contende il titolo con il City di Guardiola): difensore centrale insuperabile, Van Dijk è dotato anche di ottimi piedi e di buona visione di gioco, che gli permettono di essere uno dei primi palleggiatori della squadra, oltre a dare una mano anche in fase offensiva con i suoi 193 cm (5 gol messi a segno tra campionato e Champions). Grazie a lui e al resto del reparto difensivo, il Liverpool è la miglior difesa della Premier e dei cinque maggiori campionati europei, con soli 20 gol incassati in 35 partite. Ma Van Dijk è anche il simbolo della rinascita del calcio olandese, che sta vivendo un nuovo periodo d’oro (basti pensare all’Ajax di Ten Hag), grazie all’attenzione riposta nella crescita e nello sviluppo dei giovani. Adesso Van Dijk proverà a suggellare con un trofeo quest’annata straordinaria, che sia la Premier League, la Champions League o, perché no, entrambi.

LA TOP 11

PORTIERE

A difendere i pali della squadra dell’anno c’è il brasiliano Ederson Moraes, portiere del Manchester City che in stagione ha mantenuto la porta inviolata per 18 partite, subendo solo 22 gol (due in più del Liverpool di Alisson). In totale, tra tutte le competizioni, ha subito 37 gol in 51 presenze, mantenendo la porta inviolata in 25 incontri. Una bella sfida quella tra lui e Alison, anche in ottica del posto da titolare nel Brasile: in questo caso, ad avere la meglio è stato Ederson, ma, numeri alla mano, effettivamente, il portiere del Liverpool avrebbe meritato di finire nella TOP 11.

TERZINI

Sulla fasce troviamo Trent Alexander-Arnold e Andrew Robertson (sul quale è possibile trovare un approfondimento qui), terzini del Liverpool che dalla scorsa stagione hanno notevolmente incrementato le loro prestazioni: rispettivamente classe ‘98 e ‘94, i due terzini hanno messo a segno 21 assist in totale tra campionato e Champions, evidenziando l’importanza delle fasce per il gioco di Klopp. Alexander-Arnold ha anche messo a segno un grande gol su punizione nella gara vinta 0-3 contro il Watford, a dimostrazione dell’ottima tecnica di cui possiede. Entrambi i giocatori, dunque, sono sbocciati proprio sotto la guida del tecnico tedesco, ed è giusto che adesso si ritrovino tra i migliori 11 della stagione, perché se il Liverpool è ancora in competizione per i due obiettivi principali della stagione è anche merito loro.

DIFENSORI CENTRALI

Accanto, ovviamente, a Virgil Van Dijk, di cui abbiamo già parlato, troviamo Aymeric Laporte, difensore centrale del Manchester City. Era arrivato a Gennaio 2018 dall’Athletic Bilbao per 65 milioni di euro, all’epoca, risultò persino il secondo difensore più pagato di sempre, manco a dirlo, dopo Virgil Van Dijk. Il giocatore francese è primo tra i difensori in campionato per contrasti vinti (1,2 a partita) e per precisione di passaggi (92.3%), che lo portano ad essere uno dei punti di partenza della manovra del Manchester City. Oltre a ciò, Laporte ha anche messo a segno 4 gol e ha servito 2 assist tra tutte le competizioni.

CENTROCAMPO

A comporre il centrocampo a tre troviamo Fernandinho e Bernardo Silva, pedine inamovibili del City di Guardiola e, a sorpresa, Paul Pogba, unico giocatore non appartenente alle prime due in classifica. Fernandinho è la diga della centrocampo degli Sky Blues: ovunque in campo, il brasiliano occupa tutta la mediana, fungendo da ultimo baluardo prima della difesa (75% di scivolate riuscite, 54% e 55% di contrasti riusciti, aerei e non) e da primo impostatore della manovra (88% di passaggi riusciti, con una media di quasi 100 palloni toccati a partita). Il giocatore brasiliano è chiamato a coprire gli spazi che i compagni di reparto, molto più propensi all’attacco, talvolta lasciano, ma non disdegna l’avventura in attacco, dal momento che è riuscito a siglare un gol e a fornire 3 assist. Su Bernardo Silva c’è poco da dire: mai come quest’anno il giocatore portoghese ha mostrato la propria immensa classe, facendo innamorare tutti, dai tifosi del City e delle altre squadre fino a Guardiola, che ha dichiarato più volte di non poterne fare a meno. In stagione è in doppia cifra sia di gol che di assist (rispettivamente 13 e 12), ed è un vero e proprio jolly che può essere messo dovunque, sia come mezzala che come trequartista che come esterno destro: in qualunque posizione sia, Bernardo Silva incanta. Infine, l’outsider: sì, perché nonostante l’ottima stagione di Paul Pogba (16 gol e 11 assist per lui), il suo Manchester United ha deluso, con un quarto posto tutto da conquistare contro il Chelsea di Maurizio Sarri e l’Arsenal di Unai Emery, e una stagione segnata dall’esonero di José Mourinho e l’avvento in panchina di Ole Gunnar Solskjær, che ha dato una scossa alla stagione dei Red Devils. Pogba, comunque, è l’uomo simbolo di questa squadra, uno dei pochi che si può salvare in quest’annata.

ATTACCO

Infine, troviamo un tridente stellare: Raheem Sterling (23 gol e 17 assist), Sergio Agüero (30 gol e 10 assist) e Sadio Mané (22 gol e 5 assist). Numeri incredibili per questi tre giocatori, che stanno facendo la fortuna dei rispettivi club: Sterling era, insieme ad Agüero, uno dei maggiori indiziati per vincere il premio di miglior giocatore dell’anno, dal momento che sta trascinando il City a suon di gol, assist e grandi prestazioni. Guardiola non lo toglie mai e, insieme ai già citati Bernardo Silva e Agüero – e a Kevin De Bruyne, quì assente – è una delle colonne portanti del Manchester City. Proprio Sergio Agüero, centravanti di questa TOP 11, sta vivendo la propria miglior stagione (come detto, ha raggiunto i 30 gol in stagione) ed è il faro dell’attacco della squadra di Guardiola: con una media di un gol ogni 110 minuti circa (praticamente un gol ogni due partite), è anche il capocannoniere della Premier League (alla pari con Aubameyang e Salah, altri assenti illustri di questa squadra). Infine, come rappresentate del trio delle meraviglie del Liverpool troviamo Sadio Mané, insostituibile per Klopp e importantissimo per i meccanismi della propria squadra, capace di saltare l’uomo con incredibile rapidità e tecnica (con 49 dribbling effettuati è uno dei primi in questa speciale classifica). Sono lampanti le assenze di giocatori come De Bruyne, Alisson e Salah, ma anche quelle di Son o Hazard sono esclusioni pesanti che potevano evitare questo dominio Liverpool-City.

GiulioG