L'uomo del periodo in casa Udinese è, senza alcun dubbio, Jurgen Ekkelenkamp. Il centrocampista olandese, dopo le avventure con le maglie di Ajax, Hertha Berlino e Anversa, sembra aver trovato la sua dimensione ideale alla corte del club friulano. Nelle ultime due partite di campionato, il classe 2000 è risultato determinante con altrettante ottime prestazioni e tre gol totali, segnati rispettivamente nel pareggio per 1-1 col Napoli e nella reboante vittoria per 3-0 contro l'Empoli, dove ha messo a segno una doppietta.
Oggi, sulle colonne dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Ekkelenkamp ha rilasciato una lunga intervista, in cui si è raccontato tra passato, presente e obiettivi futuri. Di seguito riportiamo un estratto delle sue dichiarazioni.
EKKELENKAMP: “PREMIER LEAGUE? MEGLIO LA SERIE A”
PERIODO DI FORMA - "In Olanda diciamo che la vita a volte è come il tubetto del ketchup, premi ed esce tutto insieme. È un momento bellissimo. È stato un orgoglio segnare contro il Napoli, ma è stata stupenda la doppietta in casa. Far gol è troppo importante, a me piace stare dentro il campo, accentrarmi e tirare".
SPOGLIATOIO - "Se penso ad un'esultanza? Devono aiutarmi i compagni… Magari Solet (ride). È un bel gruppo, sono tutti simpatici. Kingsley Ehizibue, anche lui olandese, è il mio grande fratello. Mi aiuta, è una persona gentile".
RUOLO - "Ho giocato bene con Van Bommel in Belgio, lui mi ha insegnato a fare meglio la fase difensiva a cui lui teneva tanto. Ora gioco dietro la punta nel 4-2-3-1. Ma non ho problemi. Il vantaggio all’Udinese è che gioco libero di trovare la posizione, non sono inchiodato a sinistra".
AJAX - "È il club per eccellenza in Olanda. Ne sono sempre stato un tifoso. È una scuola. Ho imparato la tecnica, all’Ajax non c’è un allenamento in cui non si gioca con il pallone. Ho cominciato all’Almere, a casa mia, dove vivono i miei, entrambi impegnati nell’informatica, poi mi hanno preso".
SERIE A O PREMIER LEAGUE? - "Scelgo la Serie A. Sto benissimo qui. All’Udinese ho un contratto di cinque anni e vorrei rimanere. Anche se nel calcio tutto è possibile".
IDOLI - "Idoli? Wesley Sneijder e Van der Vaart. Quando ero più piccolo giocavo a Fifa con Gullit. Oggi ammiro De Bruyne e Modric. In questa Serie A a me sono piaciuti tanto Neres del Napoli e Calhanoglu dell’Inter. La squadra più forte".