Il Venezia si prepara a far visita all'Atalanta nella 27ª giornata di Serie A. Atalanta-Venezia si giocherà alle ore 15:00, sabato 1 marzo presso il Gewiss Stadium di Bergamo . Questa partita è stata definita dal centrocampista Kike Perez una delle dodici “finali” che porterà a compimento il cammino della Serie A dei lagunari. La squadra di Di Francesco vuole tenere alto il morale per rimanere aggrappata al sogno salvezza. Il Venezia è stato poco incisivo nelle ultime partite. I Leoni Alati sono a secco da ben nove partite. Un ritorno in Serie B spaventa e non poco il Venezia che tenterà con tutte le sue forze di rimanere nella massima serie del campionato italiano. Da tenere d'occhio è il giocatore Mikael Egill Ellertsson. Di seguito le parole del tecnico arancioneroverde in conferenza stampa.
LE PAROLE DI EUSEBIO DI FRANCESCO
ATALANTA - "All'Atalanta vanno fatti solo i complimenti per il percorso fatto in questi anni, per la crescita, la conoscenza dei giocatori rispetto alle idee dell'allenatore. Anche noi però abbiamo una grande opportunità domani, pur conoscendo la loro forza. Hanno anche la possibilità di cambiare molto a partita in corso, è una squadra di grande impatto, non solo fisico, dobbiamo essere bravi ad impattare con le stesse caratteristiche".
IL GIOCO DELLA DEA - “Ne ho parlato spesso, anche troppo, perché si prende anche spunto da un allenatore come Gasperini. L'ho votato anche spesso come miglior allenatore, sono stufo di fargli i complimenti.”
ATALANTA DA SCUDETTO - "Forse dopo la nostra (ride, n.d.r.). Hanno mostrato a tutti di che pasta sono fatti. Hanno vinto l'Europa League, ricordiamocelo, è un grande traguardo, impensieriscono squadre grandi come Inter e Atalanta".
ASSENZE - "Abbiamo perso Zampano per la febbre, è ancora a casa, Sverko si è fermato nuovamente. Non sarà fra i convocati. Per il resto avremo gli stessi, meno Sagrado".
DUNCAN - "È pronto a darci una mano, ancora non so se dal primo minuto, è un po' prematuro, ma sta crescendo di condizione e può dare tanto anche solo avendolo con noi in panchina, perché trasferisce agli altri le certezze di cui abbiamo bisogno. Nelle partite contro di loro spesso la fisicità fa da padrona".
ATTEGGIAMENTO - "A volte mi è sembrato che ci siamo preoccupati più a leccarci le ferite che a reagire. Questa squadra ha cambiato un po' pelle. A volte qualche caduta, gli alti e bassi, ci possono stare. Ma noi possiamo permettercene pochi. Questi ragazzi si allenano veramente con grande voglia. Le cose devono arrivare perché il gruppo merita di più. Siamo sempre lì ed è una cosa sotto gli occhi di tutti. Deve scattare e scatterà la scintilla giusta, ci siamo e continueremo ad esserci. Arriverà, ne sono super convinto".