Caputo sull'accostamento al Bari: "Per ora nessun contatto, ma nel calcio mai dire mai"

Dopo l'addio all'Empoli Francesco Caputo è alla ricerca di una nuova squadra. Negli ultimi giorni le voci che davano come probabile un suo ritorno a Bari si sono fatte sempre più insistenti.

L'attaccante, però, ai microfoni di Borderline24.com, ha smentito qualsiasi contatto con la squadra della sua città, ma ha voluto aprire alla possibilità di un suo ritorno qualora arrivasse una chiamata.

Il classe 1987 ha, poi, voluto ripercorrere la sua estate da svincolato e i contatti avuti durante questo periodo.

LE PAROLE DI CAPUTO

LA SMENTITA - “Non c’è stato alcun contatto con il Bari, smentisco in maniera categorica quanto scritto da alcuni organi di stampa circa la mia candidatura a vestire nuovamente la maglia biancorossa. Con tutto il rispetto per la società del Bari e per i suoi tifosi, non sono il tipo che fa queste cose”.

L'APERTURA - “Se dovesse arrivare una chiamata la prenderei in considerazione così come ho fatto con gli altri club che mi hanno cercato, ma questo non vuol dire che scelga di tornare. Ci sono tanti aspetti da valutare e poi la mia famiglia vive ad Empoli ed è molto difficile che io possa allontanarmi molto dalla Toscana, ma nel calcio mai dire mai".

I CONTATTI ESTIVI - “Ho avuto tante richieste, tra queste quella del Frosinone di Guido Angelozzi che mi conosce bene, purtroppo ho dovuto rinunciare per motivi familiari. Sono stato contattato anche dal Sassuolo, dall’Arezzo, dal Catania e dalla Virtus Entella, tutti hanno aperto le porte delle loro società al sottoscritto e sono stati anche molto disponibili e comprensivi”. 

SUL TEAM ALTAMURA - "Ho grande rispetto per la società, anche perché conosco il presidente oltre ai dirigenti. Il direttore sportivo Andrea Grammatica è un mio grandissimo amico, c’è stato un contatto diretto col mister ma, al momento, non è una strada percorribile”.

IL SOGNO - “Il mio sogno era quello di giocare a vita nel Bari come ha fatto Totti alla Roma, ma poi, per la varie vicissitudini che hanno colpito la società biancorossa, non mi è stato permesso di realizzarlo”.