Gerry Cardinale, proprietario del Milan, è andato in Australia per partecipare all’annuale Conferenza “Sohn Hearts & Minds Investment Leaders”, un evento molto sentito per la nazione a cui hanno partecipato i migliori gestori di patrimoni, banchieri e imprenditori.
The Australian, uno dei giornali più importanti del luogo lo ha intervistato chiedendogli a proposito di RedBird, la società che Cardinale ha fondato nel 2014 negli USA e che ad oggi gestisce ben 7.5 miliardi di dollari di asset in gestione. In particolare il giornalista ha chiesto come la sua azienda lavora per creare un ponte tra l’industria dello sport e dell’intrattenimento:
“Adottiamo lo stesso approccio in tutti i settori verticali in cui operiamo, fornendo soluzioni di capitale o costruendo aziende. Ma siamo conosciuti soprattutto per i nostri investimenti nello sport, perché oggi lo sport è sempre in primo piano. Lo sport ha un’enorme capacità di resistenza, la cosa migliore consiste nel suo essere un vero e proprio ammortizzatore, in grado di resistere alla disintermediazione tecnologica. Quindi, anche se si sta evolvendo il modo in cui i fan e gli utenti consumano i contenuti dello sport, non cambia il valore di questi contenuti, che anzi sono più che mai onnipresenti”.
SUL MILAN
Cardinale ha poi aggiunto che, nonostante la società operi in vari settori come assicurazioni, servizi finanziari, energia, dati, media e intrattenimento, lo sport è quello che attira maggiormente l’attenzione mediatica. Il calcio secondo lui è infatti un campo molto importante in cui investire, viene visto da Cardinale come una “partnership tra pubblico e privato” considerando che il Milan è un club con molti anni di storia e strettamente legato a una comunità. Oltre che proprietario effettivo dei rossoneri, Cardinale si considera quindi anche il custode del Milan e della sua comunità.
“Mi sento impegnato anche come custode, oltre che come proprietario a tutti gli effetti”.