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La maggiore sorpresa di questo inizio di stagione è indubbiamente la Lazio. I biancocelesti hanno messo il turbo in quest'ultimo mese dove hanno collezionato esclusivamente vittorie, fatta eccezione la sconfitta di misura contro la Juventus. Il rendimento delle Aquile sta lasciando stupefatti in molti, a partire da Delio Rossi, ex tecnico proprio dei biancocelesti con i quali ha vinto una Coppa Italia. L'ex allenatore tra le altre della Fiorentina ha voluto rendere merito a Baroni, giunto nella Capitale nello scetticismo generale e con poco credito. Grazie a dei risultati eccellenti, l'ex Lecce ha già saputo guadagnarsi la stima di una piazza difficile. Già, in precedenza, Baroni avevano abituato a imprese complicate come l'ultima a Verona. Pertanto, per Delio Rossi, Lotito non poteva scegliere di meglio per la panchina della sua Lazio. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.
SCETTICISMO - “Quest’estate quando è arrivato Baroni sulla panchina della Lazio, i tifosi erano molto scettici. Lo so bene perché vivo a Roma e tocco con mano il clima intorno alla squadra ogni giorno. Ero tra i pochi a sostenerlo; perché conoscevo il suo valore e ritenevo meritasse la chance di allenare una grande squadra dopo gli ottimi risultati ottenuti in provincia. Adesso l’hanno capito tutti che si trattava di una mossa giusta”.
BARONI - “Baroni può essere un esempio per tutti? Sono d’accordo. Lotito ha avuto il coraggio di andare oltre i soliti nomi, guardando in provincia dove ci sono parecchi tecnici meritevoli. In fondo parlano i risultati: Baroni ha portato in A e salvato il Lecce, poi a Verona l’anno scorso ha firmato un capolavoro, tenendo nella massima serie una squadra che aveva venduto 16 giocatori a gennaio. Il merito maggiore? Sta valorizzando al massimo tutta la rosa a disposizione, tanto da cambiare 4-5 elementi tra una gara e l’altra senza ripercussioni. Fanno un gioco bello e dispendioso, ma fisicamente stanno molto bene: significa che pure il suo staff di preparatori ha lavorato ottimamente. Baroni non è integralista, ma si adatta ai giocatori. Non vende fumo tipo certi che pensano di essere i depositari del calcio, ma lavora in silenzio e la squadra gioca davvero bene. Inoltre ha rivitalizzato giocatori che l’anno scorso avevano fatto fatica".
