Bonucci tuona contro Allegri: "Sono dovuto scappare dalla Juve, sogno di allenare la Vecchia Signora"

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Leonardo Bonucci è tornato a parlare della fine della sua esperienza alla Juventus, nel corso di una puntata del podcast Passa dal Bsmt. Il difensore ex bianconero, che ha da poco ufficializzato il suo addio al calcio, non le ha mandate di certo a dire a Massimilano Allegri, reo, a suo modo di veder, del suo allontanamento dalla Vecchia Signora. Bonucci ha spiegato come si sarebbe spettato maggiore riconoscenza da una società verso la quale ha dato tanto. Il trattamento riservatogli alla fine è stato invece poco gradito dal centrale che adesso vuole togliersi più di qualche sassolino. Per il futuro poi, Bonucci ha lasciato aperta la porta alla Juventus per un possibile ritorno stavolta da allenatore. Queste le sue parole.

ADDIO ALLA JUVENTUS - "Sicuramente è una ferita che rimarrà perché quando dai tanto, ti aspetti anche tanto. E devo dire che la Juve a me ha dato tanto però chiudere in questa maniera è stato veramente un colpo che mai mi sarei aspettato. Che mi ha fatto male. Perché ancora oggi parlarne mi dà un po’ di dispiacere. Vedo altri giocatori che hanno giocato alla Juventus che hanno fatto meno di me ricevere il giusto tributo e io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così. È stata la manifestazione di potere di un singolo che non meritavo, perché io se fossero stati chiari avrei anche accettato di andare. Se tutti avessero detto l’anno prima ‘Guarda, qua è finita’, invece a me hanno detto “Guarda, noi abbiamo delle priorità rispetto a te, però averti nel gruppo è importante”.

MILAN - Io ho anteposto la Juventus a mia moglie, ai miei figli e al mio benessere perché anche quando sono andato via nel 2017 quella scelta l’ho fatta perché non volevo essere un problema all’interno dello spogliatoio e quindi ho preso quella strada lì per non fare del male alla Juventus. E questa è una cosa che al presidente avevo detto per tutto quello che era successo negli ultimi sei mesi della stagione prima. Io devo andare via da qua perché sarei deleterio dentro lo spogliatoio. Perché mi conosco. È stata una scelta condivisa con allenatore e direttore, che mi hanno venduto a poco per il valore di quel momento”.

FUTURO - "Forse il mio percorso alla Juventus non è ancora terminato, quando penso di voler fare l'allenatore penso a quella panchina lì. Sogno? Si, di arrivare a sedermi su una panchina importante come la Juventus, mi piace pensare che questa storia non sia finita".

 

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Scritto da

William Vitali